domenica 7 maggio 2017

L’amore è una pianta.







L’amore è una pianta.

Smettetela di postare foto romantiche, tramonti spettacolari, baci struggenti, enormi mazzi di fiori, cuoricini ovunque, contornati da colombe, conigli bianchi, cuccioli vari di gattini o cagnolini!

Smettetela!

Siete stucchevoli. Smielati.

State prendendo per il naso la gente.
Forse voi stessi.

Smettetela di postare immagini sacre, potenti angeli, candide madonne contornate da stelline, cuoricini o altri effetti speciali.

L’amore non è questa roba qui.

Io non ho la pretesa di sapere cos’ è l’amore.
Ma so cosa provo nel profondo della mia anima.

L’amore è una pianta che va innaffiata tutti i giorni.
Se ci si dimentica la pianta, si secca, le foglie ingialliscono e si staccano. Se si esagera con l’acqua, la pianta marcisce.

Se si da per scontato e ci si dimentica allora muore.

L’amore deve essere menzionato, chiamato per nome, ricordato altrimenti si allontana.
Evapora come una pozzanghera al sole.

Ogni giorno occorre aprire gli occhi sulle persone che amiamo e vederle come se non si fossero viste da vent’anni.

Ogni sera ci si dovrebbe salutare come se si stesse partendo per un viaggio di tre mesi in piroscafo in direzione di un nuovo mondo.

L’amore non è una cosa da dare per scontato, si offende e se ne va come se non ci fosse mai stato.

Ricordiamo di dare acqua al nostro amore.

Prima che sia tardi e sia finita l’acqua.


Oppure prima che la pianta se ne sia andata.


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