Previsioni
del tempo
Giorgio
Papa
Giuseppe è un uomo come
tanti, né giovane né vecchio, né bello né brutto.
Il suo mestiere “è vivere la vita”, scriverebbe un grande
paroliere, ma nella realtà il suo mestiere sarebbe fare il meteorologo. Uso il
condizionale perché in questo momento Giuseppe non lavora, non perché sia di
riposo o in ferie ma proprio perché è stato licenziato.
La sua agenzia si era
trovata nella bufera da quando, durante l’estate, gli operatori turistici
avevano letteralmente dato i numeri dopo una sequenza di previsioni di clima pessimo,
che avevano, a dire loro, causato un crollo delle prenotazioni da parte di turisti pavidi e da quando l’inverno
successivo, a dire della protezione civile, era stato sottovalutato il rischio
maltempo che poi aveva provocato seri danni a cose e persone. Insomma l’agenzia
che dava lavoro a Giuseppe era stata eletta a capro espiatorio: previsioni pessime
quando sarebbe servito il sole e previsioni di tempo mite quando si sarebbero
presentati fortunali e trombe d’aria. E poco fortunati e trombati furono i
giovani promettenti che avevano legato la loro carriera alle bizze del vento e
la loro sorte ai capricci delle nubi.
Il direttore dell’agenzia era uno che faceva
letteralmente il bello e il brutto tempo e così Giuseppe e gli altri si erano
ritrovati in un lampo in mezzo alla strada esposti così alle intemperie…
L’autunno era agli
sgoccioli e Giuseppe non aveva più nemmeno gli strumenti per prevedere se e quanto
sarebbe stato freddo e lungo il suo inverno.
La sua famiglia sostava
in un campo d’alta pressione in cui lui non riusciva a entrare, i suoi amici
erano perennemente trasportati da correnti ascensionali e lui si sentiva al
momento prigioniero di un’area ciclonica, di un vortice depressionario a un
passo da intense manifestazioni temporalesche.
Oggi, il giovane
disoccupato vaga, senza meta né costrutto, lungo i marciapiedi della città
immerso in pensieri neri e burrascosi come il cielo che si profila
all’orizzonte.
Margherita è una
giovane donna, poco più che una ragazza, che fa del sorriso la sua carta
d’identità. Margherita porta il sole nel cuore, i suoi occhi sono scuri ma irradiano
luce, dove si posano. Se un rovescio si abbatte, è sempre veloce ad andarsene e
subito torna il sereno sul suo cammino. Margherita ha sfogliato i suoi petali e
qualcuno lassù deve per forza amarla perché ha vinto alla lotteria. Lei è stata
appena assunta da una piccola emittente locale, dovrà leggere le previsioni
meteo che un esperto scriverà. Il suo sorriso non teme basse pressioni, il suo
sguardo è pronto a dissipare qualunque nebbia o foschia, la sua giovane e
fresca avvenenza spazzerà ogni vento.
Margherita passeggia
spensierata per le vie della città per condividere la sua contentezza e nemmeno
un vento di grecale può raffreddare il suo entusiasmo.
Ma la vorticosità delle
masse fluide è sempre in agguato e la casualità è sempre pronta a palesarsi e a
colpire come un fulmine a ciel sereno.
E quando s’incontrano,
è come se due masse d’aria con differente potenziale elettrico si scontrassero.
I loro occhi mandano scintille, tra i due corpi si staccano saette e la
temperatura circostante si alza sensibilmente.
Loro sono consapevoli
di tutto questo cambiamento, dei brividi sottopelle, dell’orripilazione sulle
braccia, dello scombussolamento barometrico.
Il caso vuole che volti
l’angolo Margherita e vada a urtare Giuseppe e faccia cadere la cartellina del
lavoro contenente tavole, mappe, grafici che lui conosce bene e va da sé che,
alla stregua di chiunque attacchi bottone con uno sconosciuto, anche loro
comincino la loro storia parlando del tempo…
E parlando del tempo,
discorrendo di isobare e cumulonembi, lui viene a sapere del lavoro di
Margherita, scopre che l’emittente non ha in organico un esperto di
meteorologia, che sarebbero interessati alla sua consulenza e così un timido
sole rischiara improvviso e imprevisto il buio del suo futuro professionale.
Margherita è bella, solare, entusiasta della vita, innamorata del suo mondo e
poco alla volta contagia Giuseppe, lui torna a studiare, accetta l’incarico
dell’emittente e senza farlo apposta cade nella rete fatta di tenerezza,
tessuta dalla ragazza.
Lei guarda lui e lui
guarda lei facendo scomparire le strade, le auto, le case e le persone.
Scompaiono poco a poco i problemi, il vorticare del giorno e della notte, il
rumore di fondo dell’universo. Solo loro due esistono e nessun vento potrà
spingerli, nessun rombo di tuono potrà spaventarli, nessuna pioggia potrà
bagnarli.
Intanto l’anno volge al
termine, le festività sono imminenti, l’inverno è da poco iniziato trionfale e
seguendo le precise regole della geometria frattale, l’acqua presente negli
strati alti cristallizza formando dei bellissimi gioielli di ghiaccio che cominciano
così, per il loro peso, a cadere silenziosamente verso il suolo.
La neve cade stasera,
per la gioia dei bambini e dei sognatori ma chissà che tempo farà domani,
chissà che tempo ci sarà nel futuro dei nostri due giovani.
Già, chi mai potrà
prevederlo.
Intanto, buon tempo a tutti.
Nessun commento:
Posta un commento