martedì 7 aprile 2015

Dettagli di bellezza






Sono i particolari a fare la differenza.
Sono convinto di questo. Lo dico sempre a tutti, la differenza sta nei dettagli.
Da quando mi alzo al mattino, spesso controvoglia, sovente stanco e assonnato, a quando vado a coricarmi la sera, senz'altro stanco e assonnato, non faccio che compiere, come tutti, una serie di azioni indispensabili al sostentamento personale e della mia famiglia, al mantenimento di un esistenza degna di questo nome, di una abitazione decorosa e indirizzati saltuariamente all'incremento del sapere e del divertimento.
Faccio insomma tutta una serie di cose che abitualmente facciamo tutti, dal preparare il caffè al cucinare, dal lavare il pavimento all'attaccare uno scaffale, dal guidare l'auto ad avere rapporti e relazioni con gli altri.
Ed è proprio vedendo gli altri che ho fatto caso a questa cosa. I dettagli, le piccole, infinitesime differenze che distinguono ognuno di noi da tutti gli altri.
Ogni uomo o donna guida in modo diverso, ognuno prepara il caffè e ve lo offre a modo suo, ognuno si rapporta col prossimo con uno stile personalissimo. Ogni persona si approccia e si avvicina al suo prossimo con uno stile tutto suo. Qualcuno ha facilità al saluto cordiale, ha tendenza alla gentilezza e inclinazione all'abbraccio.
Ci sono altre persone che ci incontrano da anni e che magari ci salutano anche con cortesia ma senza sorridere, perché quel loro saluto non sia scambiato per qualcosa di intimo o magari solo perché non sono capaci di sorridere. Il mondo è pieno di gente triste, sono ovunque.
Quasi tutti, specie in Italia, sappiamo fare il caffè ma di sicuro state pensando che conoscete persone da cui lo accettate con maggior piacere...
E siamo tutti molto differenti non solo nelle cose che facciamo ma anche da come reagiamo alle cose che ci vengono fatte.
Siamo estremamente differenti quando rispondiamo alle provocazioni, quando ci viene richiesto qualcosa di insolito, quando è tardi ma ancora non si vede la fine del lavoro.
Siamo diversi quando siamo stanchi, c'è chi si arrende e si ferma, chi resiste, stringe i denti anche a costo di fare tutto male, chi non ascolta la fatica e raddoppia la concentrazione raggiungendo ottimi risultati.
Siamo diversi quando siamo davanti al pericolo, c'è chi scappa e il mio non vuole essere un giudicare chi scappa dal pericolo (che a volte può essere la scelta più saggia), c'è chi si butta e si gioca tutto con coraggio o con spavalderia. Siamo diversi quando dobbiamo affrontare un impresa o un viaggio, c'è chi deve pianificare tutti i passi, tutte le alternative e chi si tuffa senza aspettare un secondo.
Insomma, senza fare troppi, magari banali, esempi, siamo tutti diversi.
E come in un prato coperto di fiori che da lontano sembrano tutti uguali, da vicino, magari con una lente, ci accorgeremo che ogni fiore si differenzia per lunghezza dei petali, per tono di colore, per intensità di profumo. Oppure come fiocchi di neve, non ce n'è uno uguale all'altro, per forma e dimensione, qualcuno si scioglie prima al sole, altri resistono più tempo.
Come noi anche le cose che facciamo, le azioni che compiamo, dalle più banali, quelle quotidiane, alle più straordinarie, sono uniche, diverse da quelle di tutti gli altri.
Allora perché non rendere bello tutto ciò che facciamo? Perché non renderlo unico?
Se consideriamo le nostre azioni, il nostro modo di fare le cose come una sorta di impronta digitale, allora perché non scegliamo di lasciare un segno di bellezza dietro di noi in modo che chi ci segue, chi vede ciò che abbiamo realizzato rimanga un momento disorientato, stupito da una bellezza inattesa, colpito da una piacevolezza del tutto gratuita ma che forse, istintivamente, vorrà imitare a beneficio di altri ancora.
Chiunque può vedere e riconoscere la bellezza, non è necessario essere esperti d'arte per ammirare un quadro o per godere della vista di una scultura. È facile ammirare un bel paesaggio o un tramonto ed è piacevole annusare un fiore. Chi non sa riconoscere la bellezza vive in una sorta di oscurità che appiattisce tutto, che nasconde i particolari e rende piatta la vita che si trascina stancamente. 
È dovere di chi ne ha la capacità accendere una luce e dissipare la tenebra affinché tutti possano vedere, affinché, chi lo vuole, possa lasciare l'oscurità e riesca a scorgere e a riconoscere i dettagli delle cose.
Ecco che i dettagli sono tutto.






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