giovedì 22 giugno 2023

La seconda vita di Rosa

 






Come ti trovi qui?

La domanda è retorica e molto umana.

Lei, se di lei si può ancora parlare poiché in questo posto il genere è un concetto del tutto antropico, non sa come rispondere.

Qui è tutto magnifico, tutto perfetto.

Mai, in nessun modo concessole, avrebbe sperato di trovare tutto ciò che la avvolge. Perché dove è adesso, sempre che di concetti come adesso, prima o dopo si possa parlare perché anche questi concetti fanno parte dell’effimera e breve vita terrestre, dov’è adesso, dicevamo, tutto avvolge e si è parte di tutto.

L’impatto è stato magnifico e allo stesso modo devastante.

Perdere in un istante tutte le convinzioni, le certezze, le acquisizioni apprese durante una vita intera potrebbe essere drammatico ma di fronte alla conoscenza e alla realizzazione di ciò che si è divenuti, diventa facile e dolce il trauma del passaggio e si ha la consapevolezza che nessun termine di qualunque lingua, dialetto, idioma mai apparso, possa descrivere questa emozione.

Detto questo, l’entità piena di luce rinnova la domanda.

Come ti trovi qui?

Allora l’anima (non è accordato definirla altrimenti, sulla base dei miei limiti) prova a rispondere.

Qui è infinitamente meglio di quanto potessi mai chiedere, quando ero una persona e pregavo, non avrei mai potuto immaginare questa bellezza, questa pace.

La risposta è affrettata ma l’entità appare soddisfatta.

Lei lo capisce ed entra immediatamente a far parte di questa soddisfazione.

Ho potuto ritrovare l’essenza più intima delle persone che mi erano mancate e questa è fonte di gioia.

Anche questa precisazione provoca soddisfazione in questo mondo, nel quale spazio e tempo non esistono ma abbondano le sensazioni.

Ricordi il tuo nome? Chiede l’essere che tuttavia non nasconde la capacità di conoscere tutte le risposte alle domande passate, presenti e future.

Sì, certo, risponde lei, ricordo tutto, il mio nome, i momenti felici e anche quelli amari ma questi ultimi non mi danno più dolore.

Sai che dovrai scegliere cosa diventare?

Mi sembra di saperlo così come mi sembra di sapere infinite cose da quando sono qui.

La luce circonda tutto e permette di vedere oltre l’essenza delle cose fisiche.

Allora avrai capito che puoi scegliere. L’eternità è un periodo molto lungo senza un compito da portare a termine, detto in vocaboli molto umani.

Rosa o perlomeno colei che è stata Rosa, apprezza il modo in cui quell’entità così potente e magnifica, si è approcciata, quasi come se fossero due comuni persone che parlano, dopo un incontro in una via di paese.

Il concetto di paese applicato all’universo le pervade i sensi di una muta e allegra risata.

Sì, ho pensato cosa vorrei diventare.

Ti avverto, si tratta di un compito di grande responsabilità. Nessuno può obbligarti e saresti comunque nella grazia e nella pace anche se non volessi farlo.

Ma io voglio.

Bene. Allora presto vedrai molto meglio e saprai ancora più cose.

Lei appare quasi incredula che si possa vedere meglio di così ma è felice di sentirlo pronunciare.

Sai già di chi dovrai prenderti cura?

Mi sembra di avere capito e non sai quando mi renda felice.

Credimi, lo so. E so che svolgerai bene i tuoi compiti.

In termini umani siamo sempre stati soddisfatti di come hai condotto le cose, della serietà e dell’impegno e della preghiera con cui ci hai sempre affidato tutto. Non potrai che fare bene.

Rosa è entrata da poco in questo mondo ma già la sua luce è incredibilmente potente.

Tra le cose che saprai ci sono i dettagli umani, la bimba nascerà tra poco meno di un anno, porterà con sé gioia, amore e sapienza e così sarà chiamata.

Sarà il sole della sua famiglia e porterà con sé, come fanno tutti i nuovi nati, l’odore e il sapore della magnificenza di cui disponiamo qui. Tu dovrai essere pronta per quel momento.

L’entità un tempo chiamata Rosa è consapevole, sa che sarà pronta e sapere che avrà questo compito è per lei un’ulteriore benedizione.

Secondo concetti prettamente secolari, il perpetuarsi di una famiglia attraverso una nascita è uno dei doni più preziosi che ci siano e sapere che accadrà nella sua famiglia, la colma di gioia.

Bene.

Lei è attorniata da quanti formavano la propria famiglia in vita e che la attendevano per esultare della sua presenza e ora che le è stato affidato questo compito prezioso, aumenta ancora, se possibile, la sua felicità.

S’immagina che sulla terra qualcuno possa fantasticare di lei come un essere dotato di grandi e candide ali, come siamo ingenui e ignari prima di giungere in questo mondo, e il pensare all’essere con le ali la farebbe ridere ma qui concetti come pensiero e risata sono limitanti perché semplicemente fanno parte dell’essenza di tutte le cose e sono costantemente parte anche di lei.

È felice di poter custodire questa bimba che verrà e sarà felice di poterlo fare quando nascerà una bimba da questa e per quella che verrà ancora dopo, senza limite di tempo.

Né di amore.

È questo che fanno gli angeli.








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