martedì 23 dicembre 2014

luoghi insoliti: buon Natale, che sia poco commerciale...

luoghi insoliti: buon Natale, che sia poco commerciale...: Buon Natale, che sia poco commerciale... spero di non attirarmi con questo augurio le ire dei simpatici commercianti i quali si sa...

buon Natale, che sia poco commerciale...




Buon Natale, che sia poco commerciale...
spero di non attirarmi con questo augurio le ire dei simpatici commercianti i quali si sa, non abbondano di sense of humour quanto di merci invendute...
certo quest'ultima settimana ho visto parcheggi pieni, traffico inaudito, file alle casse, insopportabile chiacchiericcio ovunque e poco, dire poco è generoso, spirito Natalizio.
Ma cos'è questo spirito natalizio obietterà qualcuno... con gli onorevoli che litigano in parlamento, i folli che sparano su esseri umani inermi, i fanatici che non riconoscono altrui religioni e i comici che diventano quasi l'ultima risorsa per capire la bibbia...
faccio fatica a trovarlo anche io questo spirito, per quanto mi sforzi ma è proprio difficile quest'anno...trovare il tempo per mandare cartoline come si usava un tempo, trovare la voce per telefonare a parenti che non sanno più nemmeno se sono vivo o morto, trovare il coraggio di muovermi e andare a trovare persone che un tempo erano importanti... allora mi dico che lo spirito del Natale non so più dove sta di casa. Poi mi fermo nell'ingresso, che a dicembre si fa più piccolo, più stretto e lo vedo, quel paesaggio che mia moglie si ostina a ricostruire anno dopo anno, anche se nessuno ha il tempo per aiutarla, guardo la grotta dove si trovano un uomo barbuto, una giovane donna, un bue e un asino (il bambino è ancora nascosto dietro) e li mi sembra di ritrovare quello spirito smarrito, raccontato in una storia antica duemila anni che ogni domenica mi sforzo di andare a rinfrescare, dolorosamente solo, con la speranza che dopodomani avvenga un miracolo e che possa ridare pace, grazia e speranza e che non mi faccia più trascorrere da solo la domenica mattina.
meno persone nei centri commerciali e più nelle chiese, almeno coloro i quali hanno ancora l'abitudine di farsi gli auguri e di scambiarsi doni la mattina del 25!





venerdì 12 dicembre 2014

luoghi insoliti: Previsioni del tempo

luoghi insoliti: Previsioni del tempo: Previsioni del tempo Giorgio Papa Giuseppe è un uomo come tanti, né giovane né vecchio, né bello né brutto. Il suo mestie...

