martedì 23 dicembre 2014

luoghi insoliti: buon Natale, che sia poco commerciale...

luoghi insoliti: buon Natale, che sia poco commerciale...: Buon Natale, che sia poco commerciale... spero di non attirarmi con questo augurio le ire dei simpatici commercianti i quali si sa...

buon Natale, che sia poco commerciale...




Buon Natale, che sia poco commerciale...
spero di non attirarmi con questo augurio le ire dei simpatici commercianti i quali si sa, non abbondano di sense of humour quanto di merci invendute...
certo quest'ultima settimana ho visto parcheggi pieni, traffico inaudito, file alle casse, insopportabile chiacchiericcio ovunque e poco, dire poco è generoso, spirito Natalizio.
Ma cos'è questo spirito natalizio obietterà qualcuno... con gli onorevoli che litigano in parlamento, i folli che sparano su esseri umani inermi, i fanatici che non riconoscono altrui religioni e i comici che diventano quasi l'ultima risorsa per capire la bibbia...
faccio fatica a trovarlo anche io questo spirito, per quanto mi sforzi ma è proprio difficile quest'anno...trovare il tempo per mandare cartoline come si usava un tempo, trovare la voce per telefonare a parenti che non sanno più nemmeno se sono vivo o morto, trovare il coraggio di muovermi e andare a trovare persone che un tempo erano importanti... allora mi dico che lo spirito del Natale non so più dove sta di casa. Poi mi fermo nell'ingresso, che a dicembre si fa più piccolo, più stretto e lo vedo, quel paesaggio che mia moglie si ostina a ricostruire anno dopo anno, anche se nessuno ha il tempo per aiutarla, guardo la grotta dove si trovano un uomo barbuto, una giovane donna, un bue e un asino (il bambino è ancora nascosto dietro) e li mi sembra di ritrovare quello spirito smarrito, raccontato in una storia antica duemila anni che ogni domenica mi sforzo di andare a rinfrescare, dolorosamente solo, con la speranza che dopodomani avvenga un miracolo e che possa ridare pace, grazia e speranza e che non mi faccia più trascorrere da solo la domenica mattina.
meno persone nei centri commerciali e più nelle chiese, almeno coloro i quali hanno ancora l'abitudine di farsi gli auguri e di scambiarsi doni la mattina del 25!





venerdì 12 dicembre 2014

luoghi insoliti: Previsioni del tempo

luoghi insoliti: Previsioni del tempo: Previsioni del tempo Giorgio Papa Giuseppe è un uomo come tanti, né giovane né vecchio, né bello né brutto. Il suo mestie...

