domenica 28 settembre 2014

luoghi insoliti: Quando corri

luoghi insoliti: Quando corri: Quando corri il mondo accende per te i suoi colori anche quando il mattino è buio, freddo e nuvoloso. Quando corri è come se la terra...

Quando corri





Quando corri il mondo accende per te i suoi colori anche quando il mattino è buio, freddo e nuvoloso.
Quando corri è come se la terra rotolasse più veloce sotto i tuoi piedi, se rallentassi la giornata si allungherebbe.

Quando corro scrivo la mia vita, il sudore è il mio inchiostro, i passi sono le parole, l'andatura fa le frasi.
Quando corro i fiori mi mostrano la corolla e l'erba distende gli steli curiosa, perfino gli uccelli con le ali fanno la ola.
Quando corro niente è più uguale, tutto è sempre diverso.
Quando corro non ce n'è, sono io che faccio scuola!
Mentre corro guardo in faccia l'universo.







martedì 23 settembre 2014

luoghi insoliti: In bocca al lupo...

luoghi insoliti: In bocca al lupo...: Un giorno una conoscente con fare gentile mi augura "in bocca al lupo" ed io altrettanto bonariamente rispondo &quot...

In bocca al lupo...








Un giorno una conoscente con fare gentile mi augura "in bocca al lupo" ed io altrettanto bonariamente rispondo "crepi..."
L'impatto della mia risposta incauta ha l'effetto di uno tsunami e riesce a trasfigurare l'angelico volto della conoscente in una maschera di orrore e odio...
Come crepi, anche tu come tutti? mi vomita addosso, Crepi il lupo, ma cosa vi ha fatto questo lupo, perchè dovrebbe crepare, ma crepate voi...
La reazione mi sembra quantomeno sproporzionata, almeno io non avrei mai creduto di sconvolgere a tal punto questa ragazza dall'aspetto mite, mansueto e tranquillo e farla diventare una belva assetata di sangue...   
Resto basito davanti cotanto repentino cambio d'umore e sono sinceramente sconcertato, non so cosa rispondere, non so come muovermi, non vorrei scatenare altre irose reazioni da parte di scarafaggina74, come ho deciso di chiamare la conoscente in onore al suo sviscerato amore per gli animali... ma scarafaggina74 non ha nessuna voglia di mollare l'osso, se mi passate l'immagine, e perfeziona l'attacco: dite così perchè siete ignoranti, non sapete che l'augurio di finire in bocca al lupo non significa essere invitati a finire sbranati bensì l'augurio di essere trattati come il cucciolo di lupo quando viene trasportato nella bocca della madre, momento in cui è al sicuro, nessuno oserà attaccarlo, nessuno oserà sfidare mamma lupo per rapire il suo cucciolo....
A dire il vero tutto quello che mi chiedo è perchè scarafaggina continua a rivolgersi a me parlando al plurale. Vede doppio, oppure mi crede un monarca o semplicemente perchè è più facile generalizzare e credermi facente parte di una moltitudine di inetti...
Vedi cara, contrattacco io che a questo punto mi sono rotto le scatole, vedi scara... ehm scusa.. cara, ricordati che io non sono un cucciolo di lupo nè di altro quadrupede, e ricordati anche che alcune specie sono pronte a sacrificare i propri cuccioli, nei periodi di carestia o quando ne va della propria vita, magari mangiandoli o lasciandoli al gelo, soli, abbandonati e a portata di cacciatori e predatori...
A questo punto il viso di scarafaggina74 è tornato quello angelico ed innocente pre scontro, anzi ha dei lucciconi agli occhi che straziano il cuore e provocano una tempesta di sensi di colpa imprevista e fastidiosa...
Sei un mostro, e così mi lascia sul posto e se ne va...
Almeno come mostro non devo più finire nella bocca di un lupo, per quanto possa essere uno dei luoghi più sicuri del mondo, come mostro potrei sperare di avere qualuno io nella bocca... almeno ora è tornata nuovamente a parlarmi usando il singolare.....

