Oggi è sabato.
Non un sabato
qualunque.
Oggi è il primo sabato
della tua vita.
Infatti, sei nata
domenica scorsa, alle dodici e sei minuti e da quell'istante sono passati sei
giorni.
Li hai trascorsi in
ospedale con la tua mamma e il tuo papà perché a causa di qualche valore fuori
norma, chi vi cura ha voluto, con prudenza, ritardare le vostre dimissioni.
Non posso sapere come
trascorrete il tempo, non posso vedere i vostri gesti ma grazie alle immagini
che giungono sul cellulare posso immaginare che cosa fate e come avete passato
questi giorni.
Tutti i doni più pregiati
finiscono per dover essere guadagnati con la fatica e con la pazienza e tu, che
di tutti i doni sei il più prezioso, ti stai facendo attendere e sospirare da
noi che stiamo a casa.
Tenerti in braccio,
cullare il tuo sonno, respirare il tuo odore, ammirare il tuo viso dolce,
placare il tuo pianto, prenderci cura della tua igiene e supportare e
confortare i tuoi genitori nei momenti, inevitabili, di stanchezza, è tutto
quello che aspettiamo di fare.
Ti aspettiamo Sofia.
Aspettare è un verbo
strano, si può leggere con un’accezione negativa ma nasconde in se anche altri
elementi: l’attesa silenziosa e paziente, i sospiri, l’accrescere della
consapevolezza, il tentare di comprendere le proprie emozioni, l’avere fede e
fiducia, l’accrescere dell’amore.
Davanti al miracolo che
ci avete manifestato, siamo rimasti ammutoliti ed ebbri di gioia e non abbiamo
ancora avuto occasione di abbracciare questa nuova famiglia ma lo faremo presto
e sarà bellissimo.
Quanto a te, piccola
Sofia, dono prezioso, ora posso osservare la tua bellezza e l’accenno di un tuo
sorriso (forse perché stai sognando la voce della tua mamma) e vedere le
espressioni di felicità della tua mamma e di tuo papà quando ti tengono in
braccio e sentire la voce potente del tuo pianto e ridere dei tanti berretti
colorati che ti proteggono dal freddo e le tue meravigliose tutine che a volte
ti fanno sembrare un piccolo puffo o un elfo o uno gnomo a seconda del colore e
passo i minuti a fissare rapito le tue foto e a sognare la tua vita che verrà e
a essere incredulo e felice davanti al dono che la vita ci ha fatto e a sperare
di meritare tutto quanto.
So che sei una bimba
fortunata perché conosco bene i tuoi genitori, so quanto si sono preparati ad
accoglierti e quanto ti hanno amata dal primo momento che hanno saputo della tua
presenza e la gioia che hanno voluto condividere con tutti noi.
Ti aspetto, anzi ti
aspettiamo con felicità e un tremito d’impazienza.
Come si aspettano i
doni più belli, come si attende il sole la mattina e tu verrai come un sole a illuminare
le nostre vite e a riscaldare i nostri cuori, tu dono prezioso che abbiamo
ricevuto grazie all’amore dei tuoi genitori.
Oggi è sabato.
Non è un sabato
qualunque.
E rimaniamo in silente
attesa.
Attesa piena di
trepidazione e di amore, attesa di vedervi, toccarvi, abbracciarvi.
Attesa del dono più
prezioso.
Sofia.
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