mercoledì 30 marzo 2016

Punto di non ritorno









Ogni movimento presuppone una partenza.

Così come ogni spostamento, ogni viaggio.

Quando si parte occorre avere ben chiaro dove si vuole andare.
La meta che si vuole raggiungere deve essere certa, conosciuta da chi compie il viaggio. Bisogna condividere anche lo scopo del viaggio, cosa ci proponiamo di vedere, quanto vogliamo impiegare in termini di tempo e di risorse economiche, dove vogliamo fare sosta e quale mezzo di trasporto utilizzare.
Tutte queste condizioni andranno pianificate prima della partenza se non vogliamo avere problemi imprevisti e ostacoli che renderanno più lontana la nostra destinazione finale o anche solo se non vogliamo perdere il gusto del viaggiare.
Altrettanto importante, per fare una corretta tabella di marcia, è sapere da dove si sta partendo.
Il movimento non è altro che lo spostamento da un punto "A" verso un punto "B" e per essere realizzabile entrambi i punti devono essere noti. È matematico.
Dunque, partendo da questo assunto posso affermare che può viaggiare, può muoversi solamente chi conosce perfettamente la propria posizione di partenza. Chi ha dimenticato da dove viene, dove stanno le sue radici non andrà da nessuna parte ma si sposterà in circolo, senza trovare una vera meta, un punto di arrivo proprio perché gli manca un punto di partenza.

Quando, con molte difficoltà, ci siamo incamminati, siamo riusciti a partire, dobbiamo ricordarci che presto o tardi raggiungeremo un punto di non ritorno. Qualunque sia il nostro viaggio, qualsiasi sia il nostro movimento, dovremo tenere alta l'attenzione e non lasciarci sorprendere perché questo momento arriverà. Questa è una certezza.
Come un aereo in volo raggiungerà un punto da cui non potrà invertire la rotta e tornare all'aeroporto di partenza e per carenza di carburante sarà costretto a raggiungere lo scalo previsto, anche noi una volta raggiunto un determinato punto del nostro viaggio, saremo troppo lontani dalla partenza e non ci resterà alternativa che raggiungere la destinazione.
Allo stesso modo una volta acquisite certe capacità, competenze, esperienze, non sarà possibile cancellarle dalla nostra vita, non sarà più possibile fingere che non ci siano.
Unica possibilità, una volta raggiunto e superato il punto di non ritorno se non si vuole più raggiungere la meta prefissa, sarà cambiare tiro, riprogrammare un percorso e con molta flessibilità ridefinire un altro punto di arrivo.

Ci sono cose che non si possono cambiare, che non è possibile disimparare ma la destinazione, quella si, possiamo cambiarla.
Come i nostri obiettivi.

E poi, siamo sinceri, chi sa davvero dove stiamo andando?




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