giovedì 1 novembre 2018

La festa patronale







Il quartiere è in fibrillazione. 


Nastri colorati e bandierine rappresentative attraversano il cielo tra un edificio e l'altro. Alla fine del mese ci sarà la ricorrenza del Santo patrono e i festeggiamenti incombono.

Nando è stato eletto presidente di circoscrizione e per la prima volta si occuperà dell'organizzazione degli eventi. 

La signora Nina lo incontra mentre si sta recando dal macellaio. La signora Nina, che non esce mai senza il suo immancabile carrello per la spesa, abita in fondo alla via e conosce orari, abitudini e movimenti di tutto il vicinato, compresi quelli di Nando. 

-Quale onore, il signor Nando, il nostro presidente! Che bella la sua camicia bianca! Come procede la preparazione della festa? 

-Procede, un po’ a rilento ma procede. Oggi dovrei scrivere un discorsetto introduttivo ma sono stanco morto e non so se ce la farò. 

-Ormai manca poco, non dovrebbe rimandare… ribatte lei con tono secco della direttrice. 

-Lo so, signora Nina, ma vede, oggi devo recarmi a fare visita al cimitero. Quando torno a casa, mi rimetto al lavoro. 

Lui la lascia prima che l'acida donna abbia tempo di replicare. Non ha né tempo né voglia di stare a sentire le lamentele e i rimproveri della vecchia. 

É tardi e il cimitero chiuderà tra un’ora. Nando allunga il passo pensando a cosa potrà scrivere più tardi come discorso, non ha nessuna idea ma intanto si è lasciato alle spalle la signora Nina e questo per il momento gli basta. 

La signora Nina invece a Nando ci pensa. 

Dal macellaio, lei incontra le sorelle Nella e Nicoletta, due gemelle di settantotto anni, ancora arzille, dalle gambe buone e dalla lingua lunga. 

-Quest'anno i festeggiamenti lasceranno a desiderare… quel Nando non mi convince per niente… deve ancora scrivere il discorso, deve ancora organizzare tutto… dice di essere stanco morto e poi perde tempo per andare al cimitero! 

-Già, già Nina, che vuoi fare, la buonanima di tuo marito si che ci sapeva fare, quanti anni è stato il direttore della festa? Dieci, mi pare, prima che ci lasciasse… il Santo patrono poi, oggi non se lo fila più nessuno… soprattutto i giovani! 

Mentre Nina procede con la sua spesa, le sorelle proseguono il loro consueto giro. Strada facendo, davanti al negozio di fiori, incrociano Norma, una maestra elementare in pensione e un poco sorda dopo decenni passati tra i bambini urlanti. 

Nicoletta si ferma a parlare con la maestra in pensione mentre la sorella entra dalla fioraia. 

-Sai Norma, abbiamo appena parlato con Nina la quale ci ha detto che il signor Nando sta scrivendo, ma non il discorso per la festa del Santo Patrono, forse scrive altro, non abbiamo capito… 

Nella osserva la fioraia Nives mentre prepara una corona mortuaria e gli viene in mente ciò che ha detto quella pettegola della Nina a proposito del sig. Nando, così commenta ad alta voce: 

-Nando non era proprio la persona adatta per organizzare la festa del Santo Patrono, poverino… altro che scrivere il discorso, oggi è andato a finire dove andrà quella corona… 

Nives non commenta, è abituata a lasciar parlare le clienti chiacchierone mentre si dedica a pettinare foglie e recidere gambi. Così vende a Nella il solito mazzolino di margherite e la lascia andare via, tornando alle tante incombenze del negozio. 

Lo stesso pomeriggio, al negozio arriva, con il furgone pieno di tulipani, Nanni, il marito di Nives la fioraia. Parlano raramente di lavoro e, infatti, a confermare quest’abitudine neanche oggi lo fanno. Lei sembra ricordare qualcosa e all’improvviso racconta al marito: 

-Ho saputo che è morto, come si chiama… ah sì, quel Nando, quello che doveva organizzare la festa del Santo Patrono. 

-Non ci posso credere… l’ho incontrato non più di una settimana fa... mi era sembrato che avesse l’aria stanca! 

Dopo di questo, tornano ognuno alle proprie questioni. 

