domenica 4 giugno 2017

Cose che si possono scrivere







Certe cose si possono scrivere solo a tavola.
Magari su un tovagliolino, quando si è in molti, tra risate e bottiglie di vino vuote. Con le briciole che cadono a solleticare le gambe di chi legge mentre ancora ascolta l’eco delle chiacchiere e il rumore croccante del pane spezzato.

Certe cose si possono scrivere solo di notte.
Quando la paura e un cigolio sinistro ci tengono svegli e tremanti. Quando il buio e il silenzio ci spaventano e le angosce escono con artigli da sotto il letto e abbiamo bisogno di fermare i mostri dietro sbarre fatte d’inchiostro.


Certe cose si possono scrivere solo quando si è innamorati.

Quando il tepore del sole e il volo di uno stormo e tutto il resto dell’universo ci parlano di una persona e quando tutti i versi che fanno rima con cuore cessano per un istante di essere banali.


Certe cose si possono scrivere solo quando si è soli.

Quando non si trova nessuno disposto ad ascoltare. Quando intorno non c’è che indifferenza e fretta, circondati da incomprensione, non abbiamo che carta su cui riversare la nostra fame di compagnia.


Certe cose si possono scrivere solo quando si è disperati.

Con una matita stretta da nocche bianche e doloranti.
E tutta la nostra rabbia, la cattiveria, la voglia di rivalsa e vendetta si potranno diluire tra le righe e non faranno, forse, troppo male a chi le leggerà.


Certe cose si possono scrivere solo quando se ne ha necessità.

Senza badare a nessuno, interrompendo altre futili cose, sulla carta come sulla pelle. Assecondando così un bisogno impellente.

Certe cose sono cose che si possono scrivere.
Sempre che ci sia qualcuno che avrà voglia di leggere!








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