domenica 17 giugno 2012

Il vento è fresco. 
Quasi freddo sulla pelle. Non fa sentire i raggi infuocati.
L'ombrello è prezioso e reca pace e refrigerio ma fai fatica a mantenerlo nella giusta posizione. La donna che accompagni nel cammino è al riparo e mai la lasceresti scottare. D'improvviso, spinta dal vento, un'altra donna vi passa accanto, movimenti impacciati e goffi ma che lasciano trapelare una forte fisicità. Non ne avevi intenzione ma lo sguardo si trattiene sul movimento e sulla vita che si muove a pochi metri. La donna che stavi riparando se ne risente ed immediatamente ti volge le spalle. 
L'unica cosa che ne rimane è la solitudine ed il sole che ti arroventa la schiena.


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