sabato 6 febbraio 2021

La riunione

 





 

-A che ora è la riunione?

-Alle sedici.

-Ma sono le quattro e cinque…

-Appunto!

Mai che s’inizi in orario, pensa Piercarlo, che cavolo. Anche oggi mi tocca uscire alle ore beate… Entra nella stanza riunioni, nota che ci sono ancora diverse sedie vuote. A colpo d’occhio valuta dove sistemarsi, vicino  a Riberti no, ha l’alito pesante, Aurora è carina ma è una rompicoglioni, finisce per fare mille domande e a starci seduto vicino avrei tutti gli sguardi addosso. Vicino Pasquale, il collega più anziano, c’è un posto libero. E si fionda.

Pasquale lo saluta con un cenno della mano. E’ uno taciturno e se apre bocca, di norma, è per dire qualcosa di sensato.

Il dottor Guidi gli lancia un’occhiataccia, di certo un rimprovero muto per il ritardo. Piercarlo lo ignora. Anzi, gli sorride ironico.

Guidi conta quanto il due di picche, anche se gioca a fare la star.

-Ci siamo quasi tutti, due minuti e iniziamo.

Esclama Guidi dall’alto della sua gloria.

Il brusio latente, sale di volume, come a scaricare le ultime chiacchiere futili prima della riunione.

Entrano la Patty e la Gabry, due specie di veline di serie B, un po’ in avanti con gli anni ma molto appariscenti, probabile che l’azienda le tenga solo per compiacere i clienti, è il pensiero cattivo di Piercarlo.

-Patrizia e Gabriella aspettano sempre di essere le ultime, per fare un ingresso scenico.

Mi sussurra Pasquale in un orecchio.

Sorrido, mentre Guidi apre ufficialmente la riunione.

-So che sarebbe stato opportuno mandare a tutti i presenti la scaletta dell’ordine del giorno, via mail, ma ci sono stati problemi …

Intanto potresti salutare, l’educazione non s’insegna ai piani alti, poi quali problemi, siete incompetenti, pensa Piercarlo. Guidi prosegue, col suo tono mellifluo da imbonitore televisivo. Tutti sanno che è l’unica caratteristica che spieghi il suo successo e la sua posizione in azienda. Lentamente si addentra in questioni tecniche, di vendita dei prodotti e di logistica commerciale. La prima mano alzata dopo trentasei secondi è quella dell’Aurora. Ci avrei scommesso lo stipendio. Pasquale m’indirizza un cenno che dice: ho scommesso anch’io!

Guidi si irrita ma finisce la frase e le cede la parola. Come sempre la domanda di Aurora è retorica e inutile ma permette a Guidi di esibire una delle sue frasi modello:

-Chiarisco il concetto…

“Chiarisco il concetto”, può sembrare una frase innocua ma come la dice lui appare proprio uguale a: siete un branco di capre e devo sempre spiegare la stessa cosa due volte.

Guidi non finisce di chiarire il suo concetto che Aurora ha di nuovo la mano alzata.

Non vorrei sembrare pedante ma…

Signorina Aurora, mi lasci almeno l’opportunità di finire di spiegare…

Le schermaglie dureranno per tutta la durata della riunione, un’ora e quaranta.

In un’ora e quaranta la signorina Aurora è capace di alzare la mano sedici volte, pensa matematico Piercarlo. Pasquale si guarda la punta delle scarpe, poi guarda il soffitto, dopodiché guarda di nuovo le sue scarpe, infine guarda me, sconsolato.

Aurora guarda Guidi, il dottor Guidi esibisce nuovamente la sua elegante locuzione. Chiarisco il concetto.

La prossima volta che lo dice gli tiro la stilografica in faccia. Pasquale si avvicina e mi sussurra un:

-Stai calmo.

Forse sa leggere il pensiero.

I maschi del reparto vendite sono divisi in due gruppi. Il primo osserva le cosce della Patty, il secondo le tette della Gabry. Tutti sono concentrati come se ascoltassero una conferenza sulla fisica quantistica.

All’ennesima mano alzata della signorina Aurora, il dottor Guidi si arrende ed è costretto a dichiarare la resa.

-Data l’ora, cara signorina, terrei presente la sua questione, all’ordine del giorno della prossima riunione, la tenga a mente o mi mandi un memo.

Guidi ama le abbreviazioni.

La riunione è aggiornata, come sempre non abbiamo preso decisioni definitive, non si sono trovate soluzioni temporanee, non si è giunti a conclusioni provvisorie. La Patty e la Gabry sfoggiano scollature e sorrisi, i colleghi si stringono attorno alle miss. Aurora sbatte il taccuino sulla sedia e si allontana scontenta, Guidi studia il suo Rolex per non dover salutare i sottoposti che peraltro escono senza nemmeno guardarlo.

Pasquale si alza dalla sedia, mi stringe la mano e nel congedarsi bisbiglia:

-Ci vediamo alla prossima riunione ma se hai qualche buona idea passa in ufficio da me, la porta è aperta.

-Magari passo, oppure ci vediamo in area relax, davanti alla macchina del caffè.

-Si, è meglio, lo sanno tutti che le idee e i cambiamenti nascono sempre davanti alla macchina del caffè.

Lo guardo allontanarsi.

Forse la riunione non è stata del tutto inutile.

 

 




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