martedì 12 settembre 2017

Non è un paese per vecchi







Questo non è un paese per vecchi.
Tanto per citare il cinema.
Non è un paese per deboli.

Questo non è un paese per fragili.

Un posto dove si sgomita per guadagnare una posizione, dove si spinge per ottenere un vantaggio, non è fatto per chi non sa sgomitare e spingere.
Non è un paese per chi non sa gridare, un luogo dove solo chi alza volume e toni è ascoltato e soddisfatto, un posto dove chi parla sottovoce non è considerato.
Un paese in cui è sufficiente vivere nel posto sbagliato, per esempio nelle vicinanze di un corso d’acqua, e nel momento sbagliato, come durante un imprevisto e improvviso, violento rovescio per morire!
Un posto dove si è in pericolo anche solo a camminare nel quartiere di un boss, dove il proprio negozio o la propria attività possono improvvisamente prendere fuoco se non si è voluto pagare il pizzo a un mafioso da quattro soldi.
Un posto dove chi lavora bene, con scrupolo, passa la vita senza l’ombra di un riconoscimento né di una promozione mentre chi si barcamena tra sotterfugi e menefreghismo si vede tutelare in nome di una giustizia sociale che è tutto tranne che giustizia.

Non è un paese per onesti.

Un posto dove non c'è un concorso per trovare lavoro e se c’è partecipano ventimila persone e tutto è svolto al di fuori di qualsiasi controllo.
Un paese dove ti crollano case e ponti sulla testa perché costruiti senza i materiali adeguati e autorizzati da persone senza scrupoli.
Un paese dove invece di onorare una divisa e utilizzarla per difendere e garantire la sicurezza la si sfrutta per abusare e per imporre il potere su stolti e sprovveduti.

Non è un paese per ingenui.

Un posto in cui s’impara a essere furbo dal primo giorno di scuola, dove sono per primi i genitori a trasgredire le regole e a insegnarlo ai figli, per ottenere un vantaggio nei confronti degli altri.
Un posto dove la comunità conta poco o niente al confronto del singolo e ciò che importa davvero è essere belli, eleganti, famosi e invidiati.

Non è un paese per perdenti.

Un posto dove è diventato impossibile imbarcare su un aereo una forma di cacio da far assaggiare ai parenti lontani ma è sufficiente rubare un camion per prendere di mira una folla e far saltare persone come birilli su una pista, dove non è più possibile radunarsi in massa per godersi uno spettacolo e non avvertire di essere al centro di un mirino!

Non è un paese per sani di mente, un posto, dove non riesco a far convivere il killer e il diplomatico che esistono in me, senza sentirmi confuso e disperato!

Ma basta poco, davvero poco per sapere che questo è un paese nel quale vale la pena vivere.

Basta nascondere il viso nei capelli della donna amata.
Basta osservare due giovani sposi guardarsi con speranza.
Basta osservare un bimbo piccolo tendere la manina verso la madre, con fiducia.

Speranza e fiducia.

Due cose con cui è più facile vivere anche in questo paese.




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