Previsioni del tempo




Previsioni del tempo

Giorgio Papa

Giuseppe è un uomo come tanti, né giovane né vecchio, né bello né brutto.
Il suo mestiere “è vivere la vita”, scriverebbe un grande paroliere, ma nella realtà il suo mestiere sarebbe fare il meteorologo. Uso il condizionale perché in questo momento Giuseppe non lavora, non perché sia di riposo o in ferie ma proprio perché è stato licenziato.
La sua agenzia si era trovata nella bufera da quando, durante l’estate, gli operatori turistici avevano letteralmente dato i numeri dopo una sequenza di previsioni di clima pessimo, che avevano, a dire loro, causato un crollo delle prenotazioni da parte  di turisti pavidi e da quando l’inverno successivo, a dire della protezione civile, era stato sottovalutato il rischio maltempo che poi aveva provocato seri danni a cose e persone. Insomma l’agenzia che dava lavoro a Giuseppe era stata eletta a capro espiatorio: previsioni pessime quando sarebbe servito il sole e previsioni di tempo mite quando si sarebbero presentati fortunali e trombe d’aria. E poco fortunati e trombati furono i giovani promettenti che avevano legato la loro carriera alle bizze del vento e la loro sorte ai capricci delle nubi.
 Il direttore dell’agenzia era uno che faceva letteralmente il bello e il brutto tempo e così Giuseppe e gli altri si erano ritrovati in un lampo in mezzo alla strada esposti così alle intemperie…
L’autunno era agli sgoccioli e Giuseppe non aveva più nemmeno gli strumenti per prevedere se e quanto sarebbe stato freddo e lungo il suo inverno.
La sua famiglia sostava in un campo d’alta pressione in cui lui non riusciva a entrare, i suoi amici erano perennemente trasportati da correnti ascensionali e lui si sentiva al momento prigioniero di un’area ciclonica, di un vortice depressionario a un passo da intense manifestazioni temporalesche.
Oggi, il giovane disoccupato vaga, senza meta né costrutto, lungo i marciapiedi della città immerso in pensieri neri e burrascosi come il cielo che si profila all’orizzonte.
Margherita è una giovane donna, poco più che una ragazza, che fa del sorriso la sua carta d’identità. Margherita porta il sole nel cuore, i suoi occhi sono scuri ma irradiano luce, dove si posano. Se un rovescio si abbatte, è sempre veloce ad andarsene e subito torna il sereno sul suo cammino. Margherita ha sfogliato i suoi petali e qualcuno lassù deve per forza amarla perché ha vinto alla lotteria. Lei è stata appena assunta da una piccola emittente locale, dovrà leggere le previsioni meteo che un esperto scriverà. Il suo sorriso non teme basse pressioni, il suo sguardo è pronto a dissipare qualunque nebbia o foschia, la sua giovane e fresca avvenenza spazzerà ogni vento.
Margherita passeggia spensierata per le vie della città per condividere la sua contentezza e nemmeno un vento di grecale può raffreddare il suo entusiasmo.
Ma la vorticosità delle masse fluide è sempre in agguato e la casualità è sempre pronta a palesarsi e a colpire come un fulmine a ciel sereno.
E quando s’incontrano, è come se due masse d’aria con differente potenziale elettrico si scontrassero. I loro occhi mandano scintille, tra i due corpi si staccano saette e la temperatura circostante si alza sensibilmente.
Loro sono consapevoli di tutto questo cambiamento, dei brividi sottopelle, dell’orripilazione sulle braccia, dello scombussolamento barometrico.
Il caso vuole che volti l’angolo Margherita e vada a urtare Giuseppe e faccia cadere la cartellina del lavoro contenente tavole, mappe, grafici che lui conosce bene e va da sé che, alla stregua di chiunque attacchi bottone con uno sconosciuto, anche loro comincino la loro storia parlando del tempo…
E parlando del tempo, discorrendo di isobare e cumulonembi, lui viene a sapere del lavoro di Margherita, scopre che l’emittente non ha in organico un esperto di meteorologia, che sarebbero interessati alla sua consulenza e così un timido sole rischiara improvviso e imprevisto il buio del suo futuro professionale. Margherita è bella, solare, entusiasta della vita, innamorata del suo mondo e poco alla volta contagia Giuseppe, lui torna a studiare, accetta l’incarico dell’emittente e senza farlo apposta cade nella rete fatta di tenerezza, tessuta dalla ragazza.
Lei guarda lui e lui guarda lei facendo scomparire le strade, le auto, le case e le persone. Scompaiono poco a poco i problemi, il vorticare del giorno e della notte, il rumore di fondo dell’universo. Solo loro due esistono e nessun vento potrà spingerli, nessun rombo di tuono potrà spaventarli, nessuna pioggia potrà bagnarli.
Intanto l’anno volge al termine, le festività sono imminenti, l’inverno è da poco iniziato trionfale e seguendo le precise regole della geometria frattale, l’acqua presente negli strati alti cristallizza formando dei bellissimi gioielli di ghiaccio che cominciano così, per il loro peso, a cadere silenziosamente verso il suolo.
La neve cade stasera, per la gioia dei bambini e dei sognatori ma chissà che tempo farà domani, chissà che tempo ci sarà nel futuro dei nostri due giovani.
Già, chi mai potrà prevederlo.

Intanto, buon tempo a tutti.





domenica 28 settembre 2014

luoghi insoliti: Quando corri

luoghi insoliti: Quando corri: Quando corri il mondo accende per te i suoi colori anche quando il mattino è buio, freddo e nuvoloso. Quando corri è come se la terra...

Quando corri





Quando corri il mondo accende per te i suoi colori anche quando il mattino è buio, freddo e nuvoloso.
Quando corri è come se la terra rotolasse più veloce sotto i tuoi piedi, se rallentassi la giornata si allungherebbe.

Quando corro scrivo la mia vita, il sudore è il mio inchiostro, i passi sono le parole, l'andatura fa le frasi.
Quando corro i fiori mi mostrano la corolla e l'erba distende gli steli curiosa, perfino gli uccelli con le ali fanno la ola.
Quando corro niente è più uguale, tutto è sempre diverso.
Quando corro non ce n'è, sono io che faccio scuola!
Mentre corro guardo in faccia l'universo.







martedì 23 settembre 2014

luoghi insoliti: In bocca al lupo...

luoghi insoliti: In bocca al lupo...: Un giorno una conoscente con fare gentile mi augura "in bocca al lupo" ed io altrettanto bonariamente rispondo &quot...

In bocca al lupo...








