giovedì 6 dicembre 2018

Mimmo, Gianni e il giallo Natale








Mimmo e il suo amico Gianni hanno il permesso di giocare in cortile fino a che fa buio. 
Ma ora che fa buio presto anche un po’ di più. 
Dopotutto le vacanze di Natale non sono fatte per i compiti e poi per quelli c’è sempre tempo! 

-Ti dico che le ho viste! 

-E come le avrebbe? 

-Gianni, credici… ho visto le tette della signora Angela. 

-E quando le hai viste? 

-Ieri, quando non sei sceso. Il cortile era già buio e la signora non ha tirato le tende. Girava per la casa e a un certo punto si è sbottonata la camicia ed è rimasta senza niente… stavo nascosto dietro al gabbiotto del portinaio, poi si è infilata la maglietta ed è venuta verso la finestra… ho avuto paura che mi scoprisse… 

-E poi? Chiede Gianni, affamato di particolari scabrosi. 

-E poi niente, ha chiuso le tende ed io me ne sono andato a casa. 

La curiosità di Gianni resta insoddisfatta e Mimmo non riesce a fornire una descrizione decente, forse l’amico si sta inventando tutto… Dopotutto l’appartamento che la giovane donna divide col marito non è così accessibile alla vista. 

Ma i due ragazzini di dieci anni non demordono e decidono che ritenteranno un appostamento ogni volta che si ripresenterà l’occasione. 

E la sera stessa, i due, sono, al riparo dal solito gabbiotto, di vedetta con gli occhi puntati verso l’appartamento al piano terra, dove vivono il signor Alberto e la sua bella e giovane mogliettina. 

-Mimmo, sento freddo! 

-Smettila Gianni. Ho visto passare qualcuno, la tenda è mezza aperta. 

-Si ma se comincia a nevicare io torno a casa… 

-Va bene, va bene… aspetta! L’hai vista? È Angela, l’hai vista vero? Deve fare un caldo in quella casa… sta girando in canottiera… ci saranno cinquanta gradi. 

Gianni resta immobile a fissare la finestra, qualcosa ha visto, sì, è proprio lei. Il ragazzo comincia a tremare per il freddo e in parte per l’eccitazione. 
Poi Angela, con la sua canottiera aderente, si dirige alla finestra e chiude la tenda. 
Si spegne la luce e per la serata lo spettacolo è terminato. 

Il giorno dopo non succede niente. 
Mimmo ha fatto arrabbiare la mamma e non ha il permesso di scendere mentre Gianni non ha fatto niente tutto il giorno e di pomeriggio è costretto a fare i compiti. 
Ha nevicato e il cortile è coperto da una lastra di ghiaccio. Col consenso dei genitori, si trovano dopo cena a casa di Mimmo per giocare a Crash Bandicoot n.3. Nessuno dei due parla della signora Angela, entrambi pensano alle sue tette. 

Il ventitré tutti gli adulti che non sono al lavoro, sono impegnati nei preparativi per il cenone o negli ultimi faticosi acquisti. Il pomeriggio Mimmo e Gianni hanno un'unica idea fissa in testa. Spiare l'appartamento della signora Angela, che sia la volta buona… 
Alle cinque è quasi buio e facendo finta di niente, gironzolando nel cortile, si tengono nelle vicinanze dei balconi. 
Le tende sono come il solito aperte, ma la stanza è buia e non si vede nulla. 
Dopo qualche minuto d'appostamento nell'appartamento è accesa una luce. 
I ragazzini stanno attenti al minimo movimento. 

Un'ombra scura attraversa il soggiorno poco illuminato e quattro giovani occhi non la perdono di vista. L'ombra si avvicina alla porta finestra, sembra un nero fantasma, lo chiamerebbero Belfagor come il fantasma del Louvre, se solo fossero nati quarant’anni prima… 

La sagoma è di Angela ma non ha niente di sexy, al contrario il suo incedere nervoso è inquietante. Passa di nuovo vicino alla finestra e i bambini vedono un lungo coltello gocciolante penzolare dalla mano della donna. 

-Starà cucinando… mormora Gianni, per consolare l'amico e soprattutto se stesso. 

Poi la donna si sposta nell'altra stanza. 

Mimmo e Gianni si avvicinano al balcone, approfittando del buio e cercano di capire cosa sta succedendo. 
Una luce si accende all'ingresso dell'appartamento e illumina anche il pavimento della stanza. E sul pavimento i due guardoni in erba riconoscono finalmente qualcosa di nudo: due piante di piedi. 
Un uomo in pigiama se ne sta sdraiato immobile sul pavimento. Improbabile che dorma li, pensano i due amici. 
Così, presi da paura e sensi di colpa, si staccano dal balcone e corrono in strada. 

- Che cosa facciamo? Balbetta Gianni. 

Mimmo cerca di mantenere il controllo, dopotutto è più grande. 

Ci pensa un momento poi risponde. 

-Andiamo su, a casa mia, ho il nuovo SuperMarioBros in 3D! 

Mica possiamo raccontare che eravamo qui per vedere la signora Angela seminuda! 

In lontananza si sente una sirena in avvicinamento. I bambini non ci fanno caso. 

Corrono per le scale come per fuggire a un fantasma. 

Niente di meglio di un videogame per dimenticare un omicidio. 







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