Nella seconda lettera di Pietro (al capitolo tre, versetti dall’8 a 12 se
volete cercarli) sono citate le seguenti affermazioni:
“i cieli con fragore
passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con
quanto c’è in essa sarà distrutta.”
E ancora:
“i cieli si
dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!”
Non sono qui a voler spaventare nessuno, tranquilli!
Certo, è vero che la Bibbia non va letta come si legge un catalogo di
acquisti online, e neppure come fosse un romanzo di formazione russo.
Mi sia concessa una riflessione.
Ho avuto, per un momento, l’impressione di essere davanti a un trattato
scientifico che descrive, con dovizia di particolari, cosa accadrà quando la
stella del nostro sistema solare, quella che noi chiamiamo sole, deciderà che è
il momento di porre termine alla propria vita gassosa.
Se ho capito bene, l’idrogeno del nucleo si esaurirà, la stella diventerà
una gigante rossa, aumentando le proprie dimensioni di circa duecento volte e
provocando dapprima l’evaporazione di tutti gli oceani e immani incendi sulla
crosta terrestre, per poi inglobare tutto il pianeta facendolo fondere ed
evaporare!
Tranquilli, non succederà prima di cinque o sei miliardi di anni, non so
dire se di mattina o di pomeriggio…
Certo è che già fra tre, quattro miliardi di anni il pianeta non sarà più
abitabile, non che oggi lo sia molto di più… dirà qualcuno, tirando fuori una
certa vis polemica!
Mi accorgo di divagare…
Mi sono chiesto, ma come faceva un ebreo vissuto nel primo secolo, di mestiere pescatore e che non poteva avere idea di cosa fosse non dico la volta
celeste ma nemmeno un cannocchiale, con buona pace di Galileo, a conoscere e
descrivere eventi così precisi?
A questo non so rispondere ma una cosa la so.
Noi abbiamo bisogno di profezie. Ci servono previsioni. Abbiamo necessità di
sapere cosa succederà, quanto ci serve l’ossigeno per respirare.
Troviamo conforto quando qualcuno sa calcolare gli eventi, siamo più
tranquilli se ci dicono cosa capiterà, riusciamo a credere agli oroscopi come fossero
una scienza e ci facciamo allegramente spillare soldi da esperti di tarocchi e
da chiromanti!
Tutto pur di non dover accettare il dubbio del domani.
Tutto pur di non dover sopportare il peso dell’incerto!
A noi non serve l’esattezza dell’evento. A noi è sufficiente una voce calda
che ci rassicuri. Ci basta la previsione. Al mattino ascoltiamo speranzosi l’oroscopo
alla radio, e ci tratteniamo a sentire se faremo un incontro interessante o se
dovremo stare attenti a evitare acquisti incauti, senza poi la sera verificare
se tutto ciò sia avvenuto o no, se Saturno sia uscito oppure entrato!
Ascoltiamo fedeli il meteo, ormai preciso al minuto, regolando
abbigliamento e umore a ciò che racconta il conduttore.
Il nostro navigatore ci informa preventivamente sulle condizioni del
traffico e possiamo decidere di cambiare percorso ancora prima di mettere in
moto l’auto!
Tutto quindi è diretto verso una giornata già prevista, pianificata e
organizzata. Tutto è diretto al raggiungimento di una vita piena di certezze,
senza grosse sorprese.
Tutto è già stato previsto, i problemi già affrontati e risolti ancora prima
che si presentino.
Ma essere così preparati e proattivi non ci servirà.
Perché quello che deve avvenire è per noi un mondo inviolabile.
Perché il futuro è un posto segreto e non serve affannarsi a cercare di
conoscerlo ma solo prepararsi ad affrontarlo con coraggio e con la fronte alta,
con la voglia e la capacità di accogliere tanto i successi quanto i fallimenti.
Senza ansia.
Senza fretta.
Tanto abbiamo ancora qualche miliardo di anni…
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