venerdì 20 aprile 2018

La donna che mostra il suo sorriso






Quando sei nata Ilaria, ti tenevo in braccio e pensavo che avrei potuto insegnarti tante cose e così era perché un bimbo piccolo è come una pagina bianca, ancora da riempire. Ma col passare degli anni già accompagnandoti all’asilo con la bici, ho compreso che ero io quello che avrebbe imparato tutto.

Quindi oggi sono io che ti sono grato. Per tutte le cose che ci hai insegnato. Perché, assieme a tua sorella, ci avete mostrato come si può crescere bene con passione, ambizione, speranze e sogni. E come si può fare tenendosi alla larga dai guai…

Perché ci hai aiutato a crescere e perché sei stata l’inizio di un progetto di famiglia che non solo sa cosa significhi scambiarsi segni d’amore ma che è in grado di trasmettere questo amore agli altri e dagli altri è ricambiata.

Quando termini una maratona leggi la parola “ARRIVO” sullo striscione sopra la tua testa ma appena, attraversato il sudato traguardo, ti giri pensando di leggere la scritta al contrario scopri che in realtà c’è una diversa frase che dice: "NUOVA PARTENZA"!

Ora sei pronta (anche se pronta tu lo sei stata sempre) a partire per nuovi traguardi.

Sei diventata ciò che mamma ed io abbiamo sempre sognato: una giovane donna che mostra il suo sorriso alla vita.

Grazie.

Grazie perché non sei una “candela nel vento" ma un robusto faro che illumina lontano e rende il nostro viaggiare più sicuro.








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