giovedì 21 aprile 2016

IL PRIMO INGREDIENTE






Eccoci di nuovo in linea col grande chef Piero, amici ascoltatori.
La voce del conduttore è gradevole e chiara, meno limpida quella dello chef che è stato raggiunto telefonicamente nel suo celebre Relais Stella Alpina, sulle dolomiti.
Ci stava dicendo delle sue famose pappardelle...
Certo, è molto importante che il burro sia di alta qualità e che non superi la temperatura massima, insomma abbiamo già elencato tutti gli ingredienti necessari e le dosi ma...
Vada avanti chef, la seguiamo, gli ascoltatori ci stanno tempestando di messaggi...
Purtroppo la linea è pessima e la voce di chef Piero va e viene a singhiozzo.
Dicevo, degli ingredienti di questo piatto semplice ma prelibato si è ampiamente discusso, ne manca solo uno, quello più importante, quello principale...
Chef, pronto chef...
Non si sente nulla, va bene proseguiamo col programma, ora un pezzo musicale mentre cerchiamo di ricollegarci con chef Piero, scrivete e continuate ad ascoltare radio Magister sulle solite frequenze e ora anche in digitale...


***


Il giovane non aveva mai sudato tanto rimanendo seduto su una comoda poltrona.
Nemmeno dal dentista!
L'esame non finiva mai. L'auto, un’Alfa rossa fiammante, era nuova e molto lussuosa. Certamente sprecata per essere utilizzata a quello scopo.
L'esaminatrice, seduta sul sedile posteriore, aveva una pessima reputazione tra gli iscritti alla scuola guida, da spietata mangiatrice di esaminandi e l'aria beata di chi si diverte un mondo a fare il proprio lavoro.
Dunque, abbiamo fatto l'inversione a U, il parcheggio in retromarcia, siamo stati in tangenziale, bene, accosti a destra, abbiamo quasi finito.
Il giovane mette la freccia con le dita scivolose, controlla in tutti gli specchietti e accosta in modo impeccabile.
L'istruttore al suo fianco non dice una parola ma sembra soddisfatto.
L'esaminatrice, dal sedile posteriore, si sbilancia. Bene giovanotto. Si rilassi. Ha guidato in maniera soddisfacente. Ora le faccio ancora una domanda di teoria e se mi risponde bene, avrà la sua patente di guida.
Mi ascolti, mentre percorre un’isolata strada di campagna, si accorge di avere bucato. Cosa le occorre e come si comporta?
Il giovane accenna a un incerto sorriso. È preparato, elenca alla perfezione tutto il materiale necessario e spiega la corretta procedura per il cambio della gomma bucata.
L'esaminatrice sembra abbastanza contenta.
Bene, è corretto, certo... ma...
Il giovane impallidisce. C'è un ma...
Sì, mi ha detto del giubbotto catarifrangente, sì, non manca nulla, il procedimento è giusto... avrà la sua patente... io però avrei aggiunto qualcos'altro, una cosa importante, forse la principale.
Il giovane e il suo istruttore scendono dall'Alfa e si guardano increduli.
 L'uomo guarda il ragazzo come per dire, lascia stare l'esame è passato...



***


Il piccolo Chicco consuma una marea di pennarelli.
Ama disegnare e colorare le proprie opere, costringe i genitori a esporle per tutta la casa, infatti, le pareti delle stanze e gli sportelli dei mobili ne sono pieni.
Chicco ha solo due anni e mezzo ma non vuole più andare all'asilo nido, lui vorrebbe frequentare la scuola materna, come il fratello più grande del suo amichetto, perché lui si sente più grande degli altri bimbi, che non sanno ancora disegnare.
Mami ho fatto un disegno!
La mamma di Chicco fa un sospiro, poi sorride dicendo: un altro, tesoro!
Sì, mami. Ho fatto un disegno, guadda...
Sul foglio è riprodotta una casetta col tetto rosso e graziose finestrelle ornate da tendine, circondata da un prato di erba alta, verde brillante, da cui spuntano variopinti fiori e funghi multicolori.
La ricchezza di particolari non manca, come sempre, di colpire la mamma.
Ma sulla tua casetta piove? Chiede mamma.
Ti, pove!  Chicco indica col ditino le nuvole gonfie da cui partono sottili linee oblique e grigie.
Perfetto, nemmeno fosse in seconda elementare.
Guadda mami, quetta nuvola è metà gialla e metà grigia.
Mamma lo aveva giudicato un errore, anche se insolito per il suo cucciolo.
Non mi tono sbagliato, risponde il bimbo come le avesse letto nel pensiero, volevo fare il sole ma poi il pennarello giallo è finito e ho pensato di cambiare il tempo.
Ho fatto bene, mami?
Mamma è commossa da questa dimostrazione di elasticità e intelligenza, quasi spaventata, ma cerca di non darlo a vedere.
Hai fatto bene, tesoro.
Poi, mentre Chicco si allontana felice col foglio in mano, aggiunge:
Anche questa volta hai aggiunto al tuo disegno un ingrediente magico.
 Oltre ai pennarelli colorati hai messo la testa e soprattutto hai usato il cuore.
Bravo Chicco, continua così!





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