Un giorno una conoscente con fare gentile mi augura "in bocca al lupo" ed io altrettanto bonariamente rispondo "crepi..."
L'impatto della mia risposta incauta ha l'effetto di uno tsunami e riesce a trasfigurare l'angelico volto della conoscente in una maschera di orrore e odio...
Come crepi, anche tu come tutti? mi vomita addosso, Crepi il lupo, ma cosa vi ha fatto questo lupo, perchè dovrebbe crepare, ma crepate voi...
La reazione mi sembra quantomeno sproporzionata, almeno io non avrei mai creduto di sconvolgere a tal punto questa ragazza dall'aspetto mite, mansueto e tranquillo e farla diventare una belva assetata di sangue...   
Resto basito davanti cotanto repentino cambio d'umore e sono sinceramente sconcertato, non so cosa rispondere, non so come muovermi, non vorrei scatenare altre irose reazioni da parte di scarafaggina74, come ho deciso di chiamare la conoscente in onore al suo sviscerato amore per gli animali... ma scarafaggina74 non ha nessuna voglia di mollare l'osso, se mi passate l'immagine, e perfeziona l'attacco: dite così perchè siete ignoranti, non sapete che l'augurio di finire in bocca al lupo non significa essere invitati a finire sbranati bensì l'augurio di essere trattati come il cucciolo di lupo quando viene trasportato nella bocca della madre, momento in cui è al sicuro, nessuno oserà attaccarlo, nessuno oserà sfidare mamma lupo per rapire il suo cucciolo....
A dire il vero tutto quello che mi chiedo è perchè scarafaggina continua a rivolgersi a me parlando al plurale. Vede doppio, oppure mi crede un monarca o semplicemente perchè è più facile generalizzare e credermi facente parte di una moltitudine di inetti...
Vedi cara, contrattacco io che a questo punto mi sono rotto le scatole, vedi scara... ehm scusa.. cara, ricordati che io non sono un cucciolo di lupo nè di altro quadrupede, e ricordati anche che alcune specie sono pronte a sacrificare i propri cuccioli, nei periodi di carestia o quando ne va della propria vita, magari mangiandoli o lasciandoli al gelo, soli, abbandonati e a portata di cacciatori e predatori...
A questo punto il viso di scarafaggina74 è tornato quello angelico ed innocente pre scontro, anzi ha dei lucciconi agli occhi che straziano il cuore e provocano una tempesta di sensi di colpa imprevista e fastidiosa...
Sei un mostro, e così mi lascia sul posto e se ne va...
Almeno come mostro non devo più finire nella bocca di un lupo, per quanto possa essere uno dei luoghi più sicuri del mondo, come mostro potrei sperare di avere qualuno io nella bocca... almeno ora è tornata nuovamente a parlarmi usando il singolare.....

A proposito: in bocca al lupo a tutti!






martedì 16 settembre 2014

luoghi insoliti: Questo è un addio, ragazzi.

luoghi insoliti: Questo è un addio, ragazzi.: Questo è un addio, ragazzi. Oggi le nostre strade sono a un bivio. Io ho deciso di proseguire da solo, senza di voi. Non potrò ...

domenica 14 settembre 2014

Questo è un addio, ragazzi.





Questo è un addio, ragazzi.

Oggi le nostre strade sono a un bivio. Io ho deciso di proseguire da solo, senza di voi.
Non potrò dimenticare le sere passate con voi, la fatica condivisa, i lividi sulle gambe, i sofferti addominali, il giro dei calci. Non potrò dimenticare la tensione egli esami, la paura di non ricordare le forme e l'onore di essere scelto per aiutare qualcuno a guadagnare una nuova cintura. Non potrò dimenticare gli sguardi minacciosi al potrarsi prolungato della ginnastica o della corsa, guidate dal sottoscritto. Non potrò dimenticare le noiose e faticose ripetizioni per memorizzare le sequenze, le forme e le tecniche.

La vita di palestra col nostro gruppo è stata gioia e dolori ma sono sempre tornato a casa col sorriso (tranne forse la sera in cui mi si è rotto il crociato) e ho sempre considerato il nostro gruppo una seconda famiglia.

E come tale voglio continuare a pensarlo.

Voglio credere che la nostra amicizia non sarà rovinata da questa separazione, che continueremo a sentirci, che m'inviterete alle cene e che, come farò io, continuerete a rivolgermi un pensiero e a dirmi quando qualcuno dovrà sostenere un esame.

La passione per le arti marziali è immutata, cercherò semplicemente altri sentieri per scalare la montagna. Cercherò di metterci l'entusiasmo che ho offerto a voi, cercherò di divertirmi facendo cose serie e di essere serio ed affidabile anche giocando. Non mi stancherò di cercare sempre e ovunque il rispetto, l'allegria, la gioia di stare insieme che ho provato in palestra, nel nostro gruppo.

Purtroppo niente dura per sempre e anche una frequenza ultradecennale può interrompersi. Questo è un addio ragazzi, come dicevo all'inizio.

Ma non preoccupatevi, niente dura per sempre, nemmeno un addio...








lunedì 1 settembre 2014

luoghi insoliti: Voglio uscire, voglio viaggiare.

luoghi insoliti: Voglio uscire, voglio viaggiare.: Voglio uscire, voglio viaggiare. Voglio fare e disfare. Borse e valigie.  Voglio osservare il paese dal finestrino di un Frecc...

Voglio uscire, voglio viaggiare.




