mercoledì 28 maggio 2014

Ordine e disordine




Oggi facciamo ordine...
"Ragazzi mettete in ordine la vostra stanza" ecco una buona frase per inimicarsi i figli adolescenti.
Ma non è forse ciò che facciamo tutta la vita? Passiamo la vita a combattere l'entropia.
Inseguiamo un ordine che non si fa raggiungere, che sta sempre un passo davanti a noi, cerchiamo di mettere ordine nei nostri cassetti, nelle nostre cantine e nei solai, nelle nostre auto, nelle rimesse e nelle nostre vite.
Mettiamo ordine tra i nostri confusi sentimenti, tagliamo i capelli e ci accorciamo la barba per avere un aspetto ordinato. Passiamo ore a riordinare vecchi documenti, antiche bollette, le foto di una vita...
Desideriamo l'ordine sulle scrivanie, sul desktop, nelle classi, nelle sale d'aspetto e (soprattutto) nelle file. Diciamo di volere il disordine in tasca o nel borsellino ma solo per quanto riguarda la pecunia, in fondo perdiamo ore a riordinare il portafoglio che si gonfia naturalmente con ogni tipo di biglietto da visita e appunti e scontrini che non useremo mai, che non ci serviranno...
Anche curarci significa cercare di mettere ordine nel nostro corpo, riportarlo ad un equilibrio, alla giusta temperatura, al giusto peso, riallinearlo al naturale stato di benessere, eliminando, asportando, amputando quanto di inutile o dannoso vi si accumula o cresce. Combattiamo con ogni mezzo il disordine più pericoloso, quello delle nostre cellule.
L'ordine come essere supremo della vita, come meta del quotidiano, come effimera ed irraggiungibile bellezza...
E quando non ci riusciamo siamo persi, distrutti, sconvolti ed ammalati e sappiamo che niente ci potrà ridare uno straccio di felicità se non la parvenza di un qualche ordine raggiunto o almeno lo strenuo tentativo di riportare un poco di ordine alla nostra vita irrimediabilmente caotica e disordinata.

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