domenica 13 novembre 2016

Le persone di successo







Chi sono le persone di successo?
Quelle che vediamo in TV?
I protagonisti dei film?
Calciatori ricchissimi che calcano i prati di mezzo mondo?

Mi sembra evidente di no.
Almeno non sono solo queste.
Ne vediamo continuamente, tutti i giorni. Siamo circondati da persone che hanno successo nella vita professionale e privata.

Allora la domanda giusta è un'altra.
Io sono realizzato? Sono connesso col mondo?
Sono felice e soddisfatto di ciò che faccio?
Se la risposta è sì allora posso considerarmi una persona di successo.

Una persona di successo sa, per definizione, esattamente dove sta andando. Conosce i propri obiettivi.

Un obiettivo deve essere specifico, troppo facile scegliere obiettivi generici, come dirsi che da grandi si vuole vivere ricchi e felici...
Deve essere misurabile, deve essere attuabile, rilevante e temporizzato.
Non posso evidentemente pormi come obiettivo il diventare astronauta se ho sessant’anni e sono cardiopatico oppure scalare l’Everest se soffro di vertigini e patisco i geloni.
Un obiettivo deve poi anche essere ecologico cioè coerente con la cultura d’appartenenza e i propri valori e possibilmente registrato in forma scritta.

Le persone di successo sanno anche prendere decisioni.  

Abbiamo questa capacità?
È necessario conoscere le fasi che costituiscono il processo decisionale.  
Fissare degli obiettivi, individuare le possibilità disponibili, valutare le conseguenze che avranno le decisioni prese e a questo punto scegliere!
Dopo queste fasi avviene la cosa fondamentale, mettere in pratica la decisione!
Ma cosa interferisce nel processo decisionale?  
Le nostre emozioni, la nostra pancia, le nostre paure.

Le persone di successo potranno prendere decisioni critiche, cioè quando non si conoscono le conseguenze che avrà la decisione presa ed è impossibile tornare indietro. Prenderanno decisioni difficili, quando al contrario sappiamo cosa seguirà.
Produrranno decisioni complesse che implicano grandi competenze e disponibilità alla sfida. Decisioni estreme che richiedono grande forza e coraggio.  Decisioni istintive prese con emotività e impulso.  Decisioni inevitabili determinate dalle circostanze.
Per ogni tipo di decisione bisogna essere pronti a sopportare le conseguenze.
Dopo il sapere occorre il saper fare.

Quindi per essere persone di successo oltre a saper risolvere problemi e comunicare efficacemente è indispensabile gestire la paura.
Tutti abbiamo paura, il coraggioso è chi ha imparato a gestirla.

Bisogna conoscere le proprie paure, esplorarle, parlarci.

Per sentirsi persone di successo occorre, via via che aumenti il nostro livello di capacità, innalzare anche il livello di sfida.  
Solo così si potrà abbandonare per sempre il punto zero di apatia, allontanarsi da noia e rilassamento, non incorrere in preoccupazione e ansia e raggiungere il punto più alto, l’esperienza ottimale che costituisce il successo.
Chi suona su un palco di un grandioso concerto, chi guida una monoposto di formula uno o chi gareggia per l’oro alle Olimpiadi vive l’esperienza ottimale ma anche chi vive quotidianamente le proprie fatiche professionali con gusto e gratificazione.

Ancora una cosa.
Spesso ci troviamo davanti a problemi che sembrano irrisolvibili, che bloccano tutta l’organizzazione.
Che sembrano rovinare la nostra carriera.
Spesso la soluzione esiste ma noi, troppo concentrati sul problema, ci rifiutiamo di vederla.
Proviamo a guardare le cose da un'altra prospettiva, un’angolazione diversa.
Proviamo a sviluppare il cosiddetto pensiero laterale.
Come una lampadina che si accende arriverà la soluzione a scacciare le tenebre del fallimento.
E quella lampadina sarà il simbolo del nostro successo!

Vorrei evidenziare che quanto ho scritto finora non è farina del mio sacco ma il frutto di un attento ascolto dei seminari dell’amico Ignazio Salmeri, abile coach e  grande motivatore di persone.
Io mi limito a fare tesoro delle sue lezioni cercando di sporcarmi il più possibile con la sua sapiente farina.




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