martedì 22 agosto 2017

Hai messo la crema solare?








Estate.
Stessa spiaggia, stesso mare e non è solo il titolo di un celeberrimo brano.
Ci svegliamo, si scende, ci si mette a tavola. La colazione è un momento importante, farla tutti insieme poi, contraddistingue le vacanze.
Passami la marmellata, oggi prendo il cornetto al cioccolato, vuoi un cappuccino?
Magari assaggio lo yogurt e ci metto dentro i cereali, così vediamo come stanno…
Si va? No, aspetta un secondo che assaggio la crostata, prendo anche una spremuta fresca per mandarla giù, vuoi arance rosse o ace?
Che fretta c’è? La spiaggia non scappa!
Hai messo la crema solare? Certo, protezione trenta!

Bar sulla spiaggia.
Caffè? Io ci sto, magari assaggiamo un bombolone, sembrano così buoni.
Dopo il bagno ci sta un aperitivo, guarda hanno messo la piada col crudo come stuzzichino…
Sfida a beach volley? Magari dopo, ora sono un po’ appesantito…
Si va a pranzo.
Il buffet è una sfida a chi mangia di più. Carpaccio di tonno, alici all’aceto, verdure grigliate, pomodori e peperoni gratinati, pasticcini salati, mozzarelline, olive, sottaceti, barchette di sfoglia ripiene di ricotta, zeppole fritte avvolte con speck, verdurine in pastella, insalata russa, insalata verde, e altre cose varie.
Tagliatelle con il ragù, tortelloni, lasagnette, risotti alla pescatora, e altri primi.
Zuppe di pesce, medaglioni di manzo, seppie con piselli, orate al forno, braciole con l’osso, e altri secondi circondati principalmente da patatine fritte…
Vini rossi e bianchi, a volte acqua!
Il pomeriggio è invariabilmente sonnolento e confuso, nascosto da una nebbia digestiva.
Dai, non si passa la giornata a dormire.
Andiamo in spiaggia, prendi la crema solare!
Ci spalmiamo reciprocamente la crema, non temiamo il sole. Si va a fare una passeggiata? Magari più tardi, ora mi sento pesante…
Si rientra, doccia, cambio e arriva l’ora di cena. Lo spettacolo si ripete.
Al via, tutti assiepati come allo start della maratona di New York, al buffè tutti accaniti come una mischia di rugby, famelici come piranha, disposti a calpestare i propri bambini per accaparrarsi un piatto da riempire.
La sera quattro passi per mitigare il senso di colpa e incoraggiare una peristalsi che non ne vuole sapere di mettersi in moto.
E il giorno successivo si riprende, pronti a riprendere il lavorio delle mandibole e dei denti.
Unica attività fisica oltre allo spalmarsi reciprocamente di crema solare profumata al cocco o alla vaniglia, cosa che non fa che peggiorare le cose…

Al termine della vacanza, chiederei solo un favore: Non cercate di misurare il mio divertimento dal grado cromatico della pelle, sapete con tutta quella crema solare, al massimo fatelo dalla circonferenza addominale!



  

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