"Chiudi il
finestrino".
Non c'è traffico, la
provinciale è libera. La notte è calata improvvisa e sullo sfondo nero del
cielo appaiono di un bianco scintillante i bagliori dei lampi di un temporale
che si sta avvicinando.
Frazioni di secondo
illuminate come se fosse ancora giorno.
" Ma fa
caldo"
"Sì, ma il
temporale mi fa paura!"
Il finestrino viene
alzato.
A lui il temporale
piace e non ha paura di guidare sotto la pioggia.
Mentre comincia a
sudare dalla fronte, si perde nei suoi pensieri.
L'abitacolo è saturo di
silenzio e solo un rombo lontano fa da sottofondo.
Poi un boato molto
forte, molto vicino, decide di rompere il ghiaccio e la pioggia compare con
forza.
Lei sussulta e vorrebbe
stringersi ma l'auto e i suoi accessori, come la leva del cambio e il freno a
mano, le impediscono di provarci.
Lui almeno ha il
volante da stringere.
Non è incredibile come
un temporale possa avvicinare le persone?
Quando la primavera,
che come tutti sappiamo, non esiste più, smette di rivestirsi di brina, gelate
e aria fredda per cominciare a intiepidirla, a rendere possibili le passeggiate
serali, a scaldare un poco gli animi e i corpi, iniziando ad assomigliare
all'estate che verrà, ebbene questo è il momento di fare il cambio stagionale.
Per qualche misterioso
motivo appariranno individui di tutte le età e genere, vestiti in modi
inverosimili o che semplicemente sarebbero bizzarri in un film di Fellini.
Compariranno ragazzini
con pantaloni i cui risvolti sono stati inventati a Venezia durante l'alta marea
e la cui cintura sarà vittima della forza scoperta da Newton e che quindi
tenderà al suolo come una mela, ci saranno ragazzine che inventeranno nuovi
tipi di abbigliamento mai visti dal genere umano, aventi l'obiettivo di
sembrare più grandi o almeno maggiorenni, ci saranno uomini maturi che
riscopriranno calzoncini da spiaggia e sfoggeranno pallide gambe e scopriranno
disgustosi pelacci.
Infine ci saranno nonne
fascinose, che facendo finta di non saperlo, andranno in palestra indossando
jeans attillati e tacchi alti, facendo rabbia alle loro stesse figlie alle
prese con qualche chilo in eccesso ma sapendo perfettamente quello che fanno e
quindi continuando imperterrite a indossare jeans attillati e tacchi alti. E
gli altri nelle età intermedie? Semplice, continueranno a essere confusi, come
sempre.
Non è incredibile come
la primavera possa influire sulle mode?
L'ultimo giorno di
scuola è allo stesso tempo la gioia dei ragazzi e il dramma dei loro genitori.
Assoluta felicità,
euforia per l’enorme mole di tempo da dedicare ad attività divertentissime da
un lato, angoscia per le innumerevoli ore di ozio in cui cadranno i giovani,
cosa che inevitabilmente li intristirà e deprimerà prima di quanto pensino. E
si sa, l'ozio è il padre dei vizi...
Ma non subito, l'ultimo
giorno di scuola è dedicato a folli festeggiamenti, a gavettoni esagerati, le
piazze con fontane sono prese d'assalto dai ragazzi che si bagnano fino al
midollo e tornano a casa in condizioni pietose ma felici di averlo fatto. Tanto
l'ultimo giorno di scuola cade che è quasi estate e ormai fa caldo. E se per
caso piove, beh, tanto più bagnati di così, non si può.
Non è incredibile come
un poco d'acqua possa rendere felici?
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