sabato 31 maggio 2014

luoghi insoliti: Due anni di blog!

luoghi insoliti: Due anni di blog!: Buon giorno a tutti. Iniziare bene è un dovere. Perché un nuovo blog in una giungla di informazioni inutili, futili ed a volte potenzialme...

Due anni di blog!

Buon giorno a tutti.
Iniziare bene è un dovere.
Perché un nuovo blog in una giungla di informazioni inutili, futili ed a volte potenzialmente dannose, come questa presente in rete?
Solo il tempo lo dirà....






Con queste poche righe davo esordio a questo blog esattamente due anni fa. Che dire, non cerco gloria, non cerco fama tanto meno lettori. Mi bastano quei due o tre. Se poi uno di questi ogni tanto posta un commento è gradito.
Per uno con la testa tra le nuvole è già molto...
Due anni di chiacchiere, commenti, parole in disordine e altro alla rinfusa ma chi sono io per commentare questi due anni del blog, non sono mica un critico!
Io mi limito a digitare sulla tastiera e dopo a rileggere a volte soddisfatto, molte altre sorpreso le righe che sono venute fuori. Agli altri la fatica di commentare e giudicare, io mi stanco solo al pensiero...
Allora vado a riposare, buona notte!

giovedì 29 maggio 2014

luoghi insoliti: Alla fine...

luoghi insoliti: Alla fine...: Alla fine cosa c'è? Alla fine di un turno, un pomeriggio di riposo. Alla fine delle trasmissioni, uno schermo grigio. Alla fine ...

Alla fine...




Alla fine cosa c'è?
Alla fine di un turno, un pomeriggio di riposo. Alla fine delle trasmissioni, uno schermo grigio. Alla fine di un viaggio c'è il luogo che volevamo. Alla fine del temporale spesso l'arcobaleno. Alla fine della notte una sveglia crudele. Alla fine del film una volta c'erano i dibattiti ma i più giovani se li sono risparmiati. Alla fine del treno solo rotaie vuote. Alla fine della scuola, le meritate vacanze. Alla fine della scuola, i temuti esami. Alla fine della partita a volte i tempi supplementari. Alla fine del campionato, un invasione di campo. Alla fine delle elezioni c'è la conta delle schede. Alla fine di questa c'è chi festeggia, chi recrimina. Alla fine si fanno i conti. Alla fine di una cena si riaccompagna la donna a casa. O si torna a casa assieme. O si viene riaccompagnati da lei. Alla fine dello spettacolo, applausi o fischi. Alla fine di un concerto si torna a casa senza voce. Alla fine di una corsa si scende dal tram. Alla fine di una malattia si guarisce o si muore. Alla fine di tutto si ricomincia qualcosa. Alla fine della vita non chiedete, nessuno lo sa. Alla fine tutti lo scopriremo.
Alla fine del brutto c'è sempre sollievo. Alla fine del bello un po' di delusione.
Alla fine di questo pezzo qualcuno si chiederà a cosa serva.
Alla fine me lo chiedo anche io...
That's all folks, almeno per oggi!



mercoledì 28 maggio 2014

luoghi insoliti: Ordine e disordine

luoghi insoliti: Ordine e disordine: Oggi facciamo ordine... "Ragazzi mettete in ordine la vostra stanza" ecco una buona frase per inimicarsi i figli adolescenti...

Ordine e disordine




Oggi facciamo ordine...
"Ragazzi mettete in ordine la vostra stanza" ecco una buona frase per inimicarsi i figli adolescenti.
Ma non è forse ciò che facciamo tutta la vita? Passiamo la vita a combattere l'entropia.
Inseguiamo un ordine che non si fa raggiungere, che sta sempre un passo davanti a noi, cerchiamo di mettere ordine nei nostri cassetti, nelle nostre cantine e nei solai, nelle nostre auto, nelle rimesse e nelle nostre vite.
Mettiamo ordine tra i nostri confusi sentimenti, tagliamo i capelli e ci accorciamo la barba per avere un aspetto ordinato. Passiamo ore a riordinare vecchi documenti, antiche bollette, le foto di una vita...
Desideriamo l'ordine sulle scrivanie, sul desktop, nelle classi, nelle sale d'aspetto e (soprattutto) nelle file. Diciamo di volere il disordine in tasca o nel borsellino ma solo per quanto riguarda la pecunia, in fondo perdiamo ore a riordinare il portafoglio che si gonfia naturalmente con ogni tipo di biglietto da visita e appunti e scontrini che non useremo mai, che non ci serviranno...
Anche curarci significa cercare di mettere ordine nel nostro corpo, riportarlo ad un equilibrio, alla giusta temperatura, al giusto peso, riallinearlo al naturale stato di benessere, eliminando, asportando, amputando quanto di inutile o dannoso vi si accumula o cresce. Combattiamo con ogni mezzo il disordine più pericoloso, quello delle nostre cellule.
L'ordine come essere supremo della vita, come meta del quotidiano, come effimera ed irraggiungibile bellezza...
E quando non ci riusciamo siamo persi, distrutti, sconvolti ed ammalati e sappiamo che niente ci potrà ridare uno straccio di felicità se non la parvenza di un qualche ordine raggiunto o almeno lo strenuo tentativo di riportare un poco di ordine alla nostra vita irrimediabilmente caotica e disordinata.

