mercoledì 4 marzo 2020

Quello che ci manca










Giuseppe non è mai stato un uomo invidioso. Nella sua semplicità, trova piacere in quello che fa per vivere e nelle cose che può permettersi. Tanto gli basta.

Il lavoro durante la settimana, la famiglia e la spesa il sabato, la messa e il pranzo dai genitori la domenica.

Che cosa potrebbe chiedere di più dalla vita?

Eppure qualcosa c’è.

Giuseppe era stato un appassionato di motori e di velocità. Aveva studiato meccanica e sistemi di propulsione a scuola e da ragazzo non si era mai perso un salone dell’auto.

Ora che un vicino si è comprato un bellissimo coupé, motore da duecento cavalli, elettronica all’ultimo grido, sistemi di sicurezza degni di un modulo destinato all’allunaggio, non può fare a meno di ammirarla, lucidarla con gli occhi, gustarne le linee e immaginarne la spinta.

Un giorno vide il proprietario salire a bordo del bolide e allungò il passo per sentire il rombo di quel motore. Un’auto che non avrebbe mai potuto permettersi, eppure Giuseppe pensava di poter fare qualunque cosa pur di guidarla.

Di poter sacrificare  qualunque cosa.

Gabriele è un uomo di successo, ricopre un posto di responsabilità nella sua società. Con la crisi in atto ha dovuto prendere pesanti e amare decisioni, ha tagliato molte teste, lasciato a casa lavoratori considerati un surplus dall’azienda. Per fare il suo lavoro ci vuole coraggio, decisione e un pizzico di cinismo. Gabriele ha tutto questo, vive bene e dorme anche meglio. Niente di personale nel rovinare altri, sono solo affari. Veste sempre completi molto eleganti e guida una fuoriserie costosissima che può permettersi perché guadagna molto. Un uomo così dovrebbe essere felice ma Gabriele è roso dalla sua ambizione. Lui vuole essere il top e occupare il posto del suo capo e magari diventare socio dell’amministratore delegato. Questo è il suo pensiero fisso, per ottenere questo sacrificherebbe molto, sarebbe pronto a tutto.

Farebbe qualunque cosa.

Gianna ha due splendide bambine. Le gemelle frequentano l’ultimo anno alla scuola materna e sono le più corteggiate e le più ricercate tra i bambini della scuola. Le bimbe di Gianna sono invitate a mille feste di compleanno, hanno una vita sociale che farebbe invidia a quella della famiglia reale.

Gianna ha tutti i pomeriggi impegnati ed è molto invidiata dalle altre mamme. Lei è una madre moderna e attiva, va in palestra e si tiene in forma ma fare pilates due volte la settimana non le basta.

Ricorda che, prima della gravidanza, era stata una precoce promessa dello sci, aveva vinto diverse gare e da ragazza la chiamavano: la saetta della neve! Ricorda quanto era stata veloce sugli sci, ricorda l’adrenalina e l’emozione che provava sia nello sfrecciare sul pendio bianco sia nel salire sul podio a ritirare l’ennesima medaglia. Gianna ama le sue figlie e si sente felice della vita che dedica loro, ma non ha più provato quella sensazione che le davano le gare. Spesso ripensa a quell’adrenalina e a cosa sarebbe disposta pur di riprovarne il gusto.

A cosa sarebbe disposta per tornare a mettere gli sci ai piedi, cosa sacrificherebbe per avere la possibilità di cimentarsi in una gara.

Per assaggiare di nuovo il sapore dell’adrenalina.

Giulia è bellissima. Non per niente fa la modella.

E’ un talento naturale nel calcare le passerelle, possiede un’eleganza innata e un fisico perfetto.

Il suo lavoro le fa girare il mondo e le permette di frequentare i posti più eleganti e conoscere le persone più interessanti.

Giulia incontra politici importanti, attori e attrici di fama, uomini potenti e influenti. Lei stessa è spesso sulle copertine dei tabloid ed è riconosciuta ovunque.

Certo che fare una vita così è pesante, è dura quando ti controllano cosa hai e quanto pesa il cibo nel tuo piatto o con chi parli e con chi ti vedi.

Giulia ha avuto qualche breve relazione, altre solo inventate da giornalisti con molta fantasia, ma non è ancora riuscita a trovare il vero amore. Le persone che la avvicinano sono troppo finte o solo molto intimorite. A volte pensa a quanto sarebbe bello non essere famosa, poter passeggiare da sola e magari prendere una bibita in un bar della città e fare due chiacchiere col barista.

Quanto sarebbe bello poter avvicinare qualcuno e scambiare un sorriso, due parole, e poter avere un appuntamento come qualunque ragazza e magari innamorarsi.

Giulia pensa spesso a cosa potrebbe sacrificare, a quanto sarebbe disposta a pagare per avere una volta questa possibilità.



Giulia, Gianna, Gabriele, Giuseppe. Quante persone così ho visto in passato, quante ne vedo oggi e quante ne vedrò in futuro. Quante ne ho avvicinate, a milioni, e quante ne ho accontentate. Tutti loro avevano desiderato qualcosa e la stragrande maggioranza di loro ha, col mio aiuto, concordato un prezzo da pagare.

Ogni uomo ha un prezzo, per quanto alto. Ogni uomo è disposto a rinunciare a qualcosa per ottenere ciò che vuole, realizzare il suo personale sogno.

Sono un essere antico e maligno ma faccio solo ciò che va fatto.

Io stabilisco il prezzo, il sacrificio.



Quello che si dice in giro è vero, state attenti a ciò che desiderate… un giorno potrebbe avverarsi.









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