domenica 22 novembre 2015

L'uomo che non smise mai di viaggiare










Uscendo dalla porticina di legno l'anziano dottore mi squadrò dalla testa ai piedi.
Non mi chiese chi fossi, era evidente che aveva già tutte le informazioni necessarie.
Poi contravvenendo a cose come privatezza e segreto professionale ma molto umanamente mi sussurrò "non lo faccia stancare, è malato e non gli rimane molto".
Non aspettò la mia rassicurazione ma strinse la consunta borsa di cuoio da medico e corse via senza salutarmi.

Nel piccolo paesotto valligiano doveva essersi sparsa la voce del mio arrivo.
Bussai alla porta e da dentro una voce profonda, quasi millenaria, mi invitò a entrare.
Il sole era basso e da lì a poco sarebbe scomparso dietro la montagna ma la stanza era ancora bene illuminata grazie alla vetrata. Sulla parte opposta della stanza pile di vecchi libri partivano dal pavimento e terminavano quasi al soffitto e riempivano tutta la parete senza soluzioni di continuo. Non una libreria da borghesia colta, piuttosto un luogo dove i volumi vengono consumati, divorati.

Il vecchio Pietro stava sdraiato su un lettino coperto da una coperta fatta a mano di quelle che non si vedono più. La pelle del volto coperta da un reticolo infinito di rughe, la voce consumata dal fumo di una vecchia pipa scolpita.

Mi dica, come mai le interessa un'intervista con un vecchio montanaro?

Il caporedattore mi aveva spedito in questo posto dimenticato da tutti a intervistare il prossimo centenario che si diceva non fosse mai uscito dai confini della sua valle.
Pietro avrebbe compiuto cento anni alla fine del mese. Ne sarebbe uscito un discreto articolo.
Così cominciai a dire, Vede si dice che lei non ha mai lasciato il suo paese, non si è mai allontanato dalla sua valle...
Il vecchio si mise faticosamente a sedere e nel farlo partì un violento attacco di tosse catarrosa che terminò con uno sputo nel fazzoletto tenuto nascosto nella manica della camicia stropicciata.
Pietro sorrideva, nonostante la tosse lo schiantasse e il suo sorriso lo trasformò in un impertinente ragazzino.

Vede, caro giovane, qui ho tutto quello che mi serve anche se ormai non mi serve più molto.
È sempre stato così ma se lei pensa che non abbia mai viaggiato è completamente in errore.
L'eloquio dell'uomo era incredibilmente  chiaro e preciso, quasi piacevole benché mi fossi aspettato il contrario.

Deve sapere che una volta sono stato su di una barca sull'oceano al largo di Cuba, bruciato dal sole a pescare un marlin con un vecchio pazzo e testardo.
Mi sono perduto nelle puzzolenti e buie fogne di una piccola città nel Maine del nord, cercando di scappare da un clown folle con un gruppo di adolescenti disadattati.
Mi sono trovato in piedi tra due fratellini bianchi sulla balaustra di un vecchio tribunale in Alabama, tra la gente di colore, ansioso di seguire le sorti di un brutto processo.

Guardai i libri sulla parete e il vecchio guardò me in silenzio. Poi riprese.

Ho osservato sulle rive del mare di Galilea due fratelli smettere di pescare pesci e iniziare a pescare uomini.
Sono stato una notte intera, trattenendo il respiro, in una fredda sala del museo della scienza e della tecnologia a Parigi a osservare le oscillazioni di una sfera.
Mi sono trovato in un isola tropicale al largo del Costa Rica, mangiato dalle zanzare, davanti una montagna di escrementi alta più di me.
Mi sono congelato le chiappe, scusi il termine, affondando nella neve tra le labirintiche siepi di fronte un monumentale hotel sulle montagne del Colorado.
Ho fatto innumerevoli passeggiate affiancando un bizzarro poliziotto e seguendo le sue incomprensibili elucubrazioni dialettali, all'ombra di un faro sulla costa siciliana.

Le sembro uno che non ha mai viaggiato?

Guardai il comodino e vidi impilati quattro, cinque volumi. Sentii il vecchio tossire con violenza, ripensai alle parole del dottore. Mi chiesi se sarebbe mai riuscito a finirli.

Ora vorrei riposare.

Mi alzai con discrezione. Gli tesi la mano e lui me la strinse teneramente.
Sentii il poco calore e la sua pelle secca e asciutta. Lo guardai negli occhi e capii di non dover chiedere più niente.

Quest'uomo ha viaggiato molto.
E fui sicuro che appena uscito da casa sua avrebbe acceso la luce sul comodino e sarebbe ripartito per l'ennesimo viaggio!








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