La spiaggia è affollata da individui di tutte le gradazioni.
Intendo di colore, ma anche di età, di lignaggio, di sensibilità.
Passa lo sportivo con le sue scarpe tecniche, perfette per il running. Mascella
volitiva, volto contratto dalla fatica, quello che si spezza ma non si piega.
Non certo un mollaccione incline alle lacrime.
Passa un uomo abbronzato, completamente unto d'olio solare, che sfoggia
muscoli impressionanti. Volto fiero, occhi penetranti, condotti lacrimali
secchi.
Dietro ogni grande uomo palestrato c’è una grande donna con un fisico da
miss e unghie e labbra decorate da vernici fluorescenti.
Passa un ceffo enorme, con una pancia a mongolfiera e la faccia da killer.
Mette paura tanto che tutti i presenti distolgono lo sguardo. Questo non ha
pianto nemmeno al funerale di sua madre.
Subito dietro lo seguono una moglie sottomessa e una marea arrogante di
figli di tutte le età e i sessi.
Passa un individuo macilento anzi cachettico e pallido da far paura.
Guarda in giro cinico e
sprezzante, anche del sole. E’ talmente pallido che pochi minuti dopo lo
vediamo tornare con un vistoso eritema solare che lo fa sembrare un
evidenziatore fucsia.
Passano tre ragazze, giovani e belle, richiamando sguardi da ogni lato
della spiaggia come una calamita attirerebbe limatura di ferro! Ridono felici
ad alta voce, perché non dovrebbero?
Dietro le ragazze, un gruppo di adolescenti che sbavano senza speranza,
palleggiando un pallone da volley.
Ripassano le ragazze in direzione opposta, portandosi dietro gli
adolescenti sempre senza speranza, col solito pallone.
Passa un tipo in canotta e sembra molto deciso. Guardo meglio: è il
bagnino.
Passano dei bambini giocosi, armati di secchielli e palette e quasi
travolgono una vecchia ossuta che lancia verso loro dei titoli poco simpatici.
Passa di nuovo il tipo con la faccia da killer e la pancia a mongolfiera e
la vecchia ossuta si scosta lasciando strada senza dire parola.
Quanto è diversa la gente che passa.
Sentiamo alla radio della tragedia accaduta.
Sentiamo che morte, dolore e sofferenza sono apparsi all’improvviso,
squarciando il soggiorno spensierato e le vacanze di altre persone.
Forse uguali a quelle che vedo qui.
Vedo che continua il viavai sulla spiaggia.
Qualcuno ha versato sangue.
Molti avranno versato lacrime.
Mi viene da piangere a sentire questa notizia.
A qualcuno no.
Gli uomini veri non piangono.