L’ex maestra Norma passeggia ogni giorno per tutto il quartiere, la sua cardiologa le ha detto di farlo, che le fa bene e lei, ligia, esegue. Così facendo, Norma approfitta per salutare i tanti conoscenti, spesso ex alunni, che le sono passati davanti per quasi quattro decenni. 

Quando incontra Nadia, è felice, hanno sempre qualche argomento e tante passioni in comune. 

-Nadia ti devo dire una cosa… 

Hai presente quel Nando, quello che è stato eletto presidente di circoscrizione? Ebbene mi hanno appena rivelato che sta scrivendo qualcosa, forse un libro, non saprei se si tratti di un saggio o di un romanzo… 

Nadia è interessata alla novità, non conosce personalmente quel Nando ma lei ha una passione smodata per i romanzi e avere uno scrittore nel quartiere le da uno strano brivido d’eccitazione. Con questa sensazione saluta la sua ex insegnante e torna a casa. 

Quando termina i giri col furgone, Nanni va spesso al bar per un caffè corretto, giusto per togliersi dal naso quel fastidioso odore di fiori e spesso il caffè lo prende in compagnia. Oggi al banco incontra Nazzareno e i due non perdono l’occasione di bere in compagnia e scambiare due chiacchiere. 

Quando Nadia vede tornare a casa suo marito Nazzareno, gli racconta subito la novità, è felice di poter conoscere di persona qualcuno che scriva libri. 

Nazzareno si rabbuia ma da bravo marito non vuole lasciare sua moglie all’oscuro. 

-Il tuo scrittore non pubblicherà più niente, almeno in questa vita… mi hanno appena detto che è morto! 

Nadia si lascia cadere sul divano, nemmeno fosse un suo parente. 

Non vuole credere, le hanno appena parlato di una persona importante del quartiere, non è possibile che sia morta, adesso cosa ne sarà del libro? che ne sarà del quartiere? che ne sarà della festa patronale? 

Quel pomeriggio Nadia convince il marito ad accompagnarla al cimitero, quantomeno per leggere i manifesti, Nanni deve consegnare le corone e Nives subodora nuovi affari e decide di accompagnarlo, l’ex maestra Norma stabilisce di allungare la camminata fino al cimitero che si trova appena fuori quartiere su un’altura, le sorelle Nella e Nicoletta pensano di fare una visita ai defunti e la signora Nina, col suo inseparabile carrello, si ricorda di andare a raccontare al suo defunto marito, quanto sia inetto l’uomo che dovrebbe sostituirlo nell’organizzazione della loro bellissima festa patronale. 

Il paese è piccolo e la gente… si ritrova al cimitero. 

Una piccola folla si raduna al cancello d’ingresso, qualcuno si ferma a leggere i nomi sulle epigrafi più recenti. Una donna arriva col carrello della spesa. Il furgone della fioraia parcheggia, come al solito, al posto riservato agli invalidi. 

Qualcuno si scambia un saluto, altri s’ignorano. La signora Nina li supera e sta per entrare quando la ruota del suo carrellino s’incastra nel cancello metallico. 

Come fosse appena tornato dal regno dei morti, un uomo alto in camicia bianca si china, sgancia il carrello e saluta con gentilezza la signora. Si tratta di Nando che ha appena terminato la sua visita e vorrebbe tornare a casa perché ha appena avuto l’idea geniale per il discorso della festa patronale. 

Nina ringrazia irritata. 

Nella si tiene alla sorella, stupefatta. 

Nicoletta si regge alla gemella, perplessa. 

Norma saluta con la mano, senza riuscire a sentire i commenti. 

Nives fa un salto e si nasconde dietro il marito. 

Nanni lascia cadere tre corone, che si sfasciano al suolo e corre dietro il furgone. 

Nadia impallidisce e le gambe le cedono. 

Nazzareno lancia un urlo ma non riesce a scappare perché la moglie gli è piombata addosso. 


E Nando? 

Nando torna a casa pensando che rinuncerà all’incarico di organizzare la festa del Santo Patrono, nel quartiere vive gente troppo strana ma l’idea per il discorso è troppo intrigante e potrebbe utilizzarla per un racconto lungo o forse addirittura per un romanzo. 

Lui non ha mai scritto un libro prima d’ora ma si sa, finché c’è vita c’è speranza! 












Nessun commento:

Posta un commento