Voglio uscire, voglio viaggiare.
Voglio fare e disfare.
Borse e valigie. 
Voglio osservare il paese dal finestrino di un Frecciarossa, scrutare l'orizzonte sotto il velo delle nuvole dall'oblò di un aereo, cercare il confine azzurro tra mare e cielo dal ponte di una nave...
Voglio percorrere viali, mulattiere, sentieri, passo dopo passo, scalare salite e pendii, valicare passi, contare le strisce sulle corsie autostradali.
Voglio visitare città, attraversare parchi, osservare panorami, sentire il silenzio di cimiteri, vedere musei, stanza dopo stanza, salire su torri e campanili, guardare i tetti di una città dalle finestrelle di una cupola, sfiorare monumenti, pregare dentro chiese, urlare contro l'eco di una vallata.
Voglio mangiare in pizzeria, sotto pergolati, in cortili, addentare un panino in piedi all'autogrill, affettare formaggi DOP in un agriturismo campestre, aragoste in ristoranti di lusso e grissini sulla panchina del viale.
Ma quando scende la sera, quando arriva il buio e viene la notte voglio sdraiarmi nel nostro letto.
Voglio solo sentire il tuo respiro e la  morbida curva del tuo fianco.



lunedì 11 agosto 2014

luoghi insoliti: La vita è una lunga camminata sulla spiaggia.

luoghi insoliti: La vita è una lunga camminata sulla spiaggia.: La vita è una lunga camminata sulla spiaggia. Come ho spiegato a mia figlia sedicenne, la vita è una lunga spiaggia da percorrere...

La vita è una lunga camminata sulla spiaggia.







La vita è una lunga camminata sulla spiaggia.
Come ho spiegato a mia figlia sedicenne, la vita è una lunga spiaggia da percorrere. Una spiaggia su cui lasciamo le nostre orme, prima incerte e barcollanti, poi via via sempre più decise e pesanti quando si raggiunge la maturità e l'età della ragione e delle certezze. La cosa importante è non camminare soli, non permettere che sulla sabbia rimangano solo una scia di passi ma che queste tracce siano accompagnate da qualcuno, siano insegnanti, maestri, amici, complici.
La cosa importante è avere qualcuno con cui condividere i passi e che ci sia di fianco quando il nostro passo si fa incerto, claudicante, trascinato. L'importante è avere un braccio a cui attaccarci quando non stiamo bene, quando abbiamo paura e quando ci sentiamo soli.
Certo il mare è sempre li, pronto con le sue onde a cancellare le nostre tracce, il nostro passaggio ma non dobbiamo scoraggiarci, piuttosto essere pronti a ricominciare, a tracciare nuovi segni più profondi, più decisi, più belli.
Abbiamo una sola possibilità, la sabbia è infida, scotta sotto i piedi e si disperde facilmente, basta un poco di brezza ma non possiamo permetterci di sprecarla.
Auguro buona camminata a tutti.
Soprattutto a te.

domenica 27 luglio 2014

luoghi insoliti: Le quattro e trenta del mattino sono un luogo mist...

luoghi insoliti: Le quattro e trenta del mattino sono un luogo mist...: Le quattro e trenta del mattino sono un luogo misterioso. Sconosciuto a bambini e a quanti dormono il sonno del giusto....

luoghi insoliti: luoghi insoliti: Rapporti di buon vicinato

luoghi insoliti: luoghi insoliti: Rapporti di buon vicinato: luoghi insoliti: Rapporti di buon vicinato : Come si fa ad andare d'accordo col vicinato?  Ora ve lo spiego. Innanzitutto bisogna ...

Le quattro e trenta del mattino sono un luogo misterioso.








Le quattro e trenta del mattino sono un luogo misterioso.

Sconosciuto a bambini e a quanti dormono il sonno del giusto. Poco adatto a persone fragili e paurose, poco frequentato da chi può evitarlo.

Le quattro e trenta del mattino sono un luogo vertiginoso.

Tutto ciò che viene pensato in questo luogo non trova posto nel razionale del giorno, tutte le decisioni prese e le idee maturate in questo luogo saranno dure da affrontare e da realizzare alla luce del sole.

Le quattro e trenta del mattino sono un luogo oscuro.


Chi è sveglio e vive questo luogo sa che i minuti dureranno ore e che saranno neri come l’inchiostro. Niente è opportuno che nasca da questo luogo né la giornata che più tardi sgorgherà dovrà essere pensata in questo luogo se non si vuole che la tenebra continui anche dopo l’alba.



...




sabato 19 luglio 2014

luoghi insoliti: Rapporti di buon vicinato

luoghi insoliti: Rapporti di buon vicinato: Come si fa ad andare d'accordo col vicinato?  Ora ve lo spiego. Innanzitutto bisogna conoscere le persone. E' necessario...

Rapporti di buon vicinato



Come si fa ad andare d'accordo col vicinato? 
Ora ve lo spiego.

