domenica 7 aprile 2019

una preghiera







Sento che sono tante le cose da sistemare. 

Chiedere non costa niente, chiedere non è mai peccato. Domandare è lecito e rispondere è cortesia… 

Così ho pensato che potrei pregare. 



Vorrei pregare per quelli che hanno bisogno, perché scoprano di che cosa hanno veramente bisogno. 

Vorrei pregare per chi prova dolore perché trovi chi può dare un sollievo. 

Vorrei pregare per chi capisce e si prende cura degli animali, anche se non ci chiedono niente. 

Vorrei pregare per chi si sente solo perché trovi un'anima affine che sia disposta ad ascoltare. 

Vorrei pregare per chi ha bisogno di ricevere qualcosa, che incontri sulla strada qualcuno che ha necessità di donare. 

Vorrei pregare per chi non ha memoria delle cose positive avute durante la vita. E per chi non ne ha di quelle negative. 

Vorrei pregare perché fosse più facile riconoscere il bene nascosto in fondo alle persone e perché nessuno più abbia bisogno di andare in giro per il mondo col cuore nascosto. 

Vorrei pregare perché in ogni posto si possa restare senza avere paura e perché si abbia la forza per affrontare la notte. 

Vorrei pregare per quelli che hanno perso la speranza e vagano senza energie e senza più mete e per quelli che dalla troppa speranza sono stati illusi, ingannati e uccisi. 

Vorrei pregare per quelli che sono morti senza raggiungere i loro cari. Vorrei pregare per quelli che ora dormono sul fondo del mare e per quelli che sul mare non sono mai arrivati. 

Vorrei pregare per chi lotta con tutte le energie per i propri diritti, perché non si dimentichi di quelli altrui. 

Vorrei pregare perché fossimo capaci di usare chiodi, viti, martelli e pinze e per avere mani e braccia abili a costruire e a mantenere in ordine il mondo. 

Io non so se ne sono capace. 


Mi piacerebbe anche poter pregare per chi abbassa spesso lo sguardo, per chi non cerca sempre di avere l'ultima parola, per quelli che raccolgono cartacce e lattine abbandonate da altri e per quelli che non hanno forze per reagire alle avversità. 



Ma a che serve pregare? 

Non sono capace di donare. Non sono bravo a dare sollievo. Non sono in grado di ascoltare. 

Non so dare coraggio né indicare una meta. 

Non ho imparato a costruire usando un martello e delle pinze e non sono sicuro di poter ristabilire una parvenza di ordine. 



Cosa resta da fare, se non so nemmeno pregare? 

Forse smettere di pregare soltanto. 

Smettere di fare domande e chiedere solamente e provare qualche volta a costruire assieme qualche risposta.





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