Previsioni del tempo




Previsioni del tempo

Giorgio Papa

Giuseppe è un uomo come tanti, né giovane né vecchio, né bello né brutto.
Il suo mestiere “è vivere la vita”, scriverebbe un grande paroliere, ma nella realtà il suo mestiere sarebbe fare il meteorologo. Uso il condizionale perché in questo momento Giuseppe non lavora, non perché sia di riposo o in ferie ma proprio perché è stato licenziato.
La sua agenzia si era trovata nella bufera da quando, durante l’estate, gli operatori turistici avevano letteralmente dato i numeri dopo una sequenza di previsioni di clima pessimo, che avevano, a dire loro, causato un crollo delle prenotazioni da parte  di turisti pavidi e da quando l’inverno successivo, a dire della protezione civile, era stato sottovalutato il rischio maltempo che poi aveva provocato seri danni a cose e persone. Insomma l’agenzia che dava lavoro a Giuseppe era stata eletta a capro espiatorio: previsioni pessime quando sarebbe servito il sole e previsioni di tempo mite quando si sarebbero presentati fortunali e trombe d’aria. E poco fortunati e trombati furono i giovani promettenti che avevano legato la loro carriera alle bizze del vento e la loro sorte ai capricci delle nubi.
 Il direttore dell’agenzia era uno che faceva letteralmente il bello e il brutto tempo e così Giuseppe e gli altri si erano ritrovati in un lampo in mezzo alla strada esposti così alle intemperie…
L’autunno era agli sgoccioli e Giuseppe non aveva più nemmeno gli strumenti per prevedere se e quanto sarebbe stato freddo e lungo il suo inverno.
La sua famiglia sostava in un campo d’alta pressione in cui lui non riusciva a entrare, i suoi amici erano perennemente trasportati da correnti ascensionali e lui si sentiva al momento prigioniero di un’area ciclonica, di un vortice depressionario a un passo da intense manifestazioni temporalesche.
Oggi, il giovane disoccupato vaga, senza meta né costrutto, lungo i marciapiedi della città immerso in pensieri neri e burrascosi come il cielo che si profila all’orizzonte.
Margherita è una giovane donna, poco più che una ragazza, che fa del sorriso la sua carta d’identità. Margherita porta il sole nel cuore, i suoi occhi sono scuri ma irradiano luce, dove si posano. Se un rovescio si abbatte, è sempre veloce ad andarsene e subito torna il sereno sul suo cammino. Margherita ha sfogliato i suoi petali e qualcuno lassù deve per forza amarla perché ha vinto alla lotteria. Lei è stata appena assunta da una piccola emittente locale, dovrà leggere le previsioni meteo che un esperto scriverà. Il suo sorriso non teme basse pressioni, il suo sguardo è pronto a dissipare qualunque nebbia o foschia, la sua giovane e fresca avvenenza spazzerà ogni vento.
Margherita passeggia spensierata per le vie della città per condividere la sua contentezza e nemmeno un vento di grecale può raffreddare il suo entusiasmo.
Ma la vorticosità delle masse fluide è sempre in agguato e la casualità è sempre pronta a palesarsi e a colpire come un fulmine a ciel sereno.
E quando s’incontrano, è come se due masse d’aria con differente potenziale elettrico si scontrassero. I loro occhi mandano scintille, tra i due corpi si staccano saette e la temperatura circostante si alza sensibilmente.
Loro sono consapevoli di tutto questo cambiamento, dei brividi sottopelle, dell’orripilazione sulle braccia, dello scombussolamento barometrico.
Il caso vuole che volti l’angolo Margherita e vada a urtare Giuseppe e faccia cadere la cartellina del lavoro contenente tavole, mappe, grafici che lui conosce bene e va da sé che, alla stregua di chiunque attacchi bottone con uno sconosciuto, anche loro comincino la loro storia parlando del tempo…
E parlando del tempo, discorrendo di isobare e cumulonembi, lui viene a sapere del lavoro di Margherita, scopre che l’emittente non ha in organico un esperto di meteorologia, che sarebbero interessati alla sua consulenza e così un timido sole rischiara improvviso e imprevisto il buio del suo futuro professionale. Margherita è bella, solare, entusiasta della vita, innamorata del suo mondo e poco alla volta contagia Giuseppe, lui torna a studiare, accetta l’incarico dell’emittente e senza farlo apposta cade nella rete fatta di tenerezza, tessuta dalla ragazza.
Lei guarda lui e lui guarda lei facendo scomparire le strade, le auto, le case e le persone. Scompaiono poco a poco i problemi, il vorticare del giorno e della notte, il rumore di fondo dell’universo. Solo loro due esistono e nessun vento potrà spingerli, nessun rombo di tuono potrà spaventarli, nessuna pioggia potrà bagnarli.
Intanto l’anno volge al termine, le festività sono imminenti, l’inverno è da poco iniziato trionfale e seguendo le precise regole della geometria frattale, l’acqua presente negli strati alti cristallizza formando dei bellissimi gioielli di ghiaccio che cominciano così, per il loro peso, a cadere silenziosamente verso il suolo.
La neve cade stasera, per la gioia dei bambini e dei sognatori ma chissà che tempo farà domani, chissà che tempo ci sarà nel futuro dei nostri due giovani.
Già, chi mai potrà prevederlo.

Intanto, buon tempo a tutti.