Innanzitutto bisogna conoscere le persone. E' necessario fare finta di vivere tutto l'anno in un campeggio. Al campeggio si sa tutto dei propri vicini di tenda e di camper. Cosa preparano per pranzo, a che ora mangiano, cosa e come gli rispondono i figli sempre che questi ultimi rispondano, come organizzano la giornata, quante volte vanno in bagno, che libri si sono portati e se li leggono veramente o questi servono solo a dare lustro sotto l'ombrellone, se hanno notevoli abitudini tipo scaccolarsi o rovistare tra le dita dei piedi, chi lava i piatti, con che frequenza fanno l'amore, chi porta i pantaloni in casa o meglio in tenda, se bevono troppo e in questo caso se hanno la ciuca allegra e diventano compagnoni, euforici e divertenti o se hanno al contrario la ciuca triste e si isolano e vengono isolati dal resto della famiglia che al contrario continua a divertirsi per non rovinarsi la vacanza...
Insomma il campeggio è il luogo ideale per avere rapporti di buon vicinato, non ci si siede a tavola senza aver invitato i vicini ad assaggiare qualcosa. non si beve davanti la propria tenda senza offrire un bicchiere a tutti i passanti campeggiatori, bicchiere che in molti accetteranno.
In città è molto diverso, spesso si vedono entrare persone nel portoncino di fronte al nostro, facce che non si sono mai viste prima.
Spesso abbiamo vicini al piano superiore che abbiamo incrociato sulle scale tre volte in cinque anni e di cui conosciamo purtroppo, solo la camminata pesante col tacco dodici. Spesso se facciamo un sorriso viene scambiato per paralisi facciale o veniamo  presi per ebeti che ridono nonostante le sciagure del mondo.
Dunque come si fa ad andare d'accordo col vicinato?
Le soluzioni che propongo sono due. 
Trovarsi una casa isolata da tutto e tutti, stile eremita, oppure andare tutti quanti a vivere in un campeggio, in allegria.
Io parto domani.





sabato 14 giugno 2014

Carissima Ilaria




Carissima Ilaria,
per tutti questi anni ti abbiamo seguita con amore. Abbiamo assecondato le tue scelte.
Abbiamo lottato assieme a te per aiutarti a raggiungere le tue mete. Abbiamo sofferto con te, ci siamo sentiti dire che sbagliavamo, avremmo dovuto importi le nostre decisioni. Ma noi abbiamo sempre preferito che fossi tu a scegliere cosa fosse giusto per la tua vita e già da piccola hai sempre dimostrato di avere le idee chiare.
Non ci siamo mai pentiti di averti fatto scegliere. 
Ora sei ad una svolta nella tua vita e noi sappiamo che la "maturità" per capire dove andare, cosa fare della tua bella persona, tu l'hai avuta da sempre.
Ti vogliamo bene e ci fidiamo di te come abbiamo sempre fatto.
La tua famiglia.




sabato 31 maggio 2014

luoghi insoliti: Due anni di blog!

luoghi insoliti: Due anni di blog!: Buon giorno a tutti. Iniziare bene è un dovere. Perché un nuovo blog in una giungla di informazioni inutili, futili ed a volte potenzialme...

Due anni di blog!

Buon giorno a tutti.
Iniziare bene è un dovere.
Perché un nuovo blog in una giungla di informazioni inutili, futili ed a volte potenzialmente dannose, come questa presente in rete?
Solo il tempo lo dirà....






Con queste poche righe davo esordio a questo blog esattamente due anni fa. Che dire, non cerco gloria, non cerco fama tanto meno lettori. Mi bastano quei due o tre. Se poi uno di questi ogni tanto posta un commento è gradito.
Per uno con la testa tra le nuvole è già molto...
Due anni di chiacchiere, commenti, parole in disordine e altro alla rinfusa ma chi sono io per commentare questi due anni del blog, non sono mica un critico!
Io mi limito a digitare sulla tastiera e dopo a rileggere a volte soddisfatto, molte altre sorpreso le righe che sono venute fuori. Agli altri la fatica di commentare e giudicare, io mi stanco solo al pensiero...
Allora vado a riposare, buona notte!

giovedì 29 maggio 2014

luoghi insoliti: Alla fine...

luoghi insoliti: Alla fine...: Alla fine cosa c'è? Alla fine di un turno, un pomeriggio di riposo. Alla fine delle trasmissioni, uno schermo grigio. Alla fine ...

Alla fine...




Alla fine cosa c'è?
Alla fine di un turno, un pomeriggio di riposo. Alla fine delle trasmissioni, uno schermo grigio. Alla fine di un viaggio c'è il luogo che volevamo. Alla fine del temporale spesso l'arcobaleno. Alla fine della notte una sveglia crudele. Alla fine del film una volta c'erano i dibattiti ma i più giovani se li sono risparmiati. Alla fine del treno solo rotaie vuote. Alla fine della scuola, le meritate vacanze. Alla fine della scuola, i temuti esami. Alla fine della partita a volte i tempi supplementari. Alla fine del campionato, un invasione di campo. Alla fine delle elezioni c'è la conta delle schede. Alla fine di questa c'è chi festeggia, chi recrimina. Alla fine si fanno i conti. Alla fine di una cena si riaccompagna la donna a casa. O si torna a casa assieme. O si viene riaccompagnati da lei. Alla fine dello spettacolo, applausi o fischi. Alla fine di un concerto si torna a casa senza voce. Alla fine di una corsa si scende dal tram. Alla fine di una malattia si guarisce o si muore. Alla fine di tutto si ricomincia qualcosa. Alla fine della vita non chiedete, nessuno lo sa. Alla fine tutti lo scopriremo.
Alla fine del brutto c'è sempre sollievo. Alla fine del bello un po' di delusione.
Alla fine di questo pezzo qualcuno si chiederà a cosa serva.
Alla fine me lo chiedo anche io...
That's all folks, almeno per oggi!



mercoledì 28 maggio 2014

luoghi insoliti: Ordine e disordine

luoghi insoliti: Ordine e disordine: Oggi facciamo ordine... "Ragazzi mettete in ordine la vostra stanza" ecco una buona frase per inimicarsi i figli adolescenti...

