-Cosa facciamo adesso?
-Andiamo al bar della
stazione!
La donna sorride e
ribatte: -ma si è fatto tardi. È quasi
mezzanotte e domani troverai una nuova scrivania.
Lui sorride a sua volta,
andare al bar della stazione centrale è da anni un loro vecchio gioco.
Vanno.
Prendono due caffè e
iniziano a fantasticare creando storie e passato delle persone che frequentano
il bar.
Sono felici. Sposati da
poco meno di due anni ma assieme da tanti di più. Lui ha appena ricevuto una promozione. Avrà
un nuovo incarico e un ufficio più grande.
Ha dovuto lottare per
arrivare dov'è, stringere accordi, studiare strategie e soprattutto non avere
riguardo per nessuno.
Lei è raggiante e piena
di orgoglio. Sa di avere puntato sul cavallo vincente.
Farebbe qualunque cosa
per suo marito. Sa bene che un uomo di successo deve avere al suo fianco una
grande donna.
E lei fa di tutto per
essere all’altezza.
-Lo vedi quello? Quello
con l'impermeabile. Barba lunga, occhiaie, camicia stropicciata…
-Si, ha l'aspetto di un
vecchio piazzista di ritorno da un viaggio di lavoro. Risponde la donna.
Suo marito osserva
l'uomo al bancone mentre questo sorseggia un bicchiere di vino bianco.
-Hai ragione, ha tutta
l'aria di uno che non riesce a vendere molto i suoi articoli. Non è colpa sua,
il mestiere lo possiede ma è il mercato a essere cambiato. Inoltre non ha
nessuna fretta di tornare a casa, vedi quanto ci mette a finire il suo
bicchiere?
-Probabilmente a casa
lo aspetta una moglie imbruttita e noiosa che gli rinfaccia il suo fallimento a
ogni occasione. Aggiunge lei.
Lui sorride, col suo
perfetto taglio di capelli e l'orologio costoso è l'immagine stessa del
successo.
Poi si volta verso i
tavolini e indica due belle ragazze, dalle lunghe gambe appariscenti, che
chiacchierano nervose.
-E quelle due?
Lei ci prova: Due
universitarie agitate e preoccupate per un esame?
Lui scuote la testa.
-A quest’ora? No. Quelle
sono due escort.
-E tu come fai a
saperlo? Chiede, maliziosa, la mogliettina.
-Guarda bene. Le unghie
finte, le mani nervose che si passano un pacchetto di sigarette, sotto un
trucco elaborato si vedono le rughe… vogliono apparire più giovani di quello
che sono.
Lei è ammirata, ora che
ha sentito, riesce a vedere meglio. I gioielli, il rossetto, le ragazze non
sembrano più studentesse. Per niente.
Chissà come sono finite
a fare questa vita. Sono le decisioni prese durante gli anni, le scelte, giuste
o sbagliate, che possono cambiare il destino di una persona. Questo è quello
che le spiegherebbe lui, le parole che le direbbe e lei gli crederebbe perché
si fida.
All'improvviso nel bar
l'odore peggiora. Arriva una zaffata di aria lercia, odore di urina e rifiuti.
È entrato un barbone
con un cappotto scuro, unto e bisunto.
Qualcuno gli allunga
qualche monetina, più per farlo allontanare che per vera carità.
La nostra coppia ha un
sussulto, con quello ci sarebbe da sbizzarrirsi a inventare il passato, a
ricamare sulla sua vita, sulle questioni che l’hanno portato a mendicare pochi
spiccioli e a dormire su una sporca panchina fuori dalla stazione.
Ma non lo fanno, ormai
è tardi, l'odore è disgustoso e non invita a giocare.
Lui cerca nelle tasche
qualche moneta. Lei lo osserva, il barbone è giovane, avrà la loro età, non si era
accorta di questo particolare al suo ingresso.
Il barbone zoppica e
cammina chino, con lo sguardo sul pavimento per la debolezza e un po’ per
vergogna.
Per un istante gli
occhi del senzatetto incrociano quelli della ragazza.
Poi il marito, gli
allunga due euro e, tappandosi il naso le dice di andare.
Ma la giovane donna ha
visto gli occhi del barbone e pensa di averli riconosciuti.
Occhi chiari, di un
azzurro quasi trasparente. Occhi da bombardiere, le viene in mente, senza
motivo, questa citazione da un bel romanzo letto tanti anni prima.
Lei ricorda bene quegli
occhi, impossibili da dimenticare, dai tempi della scuola, ultimo anno di
liceo, ricorda quel ragazzo, strano, un genio secondo qualcuno, un disadattato
secondo la maggioranza.
È sicura di averlo
riconosciuto ma il barbone è già fuori dal bar, dentro è rimasto solo l'odore
di uno che non si lava né si cambia da mesi.
-Perché, perché uno
dovrebbe ridursi così male? Cosa l’ha costretto?
Suo marito attacca con
il solito argomento. - Sono le decisioni
prese o mancate, le scelte sbagliate che ti fanno fallire, l'incapacità di
cogliere le occasioni al momento giusto, di riconoscere le opportunità…
Ma sua moglie, per una
volta, non lo ascolta più e pensa che forse quel poveraccio è solo uno che non
è disposto a scendere a compromessi, che non ha voluto passare sopra altre
persone pur di avere successo, che non ha cercato vantaggi dal male altrui.
E ha pagato cara la sua
scelta.
Ha mantenuto salda la
sua etica, anche se questo l’ha portato alla rovina.
Quell’uomo appartiene a
un altro pianeta.
Lei sa che loro due non potranno mai essere così forti, così
determinati.
Poi si volta e segue
suo marito a casa.
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