Durante quel terribile e mistico periodo chiamato adolescenza non mi
piaceva il mio cognome. Non lo amavo.
Quando uscì un film italiano e molto visto, che lo storpiava in maniera
grottesca e ridicola, i compagni di scuola più sadici non persero un minuto per
chiamarmi così.
L’occasione era troppo ghiotta e devo dire che se io ci stavo male loro
continuavano a trovare lo scherzo molto spassoso.
Con gli anni poi il film finì dimenticato e i compagni di scuola crebbero e
trovarono altri modi per tormentare chi aveva anche solo un grammo di voglia di
studiare.
La faccenda dei cognomi perse la sua importanza.
A pensarci ora potrei dire di aver accumulato molto materiale anche solo
tra amici e conoscenti…
Se pensiamo alla zoologia, posso affermare di aver parlato con molte specie
di persone.
Conosco un Orso ma anche un Grillo. Ho conversato con un Leone ma a
volte anche con Agnelli. Conosco un Cavallo, un Pesce, vedo Falco e anche
Falcone, incontro Coniglio ma anche Gatti!
Fin qui niente di strano mi pare, ma anche con la geografia siamo al
completo.
Conosco Roma, per iniziare dalla capitale, ma anche Genova. Parlo con
Catania e Milano, Viterbo e Barletta. Incontro Napoletano, Pugliese, Milanese e
Perugino.
Tutto bene amici, nessuno si offenda, permettetemi di andare avanti.
Mia nonna era una Campana.
Io sono un Papa ma conosco un Prete e un Cardinale.
Andiamo avanti?
Conosco un Sette e un Quaranta ma anche un Secondo.
Conosco un Buono, un Forte, una Bellezza, un Noto, un Baldo, un Duca, una
Viva, un Guerra ma anche un Pace.
Potrei presentarvi una Preda, un Forno, un Pepe, una Casetta, un Lucente e
un Tagliente!
Ma provate a immaginare le combinazioni.
All’amico Torrente potrei presentare Pesce.
A Falcone potrei indicare Coniglio.
A Pugliese presentare Genova e sperare in un gemellaggio, magari davanti un
bel piatto di orecchiette al pesto!
Nessuno ci rimanga male, non è mia intenzione canzonare nessuno, posso
assicurare che siete tutti tra i miei contatti, non s’inventa niente!
Al massimo si offenderà chi manca.
E per finire un bravo a chi l’ha indovinato.
Il film era “Il Pap’occhio” di Renzo Arbore con Roberto Benigni!
J
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