domenica 14 aprile 2019

Un uomo normale










Fidelio è un uomo come tanti. Meglio di tanti.

“Buona sera, Fidelio”

“Buona sera signora, lasci a me le borse della spesa, le porto su io”.

L'anziana vicina è fortunata ad abitare nella stessa scala di una persona così gentile e a modo.

Tutti, nel quartiere, conoscono quest'individuo.

Sempre calmo, mai una parola fuori posto, uno all’antica, capace di sollevare il cappello per salutare i conoscenti per strada.

Fidelio è anche particolarmente religioso. Non perde una funzione, ammirato dalle pie donne della parrocchia come uomo devoto.

Certo, non è uno che parli volentieri, anzi, a pensarci bene, io non ci ho mai scambiato più di due parole di fila. Al massimo un saluto.

Sembra uno che è sempre in ritardo o che abbia una gran fretta di rientrare a casa.

Nel circondario ci conosciamo tutti, la gente sa che lavoro faccio, conosce le mie abitudini, quando esco per fare la spesa, a che ora parto per il running. Questa è la provincia. Non che mi dispiaccia. Mi sono abituato.

Ma questo Fidelio è un enigma.

Uno molto riservato, che non dice molto di sé. Non dice niente per la verità.

Le comari ne parlano bene, è tanto gentile, così a modo. Averne di più di gente così nel quartiere.



Pare che abbia un figlio e che questo, una volta, sia passato sotto casa spingendo un passeggino. Ma sembra che il giovane non sia salito e che Fidelio sia rientrato nello stabile, contrariato, chiudendo il portoncino un poco forte.

Non se ne sa molto, perché il giovanotto non è stato più visto da queste parti.



“Come sta la sua signora?” Chiede ogni tanto la vicina curiosa.

“Bene grazie, le porterò i suoi saluti”.

La laconica risposta di Fidelio è sempre la stessa.

In realtà la moglie di Fidelio non esce mai. Pochi sanno che faccia abbia.

Il farmacista l'ha servita un giorno di qualche mese fa, ha raccontato al fratello che la donna aveva un’ombra scura sotto l'occhio, come un livido, suo fratello l’ha riferito alla moglie che gestisce l'edicola. Che cosa volete, siamo in periferia. Il farmacista poi è vincolato dalla sua etica professionale e non confermerà né smentirà alcuna informazione.



L'altra sera, la solita vicina ha sentito rumore di vetri rotti, era tardi e si è spaventata. Poi qualcuno ha picchiato colpi sulle pareti che sono rimbombati per tutte le scale. Lei è uscita ma non ha visto nessuno.

Il mattino ha incrociato il signor Fidelio è ha provato a chiedere se lui avesse sentito qualcosa.

“Le chiedo scusa, cara, forse ieri ho lasciato il televisore a volume troppo alto. Sa, c'era un film di guerra… le chiedo scusa, non si ripeterà”.

Che persona gentile, che educazione. Peccato che la moglie sia una donna così riservata e nascosta.



La vicina ha un debole per Fidelio, un uomo d'altri tempi, educato e gentile. Certamente una persona di classe.

Peccato ce ne siano così pochi oggi giorno.

Altro che i giovani d'oggi, rozzi e maleducati.



Stamattina, uscendo da casa, ho visto un’ambulanza ferma al fondo della strada.

Non sono uno curioso e poi era tardi. Ma la signora che abita vicino Fidelio era in strada che osservava tutto.

Sarà preoccupata per il suo vicino così galante. Mi sono allontanato e un'auto della polizia mi ha quasi investito all'incrocio.



Meno male che si tratta di un quartiere tranquillo…

So che al rientro ci sarà chi m’informerà sugli sviluppi di cronaca.

Dopotutto viviamo in provincia, ve l'ho detto, vero?









Nessun commento:

Posta un commento