Seconda
stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino…
ecco come ha scritto, con penna felicissima, il celebre rocker italiano!
Hai poco da fare lo spiritoso,
Gianfranco!
Ma quando vai in un luogo,
devi almeno conoscerne la geografia, non credi, Gino?
Dunque quella sarebbe
un’isola, secondo te? E non un ammasso di, come si chiamano, cirri o nembi o
cumuli, insomma quella roba fatta di nuvole…
Ma quali nuvole, è un’isola
ti dico!
E perché ieri non c’era?
L’hanno spostata nella notte?
Non saprei, ma oggi c’è,
e questo mi basta.
Sì, la vedo anch’io.
Gino è costretto ad ammettere che il suo amico ha ragione. Quell’ammasso scuro,
a forma di piramide, che si erge all’orizzonte, sul mare che hanno davanti,
sembra proprio un’isola. E non può neanche attribuire la colpa al prosecco
bevuto la sera prima, dopotutto si sono fermati a una sola bottiglia. A testa.
Secondo Google, quella
è l’isola di Montecristo! Afferma Gianfranco.
OK, ti credo. Ma è
strano…
Che cosa è strano?
Che queste sere non si
sia vista nemmeno una luce, eppure ci siamo venuti sulla spiaggia, ma niente. Cos’è,
disabitata?
No, secondo Google ci
sono due custodi.
Da soli? E che hanno da
custodire? Gino, che di solito è il bastian contrario, ora sembra interessato.
Custodiscono la natura,
è una riserva naturale, sai che è vietato pescare, fare il bagno, attraccare
con la barca e anche solo avvicinarsi all’isola?
Ora mi verrai a dire
che hanno un cannone e se ci provi, ti affondano?
Ma no, sono solo
custodi… pensa che sull’isola non ci sono strade, locali, linea elettrica,
telefono… solo i ruderi di una fortezza, un monastero abbandonato, capre e i
due custodi.
Due soli?
Certo, sempre secondo Google,
sono marito e moglie, vivono lì da anni, aspettano i rifornimenti che arrivano
con un battello ogni due settimane.
Marito e moglie??? Ma
questa è una tragedia, nemmeno un bar per uscire la sera, quando c’è tensione…
Ma quale tensione, quei
due devono amarsi follemente, essere complementari e tendere alla vita
eremitica…
Quei due devono essere
matti. Afferma Gino.
Sarà… mormora laconico
Gianfranco. Ma forse i matti siamo noi, qui sulla spiaggia affollata, con le
nostre creme solari, i nostri ombrelloni, le maschere per lo snorkeling, le
auto accatastate nei parcheggi carissimi, gli orari, gli impegni, la dipendenza
da Google, la fissazione del divertimento a tutti i costi…
Adesso esageri,
Gianfranco. Ma mi spieghi perché ieri l’isola non si vedeva?
Forse per la foschia, o
la superficie salata dell’acqua che crea una condensa bianca, credo…
Come ti arrampichi
sugli specchi tu, nessuno… quindi Montecristo sarebbe un’isola che a volte c’è
e a volte non c’è? Ma dove siamo capitati, in un episodio di Lost?
Gino ride di cuore,
quella vacanza col vecchio amico lo sta sorprendendo.
No, molto semplicemente
quello è il paradiso sulla terra!
E ci sono anche Adamo
ed Eva… conclude Gino.
L’abbiamo trovata, ride
Gianfranco, e con i suoi ottant’anni sembra ancora un bambino.
Abbiamo trovato l’isola che non c’è!
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