-Buon giorno Amalia.
-Chi è Amalia? La donna
si guarda attorno, confusa.
I capelli grigi sono raccolti in una coda e
gli occhi sono profondi e blu come il mare, proprio com’erano quando lei aveva
trent’anni, pensa l’uomo.
-Amalia sei tu, vieni
di là, ti ho preparato la colazione.
Lei si lascia guidare
docile ma il suo muovere rimane prudente.
-Io sono Pedro.
L’uomo osserva la donna
fare colazione, l’appetito è conservato. Lei guarda il mare fuori dalla
finestra.
-Bello questo posto
Pedro. Ti chiamerò Pedrito, mi piace di più…
-Sì, lo hai sempre
preferito.
-Sempre? Non ricordo…
L’uomo distoglie lo
sguardo da Amalia per un momento, poi torna a parlare con voce calma.
-Hai sempre desiderato
vivere in una casa come questa, vero Amalia? Con la possibilità di guardare l’oceano.
Ti piace questo posto, ti è sempre piaciuto.
La donna annuisce con
la testa. Poi lo conferma a parole.
-Sì, è molto bello qui.
Mi piacerebbe poter restare qui, sempre.
Alcune briciole le sono
rimaste ai lati della bocca e qualche goccia di latte sul mento ma Pedro prende
un fazzolettino e premuroso la pulisce.
Lei ha l’impulso di
ritrarsi ma poi lo lascia fare, addirittura stamattina gli sorride. Non va
sempre così.
-Ma cosa ci faccio qui,
oltre a guardare il mare.
Lui prova una fitta di
dolore ma la reprime.
-Restiamo qui, in
questa casa a cercare i ricordi. Vieni, ti mostro delle foto.
La prende per mano e la
conduce in un soggiorno e lei si lascia condurre passiva. Sul mobile ci
sono numerose foto in cornici di varia fattura.
-Vedi questo
giovanotto? Si chiama Giacomo e fa l’avvocato.
Verrà a trovarti tra una settimana.
Amalia sorride e il suo
viso s’illumina, la fa sembrare una bambina.
-Il mio Giacomo, questo
sembra proprio mio figlio, sai?
Pedro è commosso,
questa è una di quelle giornate rare e preziose, in cui i ricordi di Amalia
fanno capolino nella sua mente devastata da un mostro travestito da malattia.
Un mostro famelico che divora ricordi di una vita, spegnendola prima del tempo.
-Certo, è il tuo
Giacomo, è lui, e ora guarda questa. Pedro afferra una cornice e la porge ad Amalia.
-Sandra, la mia
bambina, dove sarà ora?
-Sandra è diventata
medico, fa l’anestesista. Viene qua tutti i fine settimana. La rassicura lui
desiderando che anche Sandra possa trovarla così alla prossima visita. Negli
ultimi tempi, Sandra ha dovuto accontentarsi del viso di Amalia che contemplava
fisso il mare senza vederlo, senza che lei potesse vedere nessuno.
Amalia si accorge che
al fondo del lungo soggiorno, che in realtà è un salone, ci sono altre persone.
-Chi sono quei vecchi?
Pedro sorride.
-Questa casa è una
specie di pensionato, ospita diverse persone e famiglie. Però hai notato che
vista?
Lei oggi sta bene e ha
voglia di vivere.
-Andiamo in veranda,
oggi non c’è vento, guarderemo il mare, le dice con dolcezza.
Fuori ci
sono due poltroncine vuote, dove si accomodano. Il sole del mattino è ancora
clemente e si può stare fuori. Lui le chiede se può tenerle la mano ma lei
rifiuta dicendo che forse suo marito non approverebbe… Pedro prende il
portafoglio e cerca una piccola foro tessera.
-Posso farti
vedere una mia foto da giovane?
Amalia
accetta, prende la foto e la studia per lunghi minuti. –Ma sei uguale al mio Giacomo…
Poi
sgrana gli occhi e sembra rattristata e confusa. –Sei tu. Sei tu mio marito,
Pedro, il mio Pedrito, come ho potuto confondermi, dimenticare… lei vorrebbe
piangere ma lui la ferma.
-Non
preoccuparti, Amalia, non sei stata bene ultimamente, ti sei ammalata ma ora
stai meglio. Ora stai bene. Tutto andrà bene. Mentre le parla, le stringe la
mano. Vorrebbe approfittare di quel momento per abbracciarla ma non riesce a
muovere un dito, sopraffatto com’è dalla felicità.
-Stammi
vicino, Pedrito, non lasciarmi, tu sarai la mia memoria quando lei mi tradirà.
L’uomo
fa un sospiro. E’ così da molto. Ogni giorno, ogni volta che lei apre gli
occhi, lui si deve adoperare per ricordarle chi è, chi sono i suoi figli, cosa
è stato della sua vita e perché sono in quel posto. Il personale che governa la
casa apprezza l’incredibile lavoro che fa Pedro con sua moglie e cerca di
supportarlo nei momenti peggiori.
Lui a
volte è stanco e pensa se non sarebbe meglio per loro due, potersi addormentare
e non riaprire più gli occhi, non dover
ricominciare quella fatica ogni santo giorno ma subito si pente di quel
pensiero.
La ama
ancora e non vorrebbe mai vivere senza di lei.
La
giornata passa tra pasti e cambi di biancheria, lei è tranquilla e lui riposa
la mente e si giova della presenza di sua moglie. Quando arriva la sera, lei è
stanca e vorrebbe andare a dormire presto. Lui vorrebbe che la giornata non
finisse mai, è riuscito a telefonare ai figli e li ha fatti salutare dalla loro
madre. Non dimenticherà quei momenti, loro hanno goduto della voce di Amalia
come non capitava da qualche tempo. E’ stato bello ma ora è sera e Amalia non
si regge in piedi. La aiuta a infilare la camicia da notte, quando lei poggia
il capo sul cuscino, le sfiora la fronte con le labbra.
-Buona
notte Amalia.
-Buona
notte Pedrito mio. Gli risponde sua moglie con un sorriso. Dopo nemmeno un
minuto lui la sente russare nel suo lettino sotto la finestra. Domani, quando
lei si sveglierà, osserverà il mare.
Quell’oceano
smisurato e profondo.
Quell’oceano
vasto quasi quanto il suo amore per lei.