lunedì 26 maggio 2014

luoghi insoliti: Non ho paura.

luoghi insoliti: Non ho paura.: Non ho paura. Non mi fa paura chi sbraita ed urla le sue ragioni. Non sono spaventato da chi fa dei propri comizi uno spettacolo...

Non ho paura.




Non ho paura.
Non mi fa paura chi sbraita ed urla le sue ragioni.
Non sono spaventato da chi fa dei propri comizi uno spettacolo e sa offrire alla gente esattamente ciò di cui la gente ha bisogno di sentirsi dire.
Non mi fa paura chi è bravo a parlare in pubblico ed è capace di portare nelle piazze decine di migliaia di persone. Non ho paura di chi ha idee, spesso buone e condivisibili, ma per fare più presa le grida sbavando ettolitri di saliva sui poveracci delle prime file che si sentono così unti dall'ideologo di turno.
Non mi spaventa chi è in grado di convincere le persone della validità dei propri argomenti.
Tanto meno mi spaventa chi parla davanti a gente già convinta da tempo.
Non mi fa paura chi preferisce insultare e farcire di titoli poco nobiliari gli oppositori e tutti coloro hanno avuto l'ardire di sbagliare da che lato votare. Dopotutto ognuno si sceglie il proprio stile, se di stile si può parlare.
Non ho paura e per tempo ho seguito con interesse chi è responsabile di un cambiamento epocale, mai visto prima a sentire i fedeli, forse già visto a leggere la storia. Dopotutto ognuno si prende le proprie responsabilità, vada come vada.
Allora chi mi fa paura, direte voi?
Ho provato a stare in mezzo alla piazza ed ho capito chi mi spaventa.
Mi fa tanta paura chi non ha dubbi su niente. 
Mai.
Non mi riferisco a chi parla da un palco.
Ma a chi ascolta nella piazza.

domenica 18 maggio 2014

luoghi insoliti: Lunedì 12 maggio sono andato a visitare il salo...

luoghi insoliti:


Lunedì 12 maggio sono andato a visitare il salo...
: Lunedì 12 maggio sono andato a visitare il salone del libro. Ho camminato quattro ore prima di arrendermi, sapete, la fiera del libro è...



Lunedì 12 maggio sono andato a visitare il salone del libro. Ho camminato quattro ore prima di arrendermi, sapete, la fiera del libro è uno di quei posti in cui vorrei perdermi, essere dimenticato, restare chiuso dentro dopo la chiusura alla stregua di una pasticceria.
L'ideale sarebbe rimanere chiuso per tutta la notte in una pasticceria che vende anche i libri.
Anche per l'intero fine settimana.
Per poi essere ritrovato il lunedì mattino con gli occhi rossi e la glicemia alle stelle.
Dicevo, al salone mi sono arreso dopo quattro ore di trascinamento senza una logica tra uno stand e l'altro, tra i vari padiglioni, senza avere in mente che percorso seguire, cosa cercare.
Un folle, la bava alla bocca e lo sguardo allucinato e sognante che si aggirava tra copertine colorate ed abbacinanti leggendo tutti i titoli e non vedendo niente.
Dopo qualche ora ho cominciato a farmi strane domande, a pormi interrogativi.
A cosa servono tutti questi libri, sono troppi, nessuno li leggerà mai tutti, nemmeno la mamma degli autori presenti... allora perchè vedo titoli improbabili esposti da editori  ancora più improbabili. Per cosa sono stati scritti e per chi mi chiedo.
La tentazione era quella di correre a casa e strappare le pagine del manoscritto che ho lasciato a decantare nel cassetto. Poi ho pensato che forse non era il caso di strappare o bruciare pagine, forse era meglio correggere, tagliare riscrivere per magari migliorare lo stile, il carattere, il senso.
Anche se non servirà a nessuno non è detto che non possa piacere a qualcuno.
Non è detto che non possa inquietare, che non possa irritare, che non possa allarmare, annoiare, rallegrare,  che non possa insomma suscitare qualche emozione...
In questo caso sono disponibile a lavorarci su, a costo che vada a rimpolpare l'oceano di titoli che affollano gli stand di editori improbabili e che un giorno qualcuno si chiederà: ma a chi serve questo libro?