Ordine e disordine




Oggi facciamo ordine...
"Ragazzi mettete in ordine la vostra stanza" ecco una buona frase per inimicarsi i figli adolescenti.
Ma non è forse ciò che facciamo tutta la vita? Passiamo la vita a combattere l'entropia.
Inseguiamo un ordine che non si fa raggiungere, che sta sempre un passo davanti a noi, cerchiamo di mettere ordine nei nostri cassetti, nelle nostre cantine e nei solai, nelle nostre auto, nelle rimesse e nelle nostre vite.
Mettiamo ordine tra i nostri confusi sentimenti, tagliamo i capelli e ci accorciamo la barba per avere un aspetto ordinato. Passiamo ore a riordinare vecchi documenti, antiche bollette, le foto di una vita...
Desideriamo l'ordine sulle scrivanie, sul desktop, nelle classi, nelle sale d'aspetto e (soprattutto) nelle file. Diciamo di volere il disordine in tasca o nel borsellino ma solo per quanto riguarda la pecunia, in fondo perdiamo ore a riordinare il portafoglio che si gonfia naturalmente con ogni tipo di biglietto da visita e appunti e scontrini che non useremo mai, che non ci serviranno...
Anche curarci significa cercare di mettere ordine nel nostro corpo, riportarlo ad un equilibrio, alla giusta temperatura, al giusto peso, riallinearlo al naturale stato di benessere, eliminando, asportando, amputando quanto di inutile o dannoso vi si accumula o cresce. Combattiamo con ogni mezzo il disordine più pericoloso, quello delle nostre cellule.
L'ordine come essere supremo della vita, come meta del quotidiano, come effimera ed irraggiungibile bellezza...
E quando non ci riusciamo siamo persi, distrutti, sconvolti ed ammalati e sappiamo che niente ci potrà ridare uno straccio di felicità se non la parvenza di un qualche ordine raggiunto o almeno lo strenuo tentativo di riportare un poco di ordine alla nostra vita irrimediabilmente caotica e disordinata.

lunedì 26 maggio 2014

luoghi insoliti: Non ho paura.

luoghi insoliti: Non ho paura.: Non ho paura. Non mi fa paura chi sbraita ed urla le sue ragioni. Non sono spaventato da chi fa dei propri comizi uno spettacolo...

Non ho paura.




Non ho paura.
Non mi fa paura chi sbraita ed urla le sue ragioni.
Non sono spaventato da chi fa dei propri comizi uno spettacolo e sa offrire alla gente esattamente ciò di cui la gente ha bisogno di sentirsi dire.
Non mi fa paura chi è bravo a parlare in pubblico ed è capace di portare nelle piazze decine di migliaia di persone. Non ho paura di chi ha idee, spesso buone e condivisibili, ma per fare più presa le grida sbavando ettolitri di saliva sui poveracci delle prime file che si sentono così unti dall'ideologo di turno.
Non mi spaventa chi è in grado di convincere le persone della validità dei propri argomenti.
Tanto meno mi spaventa chi parla davanti a gente già convinta da tempo.
Non mi fa paura chi preferisce insultare e farcire di titoli poco nobiliari gli oppositori e tutti coloro hanno avuto l'ardire di sbagliare da che lato votare. Dopotutto ognuno si sceglie il proprio stile, se di stile si può parlare.
Non ho paura e per tempo ho seguito con interesse chi è responsabile di un cambiamento epocale, mai visto prima a sentire i fedeli, forse già visto a leggere la storia. Dopotutto ognuno si prende le proprie responsabilità, vada come vada.
Allora chi mi fa paura, direte voi?
Ho provato a stare in mezzo alla piazza ed ho capito chi mi spaventa.
Mi fa tanta paura chi non ha dubbi su niente. 
Mai.
Non mi riferisco a chi parla da un palco.
Ma a chi ascolta nella piazza.

domenica 18 maggio 2014

luoghi insoliti: Lunedì 12 maggio sono andato a visitare il salo...

luoghi insoliti:


Lunedì 12 maggio sono andato a visitare il salo...
: Lunedì 12 maggio sono andato a visitare il salone del libro. Ho camminato quattro ore prima di arrendermi, sapete, la fiera del libro è...



