giovedì 30 agosto 2012




Monsù Tomatis e l’uovo di Fabergè


L’illustre cittadino della Venaria Reale Luigi Tomatis, conosciuto da amici e non con l’appellativo di “Monsù Tomatis” mi racconta un fatto gustoso. Ha conosciuto l’illustre, non molto tempo fa una concittadina, una giovane signora nubile e di bell’aspetto, caratteristiche queste che hanno mosso l’attenzione del nostro protagonista altrimenti sempre un po’ distratto e poco incline alle avventure galanti, dicevamo, ha conosciuto questa donna che lavora instancabilmente in un’impresa di pulizie per mandare avanti casa e per crescere un figlio frutto della sua gioventù ingenua ed imprudente.
Qualche caffè, si sono concessi i due, al massimo una pasta fresca alla pasticceria nel corso, proprio come si usava una volta, sono il massimo delle libertà che si sono presi il Tomatis e la giovane signora della quale il Monsù, preda di una folle gelosia non ha voluto rivelare il nome. Quello che invece mi ha rivelato è che con questa signora si sente giovane e bello, ha sempre voglia di cantare e di regalarle fiori e poesie, non smetterebbe mai di parlare e soprattutto di ascoltare. Infatti, la storia gustosa che vi annunciavo è il risultato di pomeriggi di passeggiate e di ascolto del Tomatis….

 Il seguito sul prossimo numero di CRONICA REGIA!

domenica 26 agosto 2012

luoghi insoliti: Questo modesto e poco seguito blog si intitola "...

luoghi insoliti:

Questo modesto e poco seguito blog si intitola "...
: Questo modesto e poco seguito blog si intitola "luoghi insoliti". Luoghi come posti geografici, siti reali, strade, piazze, città e r...


Questo modesto e poco seguito blog si intitola "luoghi insoliti". Luoghi come posti geografici, siti reali, strade, piazze, città e regioni ma anche luoghi metaforici, dell'anima, posti nella mente di chi scrive o di chi legge. Insoliti perchè sono quelli più interessanti, misteriosi, inesplorati.
Certo il nome indica una volontà, quella di rifiutare i luoghi comuni ossia l'antitesi naturale dei miei luoghi insoliti. E' vero, io odio i luoghi comuni tanto che ho ben poche convinzioni, sono sempre alla ricerca di qualcosa che sfugge, sono sempre pieno di dubbi.
Sentire le parole, i giudizi che la gente emette come sentenze provoca in me un rigetto, una sensazione di rifiuto ed a volte devo allontanarmi fisicamente dalla fonte di certi discorsi...
L'altro giorno ascoltavo affermazioni nettamente negative su temi scottanti quali la presenza e l'intervento della chiesa cattolica nel mondo. Senza voler negare il diritto altrui di professare qualsivoglia religione certe sentenze lanciate da chi non ha mai ascoltato una messa e neppure letto o studiato magari solo sfogliato gli atti degli apostoli o le lettere paoline mi lasciano basito. Non si ha più tempo per approfondire temi, per addentrarsi in argomenti specie se questi sono di alta complessità. E' più facile parlare per sentito dire, le opinioni ce le fornisce preconfezionate la televisione ed ora anche la rete. I tifosi sono tutti violenti (detto da chi non ha mai messo piede in uno stadio), i rasta ed i punk sono tutti drogati, i lavoratori pubblici sono tutti fannulloni e così via. Pensare con la propria testa, approfondire e studiare non è più un comportamento attuale anzi è considerato da strambi. Più facile rifugiarsi nei luoghi comuni, fare la figura delle persone a conoscenza dei fatti, di chi ha sempre un opinione.
Balle. Sacrosante balle e non spaziali ma terrene, umane, come umana è la debolezza più grande. Non usare quel poco di cervello che ci è rimasto per essere indipendenti, Per avere un pensiero indipendente. Un pensiero che spazia perenne nei luoghi insoliti...





mercoledì 22 agosto 2012

luoghi insoliti: A volte trovo che vada un po' come su una ruota ...

luoghi insoliti:

A volte trovo che vada un po' come su una ruota ...
: A volte trovo che vada un po' come su una ruota di luna park. L'attesa per qualcosa di emozionante è sempre troppo lunga. I più pazie...


A volte trovo che vada un po' come su una ruota di luna park. L'attesa per qualcosa di emozionante è sempre troppo lunga. I più pazienti ce la fanno, molti spingono e provano a passare avanti. Alcuni ci riescono, a volte finisce male. Molti lasciano a metà coda ed altri ancora rinunciano in partenza spaventati dalla fila. Questi non sapranno mai cosa si sono persi ed un po' provo pena per loro.
Quando alla fine sei salito sulla giostra e sai che è il tuo momento per goderti il giro, spesso sei troppo emozionato e non ti rendi conto di ciò che sta succedendo. Poi sali troppo lentamente, mentre vorresti inebriarti di velocità. Quando sei in cima e sotto di te c'è un panorama mozzafiato ti fai prendere dalla paura e dalle vertigini, il pensiero ti porta ricordi di vecchi film dove sul più bello si spezza un cavo e tutti cadono tristemente verso una mesta sorte. per i pochi che riescono a stare rilassati la discesa comincia sempre troppo presto ed il bello finisce e li sorprende come ci sorprende la terza età mentre ci sentiamo ancora giovani leoni, dal pelo un po' imbiancato ma ancora pieni di energia...