Chi sono le persone di
successo?
Quelle che vediamo in
TV?
I protagonisti dei film?
Calciatori ricchissimi
che calcano i prati di mezzo mondo?
Mi sembra evidente di
no.
Almeno non sono solo
queste.
Ne vediamo
continuamente, tutti i giorni. Siamo circondati da persone che hanno successo
nella vita professionale e privata.
Allora la domanda giusta
è un'altra.
Io sono realizzato? Sono
connesso col mondo?
Sono felice e
soddisfatto di ciò che faccio?
Se la risposta è sì
allora posso considerarmi una persona di successo.
Una persona di successo
sa, per definizione, esattamente dove sta andando. Conosce i propri obiettivi.
Un obiettivo deve essere
specifico, troppo facile scegliere obiettivi generici, come dirsi che da grandi
si vuole vivere ricchi e felici...
Deve essere misurabile,
deve essere attuabile, rilevante e temporizzato.
Non posso evidentemente
pormi come obiettivo il diventare astronauta se ho sessant’anni e sono
cardiopatico oppure scalare l’Everest se soffro di vertigini e patisco i
geloni.
Un obiettivo deve poi
anche essere ecologico cioè coerente con la cultura d’appartenenza e i propri
valori e possibilmente registrato in forma scritta.
Le persone di successo
sanno anche prendere decisioni.
Abbiamo questa capacità?
È necessario conoscere
le fasi che costituiscono il processo decisionale.
Fissare degli obiettivi,
individuare le possibilità disponibili, valutare le conseguenze che avranno le
decisioni prese e a questo punto scegliere!
Dopo queste fasi avviene
la cosa fondamentale, mettere in pratica la decisione!
Ma cosa interferisce nel
processo decisionale?
Le nostre emozioni, la
nostra pancia, le nostre paure.
Le persone di successo
potranno prendere decisioni critiche, cioè quando non si conoscono le
conseguenze che avrà la decisione presa ed è impossibile tornare indietro.
Prenderanno decisioni difficili, quando al contrario sappiamo cosa seguirà.
Produrranno decisioni
complesse che implicano grandi competenze e disponibilità alla sfida. Decisioni
estreme che richiedono grande forza e coraggio. Decisioni istintive prese
con emotività e impulso. Decisioni inevitabili determinate dalle
circostanze.
Per ogni tipo di
decisione bisogna essere pronti a sopportare le conseguenze.
Dopo il sapere occorre
il saper fare.
Quindi per essere
persone di successo oltre a saper risolvere problemi e comunicare efficacemente
è indispensabile gestire la paura.
Tutti abbiamo paura, il
coraggioso è chi ha imparato a gestirla.
Bisogna conoscere le
proprie paure, esplorarle, parlarci.
Per sentirsi persone di
successo occorre, via via che aumenti il nostro livello di capacità, innalzare
anche il livello di sfida.
Solo così si potrà
abbandonare per sempre il punto zero di apatia, allontanarsi da noia e
rilassamento, non incorrere in preoccupazione e ansia e raggiungere il punto
più alto, l’esperienza ottimale che costituisce il successo.
Chi suona su un palco di
un grandioso concerto, chi guida una monoposto di formula uno o chi gareggia
per l’oro alle Olimpiadi vive l’esperienza ottimale ma anche chi vive
quotidianamente le proprie fatiche professionali con gusto e gratificazione.
Ancora una cosa.
Spesso ci troviamo
davanti a problemi che sembrano irrisolvibili, che bloccano tutta
l’organizzazione.
Che sembrano rovinare la
nostra carriera.
Spesso la soluzione
esiste ma noi, troppo concentrati sul problema, ci rifiutiamo di vederla.
Proviamo a guardare le
cose da un'altra prospettiva, un’angolazione diversa.
Proviamo a sviluppare il
cosiddetto pensiero laterale.
Come una lampadina che
si accende arriverà la soluzione a scacciare le tenebre del fallimento.
E quella lampadina sarà
il simbolo del nostro successo!
Vorrei evidenziare che
quanto ho scritto finora non è farina del mio sacco ma il frutto di un attento
ascolto dei seminari dell’amico Ignazio Salmeri, abile coach e grande motivatore di persone.
Io mi limito a fare
tesoro delle sue lezioni cercando di sporcarmi il più possibile con la sua
sapiente farina.
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