Lunedì 12 maggio sono andato a visitare il salone del libro. Ho camminato quattro ore prima di arrendermi, sapete, la fiera del libro è uno di quei posti in cui vorrei perdermi, essere dimenticato, restare chiuso dentro dopo la chiusura alla stregua di una pasticceria.
L'ideale sarebbe rimanere chiuso per tutta la notte in una pasticceria che vende anche i libri.
Anche per l'intero fine settimana.
Per poi essere ritrovato il lunedì mattino con gli occhi rossi e la glicemia alle stelle.
Dicevo, al salone mi sono arreso dopo quattro ore di trascinamento senza una logica tra uno stand e l'altro, tra i vari padiglioni, senza avere in mente che percorso seguire, cosa cercare.
Un folle, la bava alla bocca e lo sguardo allucinato e sognante che si aggirava tra copertine colorate ed abbacinanti leggendo tutti i titoli e non vedendo niente.
Dopo qualche ora ho cominciato a farmi strane domande, a pormi interrogativi.
A cosa servono tutti questi libri, sono troppi, nessuno li leggerà mai tutti, nemmeno la mamma degli autori presenti... allora perchè vedo titoli improbabili esposti da editori  ancora più improbabili. Per cosa sono stati scritti e per chi mi chiedo.
La tentazione era quella di correre a casa e strappare le pagine del manoscritto che ho lasciato a decantare nel cassetto. Poi ho pensato che forse non era il caso di strappare o bruciare pagine, forse era meglio correggere, tagliare riscrivere per magari migliorare lo stile, il carattere, il senso.
Anche se non servirà a nessuno non è detto che non possa piacere a qualcuno.
Non è detto che non possa inquietare, che non possa irritare, che non possa allarmare, annoiare, rallegrare,  che non possa insomma suscitare qualche emozione...
In questo caso sono disponibile a lavorarci su, a costo che vada a rimpolpare l'oceano di titoli che affollano gli stand di editori improbabili e che un giorno qualcuno si chiederà: ma a chi serve questo libro?

martedì 29 aprile 2014

luoghi insoliti: Scrivere un racconto

luoghi insoliti: Scrivere un racconto: Scrivere un racconto ti permette di vivere una doppia vita.  Un momento stai a casa, fai la spesa, pensi a cosa devi cucinare, fa...

Scrivere un racconto






Scrivere un racconto ti permette di vivere una doppia vita. 
Un momento stai a casa, fai la spesa, pensi a cosa devi cucinare, fai benzina, un momento dopo (appena il tempo di caricare il sistema operativo...) sei immerso in un altro mondo dove decidi tu la sorte e le vicende dei tuoi personaggi. Si perchè di quel mondo inventato sei tu il creatore e come tale hai poteri infiniti, di vita e di morte, su tutto e su tutti.
Puoi affezionarti ad alcuni personaggi, detestarne altri, puoi odiare il protagonista, invidiarlo o amarlo ma questo non lo salverà dal suo destino che tu, e solo tu avrai deciso.
In quel mondo tutti, volenti o nolenti faranno ciò che vuoi tu e diranno quello che tu riterrai più opportuno che dicano.
Scrivere un racconto è una delle cose più gratificanti che si possano fare con la fantasia e terminarlo è come chiudere la finestra su quel mondo.
Una volta chiusa ciò che è detto è detto e ciò che è fatto è fatto.
Quello che resta è la grande nostalgia per i tuoi personaggi che avranno smesso di vivere e di popolare la tua vita.
Finchè non saranno letti da qualcuno e cominceranno a popolare la vita di altri.


lunedì 28 aprile 2014

luoghi insoliti: #illibrochemihacambiatolavita

luoghi insoliti: #illibrochemihacambiatolavita: #quattromesi di lavoro, centosei pagine giustificate a interlinea singola, times new roman, corpo sedici, personaggi che mi hanno circond...

#illibrochemihacambiatolavita











#quattromesi di lavoro, centosei pagine giustificate a interlinea singola, times new roman, corpo sedici, personaggi che mi hanno circondato per giorno e notte ed oggi la parola fine!

Ed ora cosa faccio?


Calma le cose da fare sono tante.

Lasciar decantare il lavoro, che ora è troppo presto per rileggerlo. Pensare a due o tre revisioni, correzioni, limature di parole inutili o inopportune, e di nuovo correzioni ed aggiustamenti.

Poi farlo leggere a qualche persona a cui sto sulle scatole per evitare gli ovvi e scontati elogi e complimenti di mamme, parenti ed amici per la pelle.

Poi ancora mettermi alla ricerca di un agente letterario o di un editore, sport tra i più estremi e pericolosi, fase in cui la maggior parte degli aspiranti scrittori ci lascia le penne e le tastiere...


Se mi chiedete qual'è il libro che mi ha cambiato la vita vi rispondo: questo che ho appena terminato di scrivere, sempre ammesso che me lo pubblichi qualcuno!!!


sabato 19 aprile 2014

luoghi insoliti: Per niente scontati auguri...

luoghi insoliti: Per niente scontati auguri...: Faccio gli auguri di una buona Pasqua a chi ci crede e la vive come vera, autentica festa religiosa ma auguri anche a chi non cr...

Per niente scontati auguri...











