giovedì 30 agosto 2012




Monsù Tomatis e l’uovo di Fabergè


L’illustre cittadino della Venaria Reale Luigi Tomatis, conosciuto da amici e non con l’appellativo di “Monsù Tomatis” mi racconta un fatto gustoso. Ha conosciuto l’illustre, non molto tempo fa una concittadina, una giovane signora nubile e di bell’aspetto, caratteristiche queste che hanno mosso l’attenzione del nostro protagonista altrimenti sempre un po’ distratto e poco incline alle avventure galanti, dicevamo, ha conosciuto questa donna che lavora instancabilmente in un’impresa di pulizie per mandare avanti casa e per crescere un figlio frutto della sua gioventù ingenua ed imprudente.
Qualche caffè, si sono concessi i due, al massimo una pasta fresca alla pasticceria nel corso, proprio come si usava una volta, sono il massimo delle libertà che si sono presi il Tomatis e la giovane signora della quale il Monsù, preda di una folle gelosia non ha voluto rivelare il nome. Quello che invece mi ha rivelato è che con questa signora si sente giovane e bello, ha sempre voglia di cantare e di regalarle fiori e poesie, non smetterebbe mai di parlare e soprattutto di ascoltare. Infatti, la storia gustosa che vi annunciavo è il risultato di pomeriggi di passeggiate e di ascolto del Tomatis….

 Il seguito sul prossimo numero di CRONICA REGIA!

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