Io vengo dal Bangladesh.
Non sono Indiano, nemmeno
Pakistano.
Ma per te non fa
differenza, lo so.
Io sono quello che
disturba le tue cene al ristorante o in pizzeria. Sempre che mi
permettano di entrare col mio mazzo di rose.
Io sono quello che ti
vende le mimose all’incrocio.
Tre euro per salvare la
faccia, ricordare la festa. Tre euro per non passare per quello che
trascura le ricorrenze.
Mi dicono che così farai
gli auguri alla moglie o alla fidanzata. Le mostrerai il tuo amore, il
tuo rispetto.
Ma dove sta il tuo
rispetto quando la lasci sola con le sue preoccupazioni?
Dove sta il tuo amore
quando la colpisci con la forza delle tue mani o con la durezza delle tue
parole?
Dove si trova il tuo
amore quando preferisci stare con altri amici a giocare o a goderti la vita e
la lasci sola a casa con la televisione come unica compagnia?
Dove sta il tuo rispetto
quando sei fuori a cena o a passeggio con lei ma lo sguardo si posa volentieri
su altre donne più giovani e provocanti?
Dove sta il tuo rispetto
quando vedi ingiustizie e discriminazioni nei confronti di donne ma è più
facile voltarsi dall’altra parte?
Io sono un piccolo uomo
che ha dovuto percorrere una lunghissima strada per sopravvivere e si deve
umiliare con questo lavoro. Uno che ha lasciato una moglie nella povertà
a crescere da sola i figli.
Ma il tuo amore, il tuo
rispetto sono molto più lontano del mio paese.
Quindi, questa sera,
getterò le mie mimose e non farò affari con te.
Non è con tre euro che
comprerai rispetto e amore.
E quando sarai a casa e
rientrerà tua moglie, mettiti in piedi e porgi non fiori ma la tua vita nelle
sue mani.
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