domenica 24 luglio 2016

Dieci piccoli portatori d'acqua










Quando fa caldo e siete in spiaggia e non sapete cosa fare, a parte il consueto rosolarsi al sole che noi italiani medi ci possiamo concedere solo una volta l'anno, potete sempre organizzare dei giochi.
Ve ne suggerisco uno.
Prendete un gruppo di bambini di sei, sette anni. Assicuratevi prima che i genitori dei suddetti bambini siano consenzienti, visti i tempi. Procuratevi un po' di bicchierini di carta, quelli da caffè per intenderci e un numero di bottiglie vuote, dal collo sottile in numero pari a quello dei bambini reclutati.
Fatevi piazzare un tavolino all'ingresso della spiaggia o in un punto distante dalla riva.
Armatevi di taccuino e matita e di un fischietto professionale, niente può sovrastare il chiacchiericcio di un nutrito gruppo di bambini, ma forse con un fischietto potente avrete qualche speranza. Comprate un sacchetto di caramelle e un giochino o un portachiavi colorato.

Questi gli ingredienti. Ora passiamo alla procedura.

Spiegate ai bambini cosa dovranno fare, ossia andare velocemente a riva, riempire il bicchierino d'acqua marina, recarsi al tavolino e riempire la propria bottiglia fino al collo nel più breve tempo possibile. I primi tre saranno selezionati e si sfideranno con una seconda gara per vincere il premio finale.

Molto semplice, vero?
Le bambine capiranno immediatamente, i maschietti faranno di sì con la testa e poi copieranno le femminucce.
Poi andate a sedere sulla vostra sdraio o dietro i genitori, fischiate con un soffio potente e godetevi lo spettacolo.

I bambini correranno in gruppo verso il mare ridendo felici con il loro bicchierino in mano, poi presto, lo spirito della competizione li invaderà e diventeranno più seri e concentrati.

Lo sportivo adotterà una tecnica di corsa adatta alla sabbia, che prediliga l'equilibrio e non gli faccia perdere troppa acqua lungo il percorso.
Il furbetto cercherà di far cadere gli avversari e, credendosi non visto svuoterà a caso le bottiglie della concorrenza.
Il precisino ci metterà il doppio del tempo ma non perderà una sola goccia del prezioso liquido.
L'impaziente dopo il terzo bicchiere versato sulla sabbia, una volta capito che gli altri hanno un vantaggio difficilmente colmabile, vuoterà il contenuto della sua bottiglia e se ne andrà imbronciato.
Il mammone frignerà, cercando con gli occhi la sua mamma per avere conforto e consiglio su come proseguire.
Il piccolo cafone strillerà, schizzerà tutti, imprecherà insegnando così tutta una serie di parole disgustose fino a quel momento ignote agli altri bimbi, e soprattutto getterà sabbia negli occhi di mezza spiaggia.
Il tecnico calcolerà a mente il percorso più breve facendo la differenza dei quadrati costruiti si cateti dell'ipotetico triangolo disegnato tra riva, tavolino e bagnino.
L'allegrone schizzerà concorrenti, turisti, genitori, facendo finire poca acqua nella sua bottiglia ma ridendo tutto il tempo.

E i genitori?

Il papà dello sportivo lo inciterà agitandosi come non si agitava nemmeno Mourinho sulla panca del Real.
La mamma del furbetto fingerà di fare gli occhi dolci agli altri padri perché non vedano quello che sta combinando suo figlio.
Il padre del precisino gli grida: bravo, ma due minuti, tredici secondi e sei centesimi sono troppi per raggiungere la bottiglia...
La mamma dell'impaziente si alzerà sbuffando, gridando: andiamo, si è fatto tardi, ci aspettano a pranzo!
La mamma del mammone, con gli occhi umidi incoraggia la sua creatura, dai piccolo sei più bravo degli altri, mamma ti compra una bottiglia piena d'acqua tutta per te!
Il papà del piccolo cafone esibendo bicipiti straordinari e tatoo tribali che farebbero impallidire un maori, urla con voce sguaiata, ma dagli un calcio a quel biondino secco, non vedi che ti sta sempre avanti...
Il papà del biondino si risente ma tace, avendo notato i bicipiti, e si limita a incoraggiare il bimbo: bravo, ottima traiettoria, finirai quaranta secondi avanti a tutti!
Il papà dell'allegro non smette di ridere e dare gomitate a tutti, urlando: che bello 'sto gioco!
Poi il caldo e la situazione precipitano.
Il furbetto prova a spingere il bimbo che ha davanti, ma gli capita il cafone che reagisce schiaffeggiando per sbaglio lo sportivo che lo stava per doppiare. Il tecnico calcola rapido un percorso alternativo e l'allegrone ha una crisi di ridarola e si fa cadere il bicchiere. Il mammone scappa piangente tra le braccia della mamma, il precisino che era ultimo evita accuratamente la rissa e giunge alla bottiglia riuscendo a vuotare finalmente il secondo bicchiere.

Non vi resta che fischiare come un ossesso e interrompere il gioco, i genitori arrabbiati si portano via i loro figli, a loro volta delusi per avere mancato il premio.
Il bagnino vi guarda male per aver messo a soqquadro mezza spiaggia e a voi non resta che raccogliere i bicchieri di plastica abbandonati e vuotare le bottiglie dalla poca acqua marina raccolta.

Volete un altro consiglio?

In spiaggia un buon libro e lasciate perdere i bambini.



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