domenica 5 febbraio 2017

La ricerca del consenso







Fin da piccoli, molto piccoli, appena nati, sappiamo per istinto di essere dipendenti da qualcuno.
Devono nutrirci, vestirci, cambiarci. Tutte cose che per mesi, per anni non sappiamo fare da soli!
In principio richiamiamo l’attenzione con pianto straziante e urla sguaiate.
Diciamolo, non siamo esserini tanto simpatici.

Nel giro di qualche mese, addestrando i muscoli facciali, impariamo a mostrare una cosa abbastanza semplice, un magnifico sorriso che pure sfoggiando rosee gengive, riesce a sedurre la stragrande maggioranza degli adulti senza distinzione di genere.
Questa disperata ricerca di consenso, indispensabile alla nascita per garantirci di crescere accuditi, talvolta ci accompagna, in maniera drammatica e spesso surreale, per tutta la vita.

I neonati lo fanno per sopravvivere.
Gli adolescenti per bisogno d’inclusione.
I giovani adulti per non sentire un dolente senso di fallimento.
I più anziani per tenere stretti i legami e non patire la solitudine.

E non è tutto!
Si cerca consenso per scopi commerciali, per incrementare vendite di un bene.
Si chiede il consenso per aumentare il potere.

Un politico per esempio, chiederà il consenso al popolo per raggiungere una poltrona, un ruolo importante e una volta raggiunto questo molto probabilmente s’impegnerà a scrivere una legge che avrà unico fine non quello di cambiare le cose bensì raccogliere altro consenso in chi quella legge la desiderava!

Anche chi ricopre incarichi di potere, ha bisogno di cercare il consenso.
Un dirigente, un direttore, un manager ricercherà successo e consenso tramite una gestione attenta delle risorse umane, la distribuzione precisa degli incarichi, un’onesta attribuzione di premi e una giusta assegnazione di penalità.
Tutti strumenti tipici di un management di tipo anglosassone.
Certo sono necessarie molte risorse per adottare questo stile. In caso di carenza di risorse si può ricorrere a uno stile di management più di tipo “algerino” in cui o fai come dico io o sei fuori!
Si può mediare adottando un comportamento paternalistico, e vi annuncio che molti si sentiranno bene e vi seguiranno ovunque. Infine se si dispone di un bel fisico e di un viso fuori dal comune oppure di occhi blu mare allora si potranno adottare semplici tecniche seduttive, classico il caso della manager in minigonna, che disponendo di gambe chilometriche non aveva bisogno di chiedere nessun consenso al proprio sbavante personale.
In caso di fisico e costituzione normali, se siete anche poco carismatici allora non vi resta guadagnarvi il consenso attraverso minacce e intimidazioni!

Ma vi avverto, questo stile potrebbe non funzionare con tutti e potreste un triste giorno ritrovarvi a cercare il consenso attraverso il sorriso come facevate da neonati:

con le gengive!


Devono 

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