“Buon giorno, agente.
Come dice scusi?
Non posso passare? Ma ho letto di un divieto ai veicoli e come vede sono a
piedi…
No, non faccio lo spiritoso.
Va bene, mi scusi.
Come dice? Perché vado così di fretta? Non saprei, è il mio passo…
Certo che le faccio vedere la borsa.
Ecco, barattolo di piselli, biscotti, carta igienica, tortellini al
parmigiano… sì certo che c’è anche lo scontrino. Esco ora dal minimarket!
No, non mi sto scaldando. Era tanto per dire.
È la sporta settimanale per mia madre che è invalida e non può uscire.
Sì, certo che le faccio vedere anche lo zainetto. Non ci avevo pensato!
No, non ho niente da nascondere agente!
Ora si che mi scaldo, ma come si permette!
Guardi pure.
Il tablet? Me lo porto sempre dietro.
Mi serve per scrivere!
Ma certo che ho una connessione internet!
Come a che mi serve?
A stare in contatto con gli amici, Twitter, Facebook sa, quelle robe lì…
Ma no che non la prendo in giro.
Ecco i documenti!
Lo so che non sono residente, io vivo da un’altra parte!
Ma come porto la spesa a mia madre se non posso raggiungerla?
No agente, non ho intenzioni criminose ma perché, si aspetta che chi
le abbia le venga a dire a lei?
Sì, ho capito. Alla prossima battuta la seguo in centrale ma prima mi
faccia consegnare la spesa.
Come sarebbe che non ho comprato prosciutto o carne di maiale, che vuole
dire?
No, le assicuro che la religione non c’entra. Solo che alla mia mamma non
piace…
Guardi agente, non sono un terrorista ma chissà quanti ne saranno passati
mentre lei perdeva tempo con me...
Ok, ok. Ho capito. La seguo.
Però dopo mi lascia portare la spesa a mia mamma?”
Questo resoconto è opera di fantasia ma prepariamoci a vivere bizzarre situazioni durante la settimana del G7.
Si sa, la realtà spesso è più grottesca della fantasia!
N.d.A. Nella versione riveduta e corretta ho tagliato espressioni come esplosivo,
fondina, manganello, idioti e manette per evitare di far salire il livello di
attenzione e di ansia nei ricercatori occulti della rete.
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