domenica 14 settembre 2014

Questo è un addio, ragazzi.





Questo è un addio, ragazzi.

Oggi le nostre strade sono a un bivio. Io ho deciso di proseguire da solo, senza di voi.
Non potrò dimenticare le sere passate con voi, la fatica condivisa, i lividi sulle gambe, i sofferti addominali, il giro dei calci. Non potrò dimenticare la tensione egli esami, la paura di non ricordare le forme e l'onore di essere scelto per aiutare qualcuno a guadagnare una nuova cintura. Non potrò dimenticare gli sguardi minacciosi al potrarsi prolungato della ginnastica o della corsa, guidate dal sottoscritto. Non potrò dimenticare le noiose e faticose ripetizioni per memorizzare le sequenze, le forme e le tecniche.

La vita di palestra col nostro gruppo è stata gioia e dolori ma sono sempre tornato a casa col sorriso (tranne forse la sera in cui mi si è rotto il crociato) e ho sempre considerato il nostro gruppo una seconda famiglia.

E come tale voglio continuare a pensarlo.

Voglio credere che la nostra amicizia non sarà rovinata da questa separazione, che continueremo a sentirci, che m'inviterete alle cene e che, come farò io, continuerete a rivolgermi un pensiero e a dirmi quando qualcuno dovrà sostenere un esame.

La passione per le arti marziali è immutata, cercherò semplicemente altri sentieri per scalare la montagna. Cercherò di metterci l'entusiasmo che ho offerto a voi, cercherò di divertirmi facendo cose serie e di essere serio ed affidabile anche giocando. Non mi stancherò di cercare sempre e ovunque il rispetto, l'allegria, la gioia di stare insieme che ho provato in palestra, nel nostro gruppo.

Purtroppo niente dura per sempre e anche una frequenza ultradecennale può interrompersi. Questo è un addio ragazzi, come dicevo all'inizio.

Ma non preoccupatevi, niente dura per sempre, nemmeno un addio...








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