A proposito: in bocca al lupo a tutti!






martedì 16 settembre 2014

luoghi insoliti: Questo è un addio, ragazzi.

luoghi insoliti: Questo è un addio, ragazzi.: Questo è un addio, ragazzi. Oggi le nostre strade sono a un bivio. Io ho deciso di proseguire da solo, senza di voi. Non potrò ...

domenica 14 settembre 2014

Questo è un addio, ragazzi.





Questo è un addio, ragazzi.

Oggi le nostre strade sono a un bivio. Io ho deciso di proseguire da solo, senza di voi.
Non potrò dimenticare le sere passate con voi, la fatica condivisa, i lividi sulle gambe, i sofferti addominali, il giro dei calci. Non potrò dimenticare la tensione egli esami, la paura di non ricordare le forme e l'onore di essere scelto per aiutare qualcuno a guadagnare una nuova cintura. Non potrò dimenticare gli sguardi minacciosi al potrarsi prolungato della ginnastica o della corsa, guidate dal sottoscritto. Non potrò dimenticare le noiose e faticose ripetizioni per memorizzare le sequenze, le forme e le tecniche.

La vita di palestra col nostro gruppo è stata gioia e dolori ma sono sempre tornato a casa col sorriso (tranne forse la sera in cui mi si è rotto il crociato) e ho sempre considerato il nostro gruppo una seconda famiglia.

E come tale voglio continuare a pensarlo.

Voglio credere che la nostra amicizia non sarà rovinata da questa separazione, che continueremo a sentirci, che m'inviterete alle cene e che, come farò io, continuerete a rivolgermi un pensiero e a dirmi quando qualcuno dovrà sostenere un esame.

La passione per le arti marziali è immutata, cercherò semplicemente altri sentieri per scalare la montagna. Cercherò di metterci l'entusiasmo che ho offerto a voi, cercherò di divertirmi facendo cose serie e di essere serio ed affidabile anche giocando. Non mi stancherò di cercare sempre e ovunque il rispetto, l'allegria, la gioia di stare insieme che ho provato in palestra, nel nostro gruppo.

Purtroppo niente dura per sempre e anche una frequenza ultradecennale può interrompersi. Questo è un addio ragazzi, come dicevo all'inizio.

Ma non preoccupatevi, niente dura per sempre, nemmeno un addio...








lunedì 1 settembre 2014

luoghi insoliti: Voglio uscire, voglio viaggiare.

luoghi insoliti: Voglio uscire, voglio viaggiare.: Voglio uscire, voglio viaggiare. Voglio fare e disfare. Borse e valigie.  Voglio osservare il paese dal finestrino di un Frecc...

Voglio uscire, voglio viaggiare.




Voglio uscire, voglio viaggiare.
Voglio fare e disfare.
Borse e valigie. 
Voglio osservare il paese dal finestrino di un Frecciarossa, scrutare l'orizzonte sotto il velo delle nuvole dall'oblò di un aereo, cercare il confine azzurro tra mare e cielo dal ponte di una nave...
Voglio percorrere viali, mulattiere, sentieri, passo dopo passo, scalare salite e pendii, valicare passi, contare le strisce sulle corsie autostradali.
Voglio visitare città, attraversare parchi, osservare panorami, sentire il silenzio di cimiteri, vedere musei, stanza dopo stanza, salire su torri e campanili, guardare i tetti di una città dalle finestrelle di una cupola, sfiorare monumenti, pregare dentro chiese, urlare contro l'eco di una vallata.
Voglio mangiare in pizzeria, sotto pergolati, in cortili, addentare un panino in piedi all'autogrill, affettare formaggi DOP in un agriturismo campestre, aragoste in ristoranti di lusso e grissini sulla panchina del viale.
Ma quando scende la sera, quando arriva il buio e viene la notte voglio sdraiarmi nel nostro letto.
Voglio solo sentire il tuo respiro e la  morbida curva del tuo fianco.