domenica 23 agosto 2015

Volare, oh oh







Volare, oh oh. Cantare, oh oh oh. Nel blu, dipinto di blu…

La celeberrima canzone è conosciuta in tutto il mondo con l'erroneo titolo di "Volare" e viene cantata in tante lingue diverse e fischiettata da chi non ne conosce o non ne comprende il testo.
Già, volare, sarebbe bello poterlo fare, dipinti o meno.
Ma se il Creatore ci avesse voluti padroni del cielo ci avrebbe creati con le ali. Così almeno avrebbe detto mia nonna che è stata figlia del diciannovesimo secolo.
Nel frattempo all'uomo non sono spuntate le ali ma la tecnologia ha permesso di conquistare prima il cielo, poi lo spazio sconfinato.

Abbiamo cominciato con le lanterne cinesi e gli aquiloni, poi la fisica ha fatto la differenza e i fantasiosi e geniali progetti di Leonardo hanno trovato applicazioni.
Abbiamo cominciato a volare con velivoli così improbabili che sembrava un vero miracolo che se ne stessero a volteggiare tra le nuvole. 
Abbiamo continuato sperimentando mezzi diversi, alternativi, palloni aerostatici, dirigibili, alianti. Abbiamo saputo far salire a quote impensabili aerei pesantissimi che trasportano nella loro pancia, oltre che centinaia di persone, quintali di bagagli.
Riusciamo a trasportare qualsiasi merce in qualunque luogo nel mondo.
Sappiamo che volando si possono trasportare armi, bombe e che il mezzo stesso può trasformarsi in strumento di morte. In ogni paese ci sono aeroporti di tutte le dimensioni e possiamo ammarare sull'acqua con il mezzo giusto.
Se tiriamo su il naso vedremo passare un aereo ogni tre minuti e gli aeroporti brulicano di persone in arrivo e in partenza.
Possiamo spedire razzi fuori dall'atmosfera, siamo stati a passeggiare sulla luna, mandiamo sonde alla ricerca di informazioni all'esterno del sistema solare.
Direi che il mito di Icaro sia stato pienamente raggiunto ed è ormai dimenticato.
Niente ci ha fermati. Siamo completamente i padroni del cielo e come ogni altro luogo abitato dagli uomini, stiamo sporcando, inquinando e rovinando anche questo ambiente.
Oggi per l'uomo volare non solo è possibile ma è una cosa perfettamente normale.
Ci sono quelli che viaggiano in aereo tutti i giorni, per lavoro e salgono sulla scaletta del Boeing come io salirei a bordo di un taxi. Ci sono quelli che vanno in crisi perchè il metal detector non smette di dare l'allarme per colpa di una fibbia o di un portachiavi metallico. Ci sono quelli che fanno finta di niente e quelli che trascorrono tutto il volo con le mani gelide serrate a morsa sopra i braccioli consumati dai passeggeri.
Qualcuno vive crisi di panico mentre altri dormono tutto il tempo.
Non ha importanza. 
L'uomo ha imparato a volare, dipinto o meno di blu.
E chi non può farlo, per vari motivi, ha sempre un altro modo. È il mio preferito.

Non costa niente volare ogni tanto con la fantasia.




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