sabato 14 settembre 2013

luoghi insoliti: Il pane di Napoli

luoghi insoliti: Il pane di Napoli: Ieri sera mi sono trovato a transitare, al ritorno da un piacevole evento, per la stazione ferroviaria di Napoli. Era da poco p...

Il pane di Napoli





Ieri sera mi sono trovato a transitare, al ritorno da un piacevole evento, per la stazione ferroviaria di Napoli.
Era da poco passata l'ora di cena e mi sono cercato un posto libero per consumare uno dei panini che mia cugina, oltre che ospitarmi, mi ha preparato in abbondanza preoccupata e forse benignamente spaventata dalla mia possibile ipoglicemia... 
Napoli, come tutti sappiamo, è una bellissima città ricca, oltre a molte altre cose, di luoghi comuni, fraintesi e stereotipi. Mi ci sono trovato dentro personalmente quando ho notato che i miei vicini di panchina, che non erano viaggiatori in attesa di un treno hanno sollevato l'attenzione di alcuni ragazzi, molto giovani, che giravano per la stazione con numerosi sacchetti di plastica tra le mani. Questi giovani, un ragazzo e due ragazze, hanno educatamente chiesto quante buste servissero ed io ho immediatamente e malignamente pensato: ecco, i soliti venditori abusivi di panini e vettovaglie, che girano per la stazione vendendo generi alimentari senza licenza a discapito del commercio "regolare"...
Quello che ho visto subito dopo mi ha stupito e riempito di vergogna per i miei incauti pensieri. i ragazzi facevano parte di qualche associazione caritatevole e distribuivano panini ed acqua agli indigenti, i quali dopo avere educatamente e con molta dignità ringraziato si sono avventati sulla cena donata e non hanno fatto complimenti. Dal mio posto ho terminato il mio panino ed ho ringraziato mentalmente questi volontari che si occupano in modo così concreto delle persone povere.
Parto da Napoli avendo visto un'altra cosa bella, mi dico. Aspetto il treno e quando questo arriva salgo e cerco il mio posto...
Sono contento di tornare a casa avendo vissuto questa piccola esperienza fatta di volontariato, di carità, altruismo e solidarietà come distribuire pane ai poveri.
Cerco il mio posto quando alle mie spalle si sente una voce consueta sui treni, declamare: panini! panini imbottiti, bibite!
Penso, che efficienza Trenitalia, non siamo ancora partiti e già passa il servizio ristoro, poi il tizio mi rivolge la parola a me che mi ero attardato nel corridoio: "per favore capo, fatemi passare che il treno se ne riparte..." ed io un po' confuso lo faccio passare e lo vedo scendere dalla carrozza...
Ahhhh, penso con un attimo di ritardo, eccolo dov'era finito lo stereotipo!!!