martedì 5 novembre 2019

Vite rispettabili










La donna esce con passo veloce e sicuro dal portoncino della piccola palazzina. 

L’edificio di due piani è quasi completamente buio, tranne una finestra del sottotetto. Un uomo si affaccia all’aperto accendendo una sigaretta, non si preoccupa nemmeno di indossare una canottiera. 

Lei, al contrario, sembra avere fretta di allontanarsi dal posto, si volta a destra e a sinistra per controllare che nessuno la stia notando ma così facendo diventa paradossalmente più appariscente. Non che ci sia qualcuno interessato ai movimenti della donna ma lei non può permettersi passi falsi, ha una vita rispettabile, una figlia da crescere, una casa e molto altro da perdere. 

L'uomo alla finestra sfida il freddo autunnale a torace nudo. Il puntino rosso di brace danza nell'ovale del suo viso, il fumo gli fa socchiudete gli occhi. É un bell'uomo, carattere forte, alto e muscoloso, sfrontato. Lei vorrebbe troncare quella storia, ogni volta gli dice che è stata l'ultima, che non tornerà, ma poi ritorna. Proprio come una persona demotivata dichiara di fumare l'ultima volta per poi accendere un'altra sigaretta. 

Lui lo sa e tace, sorridendo. 

Non le dice nulla, non la provoca. Si limita a guardarla mentre lei si riveste in fretta, restando in silenzio. 

Aspetta che lei sia uscita dalla casa per prendere l'accendino, sa che il fumo le da fastidio e sa aspettare. 

Gli piace osservare la donna che si allontana furtiva dalla sua abitazione. Quando lei raggiunge l'incrocio e scompare alla vista dell'uomo affacciato, lui rientra e chiude la finestra uscendo dalla nostra storia. 



Lei è una trentenne che si tiene in forma col tennis. Va dal parrucchiere ogni settimana, anche se i suoi capelli fulvi non ne avrebbero bisogno. Ha occhi verdi e grandi, impossibile non guardarli e di una bellezza imbarazzante. 

Non usa molto trucco, si concede un sottile strato di rossetto quando esce con suo marito perché sa che a lui piace. 

Ma una donna così non ha bisogno di artefatti per accrescere la sua bellezza. 

Al contrario, lei tiene un profilo basso, veste abiti semplici, utilizza colori tenui e fa di tutto per non essere notata. 

Oggi ha impegni, andrà a prendere la sua bimba a scuola, la accompagnerà in piscina e parteciperà alla riunione con le insegnanti. 

È sempre stata una madre attenta, ammirata e invidiata dagli altri genitori, anche se con motivazioni differenti. 

Suo marito è un uomo eroico. Va avanti con coraggio e abnegazione nonostante sia una persona anonima, senza prospettive di carriera e di scarsa fortuna. Le dava un senso di stabilità, in passato e forse qualcos’altro. Ora niente più. 

Lei lo osserva, la sera a casa, con lo stesso sguardo liquido e ottuso che ha un bovino mentre rumina un po’ d’erba in un pascolo piovoso. 

Tuttavia non vuole lasciarlo. Lui è il padre di sua figlia e il marito che lei ha scelto. 

No, sa che l'ultima cosa che vorrebbe al mondo è lasciare suo marito. Quanto a ciò che vuole lui, non è tanto sicura. 

Lei è intelligente quanto bella e si chiede spesso quanto sappia suo marito della vita che conduce. 

Non ci sono segni, lui è moderatamente affettuoso e gentile anche se gentile lo è con tutti. Lui è una di quelle persone la cui educazione impone di comportarsi con gentilezza e cortesia con chiunque e questa è una cosa che la donna non ha mai tollerato. 

Mentre cammina veloce in direzione della scuola pensa che no, non tornerà più dall'uomo alla finestra. 

Si darà una regolata, farà la mamma e trascorrerà le giornate a casa. 

Mentre pensa a questo, transita vicino un bar davanti al quale chiacchierano tre uomini in tenuta da lavoro. 

Sente i loro sguardi sulla pelle, avverte il loro desiderio sulla schiena e prova un brivido alla base della nuca. 

Non si volta, non ne ha bisogno. Ma sa che nei prossimi giorni potrebbe rifare quel percorso. 

Non subito. 

Non oggi. 

Oggi ha deciso di tornare alla sua vita. 

Una vita rispettabile. 




(immagine: Jack Vettriano, Baby, bye bye. dettaglio)









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