Monsù Tomatis e l’uovo
di Fabergè
L’illustre cittadino della Venaria Reale Luigi Tomatis,
conosciuto da amici e non con l’appellativo di “Monsù Tomatis” mi racconta un
fatto gustoso. Ha conosciuto l’illustre, non molto tempo fa una concittadina,
una giovane signora nubile e di bell’aspetto, caratteristiche queste che hanno
mosso l’attenzione del nostro protagonista altrimenti sempre un po’ distratto e
poco incline alle avventure galanti, dicevamo, ha conosciuto questa donna che
lavora instancabilmente in un’impresa di pulizie per mandare avanti casa e per
crescere un figlio frutto della sua gioventù ingenua ed imprudente.
Qualche caffè, si sono concessi i due, al massimo una
pasta fresca alla pasticceria nel corso, proprio come si usava una volta, sono
il massimo delle libertà che si sono presi il Tomatis e la giovane signora
della quale il Monsù, preda di una folle gelosia non ha voluto rivelare il
nome. Quello che invece mi ha rivelato è che con questa signora si sente
giovane e bello, ha sempre voglia di cantare e di regalarle fiori e poesie, non
smetterebbe mai di parlare e soprattutto di ascoltare. Infatti, la storia
gustosa che vi annunciavo è il risultato di pomeriggi di passeggiate e di
ascolto del Tomatis….
Il seguito sul prossimo numero di CRONICA REGIA!