sabato 30 novembre 2013

Siate folli, siate affamati.




Siate folli, siate affamati.
Lo so che non sono parole mie ma le utilizzo perchè le sento mie. Mi sento affamato. Mi sento vorace, ho una indole degna di un piranha. Nella fattispecie di libri. Mi sento come deve sentirsi un tossicodipendente che prima che finisca l'effetto della dose ha già pensato a come procurarsi la successiva. Un titolo dietro l'altro, un volume dopo l'altro, senza trascurare quotidiani, giornali e riviste. Leggo compulsivamente, mi procuro nuovi libri ossessivamente, mi aggiro tra gli scaffali della biblioteca con fare bulimico e impiego ore a scegliere un titolo perchè non riesco a rinunciare agli altri.
Leggo più o meno una trentina di libri ogni anno ma ho poca memoria, confondo le trame, mischio i personaggi e più di una volta mi è capitato di scegliere un titolo dimenticando di averlo già letto magari qualche anno prima...
 Sono riuscito a farlo con un "pezzo grosso" come Pirandello, mentre leggevo di Mattia Pascal e delle sue vicende pensavo: è un deja-vu oppure conosco già queste parole? E' comunque stata una piacevole ripetizione. Ho comprato su una bancarella dell'usato un libro che avevo letto qualche anno fa prendendolo in prestito dalla biblioteca...
A proposito delle bancarelle e dei mercatini, la mia famiglia è costretta a trascinarmi via tirandomi per un braccio per non restare ore ad aspettarmi e se c'è una libreria in vista mi fanno cambiare strada.
Mentre leggo controllo di continuo il numero di pagina e calcolo quanto manca alla fine con un senso di mancamento (solo nel caso il libro valga qualcosa, ovvio) e considero un vero abominio fare le orecchie sulle pagine... A casa mia non mancano i segnalibri, ne ho di tutte le forme, colori e stili. Spesso sono la pubblicità di altre storie che non manco di procurarmi.
Siate folli, siate affamati, ha detto Steve Jobs.
Ebbene si, lo confesso.
Mi sento affamato.
Ed anche un po' folle...
...


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