Faccio gli auguri di una buona Pasqua a chi ci crede e la vive come vera, autentica festa religiosa ma auguri anche a chi non crede ma può viverla come festa di rinnovamento e di pace, auguri a tutti i miei veri amici ed anche a quelli virtuali, auguri a chi legge facebook come fosse un quotidiano e a quelli che non mi leggeranno perchè non ci sono, auguri alle mie preziose colleghe con cui si condividono (e a volte si risolvono) tanti problemi e tante giornate belle e brutte, auguri ai parenti che non sentirò perchè troppo lontani qualcuno chilometri altri in modi d'essere, auguri a tutti quelli che in qualunque maniera mi vogliono bene ma anche e soprattutto alle persone a cui non ispiro molta simpatia, chissà che le nostre strade non si possano avvicinare prima o dopo. Insomma gli auguri li rivolgo proprio a tutti, soprattutto a coloro i quali questi giorni non potranno festeggiare perchè presi da pensieri, bisogno, lutto. 
A voi il mio pensiero, Dio benedica voi e le vostre famiglie.

domenica 9 marzo 2014

Il castello e i suoi fantasmi

Il castello e i suoi fantasmi

Il castello e i suoi fantasmi

luoghi insoliti: Ghostbusters a Venaria!

luoghi insoliti: Ghostbusters a Venaria!: "Lunedì 10 marzo la meravigliosa Reggia di Venaria si svelerà al Team E.P.A.S., una delle più importanti e lussuose residenze dei Savo...

luoghi insoliti: Ghostbusters a Venaria!

luoghi insoliti: Ghostbusters a Venaria!: "Lunedì 10 marzo la meravigliosa Reggia di Venaria si svelerà al Team E.P.A.S., una delle più importanti e lussuose residenze dei Savo...

Ghostbusters a Venaria!

"Lunedì 10 marzo la meravigliosa Reggia di Venaria si svelerà al Team E.P.A.S., una delle più importanti e lussuose residenze dei Savoia, un luogo stupendo, viste le dimensioni e l'importanza, sarà per noi una delle indagini più impegnative.......vi aggiorneremo in tempo reale durante il sopralluogo."
La citazione è presa dalla pagina facebook di E.P.A.S. (EUROPEAN PARANORMAL ACTIVITY SOCIETY) e se siete interessati andate a guardare il sito.






E così ho pensato, da domani anche la nostra bella Reggia avrà i suoi bravi Ghostbusters (i più giovani corrano a vedere il film...) e sapremo se per stanze e saloni vaga davvero l'anima travagliata di uno dei tanti di casa Savoia con le redini di un cavallo bianco strette in una mano e una candela ad illuminare il passo nell'altra.
O forse non sapremo niente con certezza e tutto rimarrà insoluto ed avvolto nel mistero proprio come succede nell'omonima trasmissione.

In ogni caso noi, patiti delle storie Supernatural, staremo a vedere e non ci perderemo nemmeno un ectoplasma.



In ogni caso se vi piacciono le storie di fantasmi ambientate nella Reggia di Venaria vi ripropongo questa scritta da una nostra vecchia conoscenza...

http://www.youtube.com/watch?v=Ujk-pTEKXaM




sabato 8 marzo 2014

luoghi insoliti: Scrivere un libro è un gioco.

luoghi insoliti: Scrivere un libro è un gioco.: Scrivere un libro è un gioco. E' un gioco che non si smetterebbe mai di giocare. E' faticoso come una concitata partita ...

Scrivere un libro è un gioco.





Scrivere un libro è un gioco.
E' un gioco che non si smetterebbe mai di giocare. E' faticoso come una concitata partita di calcio in cortile, è duro come scalare una parete montana, è vertiginoso come il rafting insomma è tante cose.
La vita reale che scorre nei  ritagli, tra l'interruzione e la ripresa della scrittura non ha più importanza, tutto diventa relativo e banale, le persone sfocate o nella migliore delle ipotesi non forti e definite come i personaggi sulle pagine. 
Quando scrivete un libro non potete starne lontani a lungo. E se lo fate è come se il protagonista vi chiami dal computer, come quando veniva l'amichetto a suonare alla porta ed alla mamma timidamente chiedeva: scusi signora,Giorgio può venire a giocare in cortile?
Quando scrivete un libro riuscite a fatica a leggere quelli degli altri.
Quando scrivete un libro non riuscite quasi a scrivere altro e se lo fate, come me ora, lo fate di nascosto.
Ora vado, devo tornare al mio libro, mi stanno chiamando. Spero solo che non abbiano scoperto il blog...

venerdì 24 gennaio 2014

luoghi insoliti: Mi sono accorto di stare trascurando il blog.

luoghi insoliti: Mi sono accorto di stare trascurando il blog.: Mi sono accorto di stare trascurando il blog. Non che sia un male. Non che sia un bene. Il problema è che ho pochi lettori. N...

Mi sono accorto di stare trascurando il blog.








Mi sono accorto di stare trascurando il blog.
Non che sia un male.
Non che sia un bene.
Il problema è che ho pochi lettori.
Non che non li rispetti. Tutti e tre...
E' solo per loro che sono qui a battere i tasti.
Il fatto è che sto scrivendo. Non ora, intendo, sto scrivendo altro. E sono molto impegnato.
Il fatto è che sto scrivendo un libro.
Ora l'ho detto, ora è ufficiale quindi il mio impegno sarà più forte, mi terrà lontano dal blog per qualche tempo.
Vi farò sapere. Spero ne valga la pena.
Per me.
 Per voi.