Avete mai fatto caso?
Alcune persone non riescono a resistere in stato di quiete.
Appena finito di vedere
un film ne cercano un altro.
Appena terminato di
pranzare cominciano a pensare cosa preparare per cena. Non chiudono mai un
libro se non ne hanno un altro sul comodino.
Ogni momento è buono
per spostare mobili e riorganizzare l'arredo delle stanze.
Ogni istante di veglia
deve essere impegnato, ogni momento di luce deve essere riempito.
La stasi è esecrata,
l'immobilismo fa orrore. Il silenzio è insopportabile.
Il tempo libero deve
essere organizzato, hanno sempre una lista mentale di posti da visitare, di
musei, città, monumenti ma anche di sentieri, valichi, boschi da esplorare. Ai
loro piedi vedrete spesso comode scarpe da jogging. Sono sportivi per vocazione e passano il
tempo libero a provare cose che non hanno mai fatto.
Altri invece vivono la
vita alla ricerca incessante di momenti di riposo.
Non hanno voglia di
muoversi, odiano viaggiare, non sopportano lo sforzo fisico. Per questi le
parole crociate sono uno sport estremo e dopo due definizioni si sentono
spossati.
Passerebbero i giorni
di festa spiaggiati su di un divano, davanti alla televisione, unico lavoro
guardare passivi le immagini scorrere sullo schermo, senza necessariamente
interpretarle, masticando stancamente del cibo adatto alla sopravvivenza del
corpo.
Hanno anche idee su
qualcosa da fare, ma ogni volta un impedimento diverso si frappone tra il dire
e il fare.
Le loro calzature
preferite sono ciabatte calde ma spesso camminano scalzi per non abbassarsi a
cercarle sotto il letto. Il loro movimento è un lento pellegrinare tra letto e
poltrona.
Si dirà, dove sta il problema?
Infatti, problema non
c’è, a patto di non mettere questi due tipi di persona nella stessa casa.
Certo, se capita, le
cose non andranno necessariamente male. La persona attiva potrà adattarsi ai
ritmi più blandi dell’altra, magari traendone giovamento e riposo, quella più
passiva potrà eccitarsi davanti all’entusiasmo instancabile del partner, questo
sì.
All’inizio.
Passando il tempo, le
giornate, i mesi, gli anni diventeranno una tortura per ciascuno dei
partecipanti, come in una gara dove ognuno scrive le proprie regole, dove non
vince nessuno.
Progetti distrutti,
intenzioni disilluse, aspirazioni sfumate, queste persone vedranno i loro
giorni disfarsi, crollare come crolla un castello di carte quando si apre una
finestra e si fa corrente.
Per fortuna ci sono
altre qualità.
Ci sono cose che
contano molto di più.
Ci sono esperienze che
non si sarebbero fatte e risultati che da soli non si sarebbero mai raggiunti,
ci sono sogni più grandi, realizzabili soltanto se si è accompagnati.
Non importa a che
velocità, con quale ritmo.
Per fortuna c’è altro.
C’è sempre dell’altro.
Altrimenti pensate che
noia?
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