venerdì 22 giugno 2018

le parole esatte







Quanto è difficile trovare le parole giuste.

Tutti noi lo sappiamo, lo abbiamo sperimentato ieri, lo faremo domani.
Scegliere le parole da dire a ogni occasione potrà sembrare a qualcuno un problema da poco, al contrario è importantissimo, fondamentale.

Selezionare aggettivi eleganti, limitare avverbi inutili, utilizzare verbi appropriati. Il tutto mettendo insieme un discorso che non faccia una piega, senza ripetizioni, balbettii, senza trascinare le finali troppo a lungo, insomma cercando di sembrare un minimo intelligenti. Almeno adeguati alla situazione.

Certo, per essere adeguati alla situazione è necessario conoscere chi si ha davanti. Per fare un esempio, se affrontiamo un colloquio di lavoro che può comportare una promozione, sarà bene mettere sul piatto un eloquio sciolto e fluente che dimostri competenza della materia e disinvoltura con le figure dirigenti. Tipo:
 - io… ehm… dicevo…. sì, stavo per direeee… cioè, volevo dire…

Se questo è il risultato, possiamo provare a puntare sulla simpatia:
-Bello il copricapo che indossa, dottoressa… mia nonna ne aveva uno simile al funerale del nonno…

Direi di lasciar stare anche la simpatia.

Dicevo che non è semplice trovare le parole esatte da dire, quando siamo costretti a improvvisare, quindi i più accorti prepareranno un discorso scritto, almeno una traccia. Come feci io in occasione di un lontano raduno familiare:
- bene, ora vi racconterò un aneddoto… dove l’ho messo… era nel taschino… accidenti… iniziava tutto nel ‘92… ero sicuro di averlo con me… qualcuno ha visto un post-it???

Non sempre l’idea di scrivere un discorso si rivela una buona idea, come vedete.

Quando improvvisiamo un discorso è importante tenere conto di un’altra cosa: Il tono con cui si parla.
Non possiamo convincere un vigile a toglierci una multa, urlando con voce caustica e polemica e con tutta l’aria che abbiamo nei polmoni. Nemmeno possiamo, al cospetto di un magistrato, sussurrare al minimo del volume e sfidarlo a sentire la nostra deposizione nonostante il brusio di sottofondo. Tantomeno è opportuno urlare nello studio del medico, rendendo partecipe la folla seduta nella sala d’attesa, dei risultati della nostra colonscopia.

Temo che a questi esempi, chiunque di voi possa aggiungerne di più coloriti e interessanti.

E’ così difficile comunicare qualcosa con le parole giuste, come vedete.
Per questo siamo affascinati da chi sa farlo.

Sono le persone che ci piace avere intorno a una cena.
Sono gli uomini e le donne che ci fanno perdere la testa.
Sono i collaboratori che si vorrebbe sempre insieme.

Per questo ci innamoriamo dei poeti e degli scrittori.
Anche se non siamo sempre bravi a riuscirci, abbiamo trovato chi lo fa per noi.

Chi sa scegliere parole che ci tocchino il cuore, che ci diano una spinta. Parole dure come pietre, dolci come miele, leggere come piume o graffianti come spine.

Chi ha il talento, l’abilità, la bravura di trovare sempre le parole esatte.

E la capacità di saperle mettere nell’ordine giusto.




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