L’amore è una pianta.
Smettetela di postare foto romantiche, tramonti spettacolari, baci
struggenti, enormi mazzi di fiori, cuoricini ovunque, contornati da colombe,
conigli bianchi, cuccioli vari di gattini o cagnolini!
Smettetela!
Siete stucchevoli. Smielati.
State prendendo per il naso la gente.
Forse voi stessi.
Smettetela di postare immagini sacre, potenti angeli, candide madonne contornate
da stelline, cuoricini o altri effetti speciali.
L’amore non è questa roba qui.
Io non ho la pretesa di sapere cos’ è l’amore.
Ma so cosa provo nel profondo della mia anima.
L’amore è una pianta che va innaffiata tutti i giorni.
Se ci si dimentica la pianta, si secca, le foglie ingialliscono e si
staccano. Se si esagera con l’acqua, la pianta marcisce.
Se si da per scontato e ci si dimentica allora muore.
L’amore
deve essere menzionato, chiamato per nome, ricordato altrimenti si allontana.
Evapora
come una pozzanghera al sole.
Ogni
giorno occorre aprire gli occhi sulle persone che amiamo e vederle come se non
si fossero viste da vent’anni.
Ogni
sera ci si dovrebbe salutare come se si stesse partendo per un viaggio di tre
mesi in piroscafo in direzione di un nuovo mondo.
L’amore
non è una cosa da dare per scontato, si offende e se ne va come se non ci fosse
mai stato.
Ricordiamo
di dare acqua al nostro amore.
Prima
che sia tardi e sia finita l’acqua.
Oppure
prima che la pianta se ne sia andata.
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