martedì 7 marzo 2017

quello che ti vende le mimose all'incrocio







Io vengo dal Bangladesh.
Non sono Indiano, nemmeno Pakistano.
Ma per te non fa differenza, lo so.
Io sono quello che disturba le tue cene al ristorante o in pizzeria.  Sempre che mi permettano di entrare col mio mazzo di rose.
Io sono quello che ti vende le mimose all’incrocio.

Tre euro per salvare la faccia, ricordare la festa.  Tre euro per non passare per quello che trascura le ricorrenze.
Mi dicono che così farai gli auguri alla moglie o alla fidanzata.  Le mostrerai il tuo amore, il tuo rispetto.
Ma dove sta il tuo rispetto quando la lasci sola con le sue preoccupazioni?
Dove sta il tuo amore quando la colpisci con la forza delle tue mani o con la durezza delle tue parole?
Dove si trova il tuo amore quando preferisci stare con altri amici a giocare o a goderti la vita e la lasci sola a casa con la televisione come unica compagnia?
Dove sta il tuo rispetto quando sei fuori a cena o a passeggio con lei ma lo sguardo si posa volentieri su altre donne più giovani e provocanti?
Dove sta il tuo rispetto quando vedi ingiustizie e discriminazioni nei confronti di donne ma è più facile voltarsi dall’altra parte?
Io sono un piccolo uomo che ha dovuto percorrere una lunghissima strada per sopravvivere e si deve umiliare con questo lavoro.  Uno che ha lasciato una moglie nella povertà a crescere da sola i figli.
Ma il tuo amore, il tuo rispetto sono molto più lontano del mio paese.
Quindi, questa sera, getterò le mie mimose e non farò affari con te.
Non è con tre euro che comprerai rispetto e amore.

E quando sarai a casa e rientrerà tua moglie, mettiti in piedi e porgi non fiori ma la tua vita nelle sue mani.








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