La prima cosa che voglio fare è catturare quel coccodrillo!
La voce dello Smilzo è tremolante ma lo sguardo è fiero e sicuro.
Gli altri due si guardano straniti.
Poi Ciccio chiede: Ma di quale coccodrillo vai parlando?
Non li leggete i giornali?
C’è un coccodrillo che è risalito lungo il fiume e sta facendo strage di cani e
animali domestici, ieri ha attaccato un ragazzino che si è salvato per
miracolo!
E tu come pensi di catturare un coccodrillo? Risponde il Brutto.
Io, da giovane ero esperto di caccia grossa e ho visto come si cattura un
alligatore.
Ma non avevi detto che era un coccodrillo? Interviene provocatorio Ciccio.
Ma è uguale! Sbuffa il Brutto.
No che non è uguale! S’inalbera Ciccio. C’è una differenza enorme!
Il Secco guarda fuori dalla finestra, osservando il sole che si avvicina
all’orizzonte.
Fa l’offeso mentre gli altri due soffocano risolini.
Dai Secco, si scherzava.
Lo sappiamo che da giovane hai viaggiato molto e sei stato un cacciatore ma
ora giovane non lo sei più. Prova, il Brutto a rabbonire l’amico, conoscendone
la permalosità.
Infatti, il Secco ci mette cinque minuti buoni per aprire la bocca.
Voi che ne sapete, si possono fare buoni piani per una cattura anche alla
mia età.
Non occorre solo la forza fisica e poi si può ancora avere un
sogno.
I due non sanno cosa rispondere. Il Brutto e Ciccio si guardano in
silenzio.
Si può ancora avere un sogno.
Al Brutto scende una lacrima, dei tre è quello che si è sempre commosso
prima.
Ciccio, che si è pentito, prova a consolare l’amico: Ma certo che si può,
anzi sai che ti dico? Che ti aiutiamo, ti si da una mano e il coccodrillo lo
catturiamo insieme!
Ora Secco non è più offeso.
Guarda fuori dalla finestra, il sole è quasi scomparso e gli altri possono
vedere il riflesso del suo sorriso sulla finestra.
Quindi lo facciamo domani?
Prova a intervenire il Brutto più che altro per vincere il momento di
fragilità.
Secco e Ciccio lo guardano male!
Non ho ancora elaborato un piano e come vedi al momento, sono
impossibilitato. Fa brusco Secco.
E anche noi dobbiamo ancora risolvere qualche problemino, prima di metterci
a fare la caccia grossa, non credi Brutto? Quasi urla Ciccio.
Nella stanza cala il silenzio.
Ora nessuno pensa più al coccodrillo che forse è un alligatore. Ora tutti
pensano ai propri problemini.
Attirata dal vociare, una solerte signorina si affaccia alla porta.
Avete bisogno di qualcosa? Mi è sembrato che qualcuno gridasse.
Grazie infermiera, è già ora del mio antidolorifico? Approfitta il Secco.
Ho la sacca del catetere da vuotare, sta scoppiando! Rilancia Ciccio.
Potrei avere un altro cuscino?
Rincara il Brutto.
L’infermiera fa un sorriso lieve e professionale e risponde: Torno subito.
Poi richiude la porta.
E poi domani è Pasqua e il primario non ci sarà. Puntualizza Brutto.
E il dottorino di turno non ci firmerebbe mai un permesso. Precisa
Ciccio.
Dunque rimandiamo. Termina Secco.
Ma non dimentichiamo amici, fra qualche giorno staremo meglio e lasceremo
questa stanza.
Nel frattempo avremo il nostro piano.
Quel coccodrillo ha le ore contate.
Ricordate, si può ancora avere un sogno.
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